Recensione

«System Shock»: un remake ben riuscito, ma un po' troppo fedele all’originale

Philipp Rüegg
29.5.2023
Traduzione: Martina Russo

Mi piacciono i remake e mi piace «System Shock». La nuova edizione rivisita questo classico trentenne, ma resta troppo ancorata all’originale.

Hacker contro IA

Grazie al mio impianto, sono in grado di attivare moduli che mi aiutano nell’avventura. All’inizio si tratta di cose rudimentali, come la visualizzazione delle coordinate cardinali, il mio stato di salute o un radar che rileva gli oggetti nell’ambiente. Spero che in seguito ne arriveranno altri di più utili, ma non sono ancora così avanti nel gioco.

L’arte dell’arrangiarsi

Almeno ho una mappa generale che mi mostra dove sono già stato e dove ci sono ancora porte chiuse. Per le prime ore vago a casaccio per l’area. Attivo alla cieca interruttori che azionano barriere laser o terminali che deviano l’energia. Questi ultimi offrono dei piccoli rompicapo interessanti nei quali bisogna collegare correttamente dei circuiti. In alcuni non riesco proprio a capire che cosa mi viene chiesto. Qui mi devo arrangiare.

Serve il giusto atteggiamento

Nelle prime ore di «System Shock» mi sento a disagio. Raramente so cosa fare o dove andare. Ma questo contribuisce a creare l’atmosfera. Insieme alla pazza IA Shodan, che pronuncia minacce passivo-aggressive tramite altoparlanti e display pixelati con la sua smorfia verde, la stazione spaziale risulta straniante e aliena.

Se hai un po’ di pazienza, System Shock promette di essere un’emozionante avventura sci-fi. Rimarrò sicuramente sintonizzato. In alternativa, puoi dare un’occhiata alla versione aumentata dell’originale o cimentarti con la seconda parte. Potranno avere un aspetto un tantino polveroso, ma anche questo ha il suo fascino.

«System Shock» è disponibile per PC, la versione per console seguirà più tardi. Il gioco mi è stato fornito da Plaion.

A 15 persone piace questo articolo


User Avatar
User Avatar

Da bambino non mi era permesso avere console. Solo con il PC di famiglia, un 486, mi si è aperto il magico mondo dei videogiochi. Oggi di conseguenza compenso in modo esagerato. Solo la mancanza di tempo e denaro mi impedisce di provare ogni gioco esistente e di riempire la mia libreria con rare console retrò. 


Videogiochi
Segui gli argomenti e ricevi gli aggiornamenti settimanali relativi ai tuoi interessi.

Recensione

Quali sono i film, le serie, i libri, i videogiochi o i giochi da tavolo più belli? Raccomandazioni basate su esperienze personali.

Visualizza tutti

Potrebbero interessarti anche questi articoli

  • Recensione

    «Digimon Story Time Stranger» alla prova: un JRPG che crea dipendenza

    di Kevin Hofer

  • Recensione

    «The Drifter» alla prova: oscuro, avvincente e semplicemente incredibile

    di Philipp Rüegg

  • Recensione

    Alla prova di "L'inferno siamo noi": alla ricerca di una famiglia nella guerra civile

    di Simon Balissat