Retroscena

«Starfield»: forse Bethesda ha promesso troppo?

Domagoj Belancic
7.9.2023
Traduzione: Martina Russo

Dal suo lancio, «Starfield» è diventato oggetto di discussioni molto animate. Sono molti i fan che si aspettavano qualcosa di più da questa epopea sci-fi. Forse le promesse di Bethesda sono state eccessive?

Gestire le aspettative dei fan verso un nuovo gioco dev’essere una fatica immane. Soprattutto se si tratta di un gioco dalle dimensioni gigantesche come «Starfield». Ogni nuovo trailer viene analizzato fotogramma per fotogramma, ogni dichiarazione del team di sviluppatori viene sottoposta a un attento scrutinio. Se uno studio promette troppo poco, l’interesse per il gioco cala. Se promette troppo, si viene a creare un gigantesco hype intorno al gioco che spesso implode al lancio.

Anche nel caso di «Starfield» ci sono critici e fan delusi. L’accusa più frequente è che Bethesda non avrebbe imparato nulla dagli errori del passato. Ancora una volta sono state fatte troppe promesse circa il gioco che non sono state mantenute. Ma è davvero così?

Ho riguardato le principali dichiarazioni di Todd Howard, Game Director, e degli altri collaboratori. È Bethesda ad avere anticipato troppe cose, oppure «Starfield» è veramente il gioco che ci era stato promesso?

«Starfield» è un gioco dalle proporzioni enormi. Ma Bethesda ha davvero mantenuto quello che aveva promesso?
«Starfield» è un gioco dalle proporzioni enormi. Ma Bethesda ha davvero mantenuto quello che aveva promesso?
Fonte: Domagoj Belancic

«Starfield» avrà pochissimi bug al lancio

I Bethesda Game Studios sono famosi per lanciare sul mercato giochi completamente pieni di bug. Di solito ci vogliono alcuni mesi e un sacco di patch prima di riuscire a utilizzare il gioco senza che vada subito in crash o subisca strani intoppi.

Per quanto riguarda «Starfield», in un’intervista rilasciata a Giantbomb a giugno 2023, Matt Booty, Head of Xbox Game Studio, aveva affermato: «Se ‹Starfield› uscisse oggi, sarebbe il gioco Bethesda con il minor numero di bug al lancio». Secondo Phil Spencer, Head of Xbox, ciò sarebbe dovuto in parte al fatto che Microsoft ha rimandato l’uscita del gioco dopo averlo acquistato da Bethesda. Questo ha dato al team di Bethesda un po’ più di tempo per finire «Starfield» in santa pace e per testarlo come si deve.

Non solo Bethesda, ma anche i boss di Xbox, Phil Spencer e Matt Booty, hanno risposto alle domande di critici e fan prima del lancio.
Non solo Bethesda, ma anche i boss di Xbox, Phil Spencer e Matt Booty, hanno risposto alle domande di critici e fan prima del lancio.
Fonte: Giantbomb / YouTube

È vero?

Sulla base della mia esperienza personale ti dico di sì. È vero che nelle mie circa 30 ore di gioco finora ho subito due crash totali. Ma a parte questo, devo ancora trovare un bug. Su X, l’ex Twitter, sorprendentemente ci sono anche pochi filmati di bug tipici di Bethesda. Anche gli esperti in tecnologia di Digital Foundry nella loro analisi sono sorpresi in modo positivo dalla realizzazione tecnica del gioco.

«Starfield» si gioca su console a 30 fps stabili

Oltre ai bug e ai difetti, la performance di Bethesda Games è stata problematica durante il lancio. Mi ricordo che spesso «Fallout 3» e «Skyrim» funzionavano su PS3 a meno di 30 fotogrammi al secondo.

Per «Starfield», il Game Director Todd Howard in un’intervista rilasciata a IGN aveva promesso al lancio 30 fps stabili per la Xbox Series X e S. Per Howard, Bethesda non avrebbe accettato compromessi a livello di design del gioco, ecco perché non aveva mai preso in considerazione l’opzione dei 60 fps. In alcuni punti il gioco avrebbe potuto girare a 60 fotogrammi al secondo, ma a Bethesda importava di più che l’esperienza di gioco fosse omogenea. Per permettere questo, i 30 fps dovrebbero risultare molto stabili, anche in presenza di grandi sparatorie e scene caotiche.

È vero?

Sì. Gioco a «Starfield» su una Xbox Series X. Il gioco è incredibilmente stabile e grazie a trucchi grafici come il motion blur risulta molto più fluido rispetto ai 30 fps. Solo in città molto grandi come Nuova Atlantide possono verificarsi ogni tanto delle interruzioni. La stabilità delle prestazioni del gioco ha stupito anche quelli di Digital Foundry.

In «Starfield» puoi atterrare in qualsiasi punto di un pianeta ed esplorarlo liberamente.

Uno degli argomenti di vendita più convincenti di «Starfield» sono gli oltre 1000 pianeti che puoi esplorare liberamente durante il gioco. Questa funzione è stata illustrata per la prima volta in occasione della presentazione della Xbox al Summer Game Fest 2022. Nel video Todd Howard dichiara che puoi scegliere liberamente il punto dove atterrare su un pianeta.

Sui pianeti ci sono punti di atterraggio predefiniti. Ma puoi anche spostare il cursore da un’altra parte e atterrare lì.
Sui pianeti ci sono punti di atterraggio predefiniti. Ma puoi anche spostare il cursore da un’altra parte e atterrare lì.
Fonte: Bethesda / YouTube

Dopo la presentazione ci sono state molte domande sulle modalità di esplorazione. I fan erano interessati soprattutto alla possibilità di esplorare un pianeta senza alcuna interruzione, come puoi fare ad esempio in «No Man’s Sky». In questo gioco di simulazione spaziale in teoria puoi anche percorrere a piedi un intero pianeta.

Prima del lancio di «Starfield», però, Bethesda non ha risposto in modo chiaro a questa domanda. Secondo Bethesda, i pianeti sono un misto di elementi generati in maniera procedurale ed elementi realizzati a mano. In un’intervista con Lex Fridmann, Howard parla di «enormi tessere di paesaggio» che vengono generate proceduralmente nell’istante in cui il giocatore decide di atterrare su un determinato pianeta. Bethesda avrebbe sviluppato un «sistema che avvolge queste tessere intorno al pianeta e le congiunge tra loro». Ha ripetuto la stessa cosa in un’intervista a IGN: «Abbiamo queste grandi (...) tessere che creiamo e che vengono praticamente avvolte intorno al pianeta».

Nello Starfield Direct di quest’anno Bethesda suggerisce che non tutte le tessere sono collegate in modo continuo: «L’esplorazione in questo gioco funziona in un modo un po’ diverso. Di solito esplori un’area in cui sei atterrato. (...) Una volta terminata l’esplorazione, puoi tornare a piedi alla tua astronave o usare il viaggio rapido». Poche settimane dopo la presentazione, Pete Hines, Head of Publishing di Bethesda, ha fatto una dichiarazione completamente opposta. Su X gli viene chiesto se è possibile esplorare l’intero pianeta dopo l’atterraggio. La sua risposta: «Se ti interessa, certo che puoi. Continua a camminare, coraggioso esploratore».

Immagine: Domagoj Belancic / X
Immagine: Domagoj Belancic / X

È vero?

Sni. Sì, puoi sceglierti uno degli oltre 1000 pianeti e atterrare dove ti pare. No, non si può fare tutto il giro del pianeta a piedi. Quando atterri vieni «catturato» da una delle tessere di paesaggio generate proceduralmente. E le tessere non sono collegate tra loro. Se continui a camminare in una direzione per molto tempo, prima o poi ti trovi di fronte un messaggio pop-up e un muro invisibile.

Nella pratica, si tratta di una limitazione irrilevante. Non c’è un vero motivo per cui dovresti esplorare un intero pianeta a piedi. Le tessere su cui atterri sono abbastanza grandi e ti offrono cose a sufficienza da esplorare. Sono pieni di risorse recuperabili, esseri viventi, edifici interessanti e caverne.

Qui Bethesda avrebbe potuto essere un po’ più chiara nella comunicazione per evitare inutili polemiche su Internet. Frasi come «enormi tessere di paesaggio avvolte intorno a un pianeta» possono essere interpretate in vari modi. E con un gioco così grande e reclamizzato come «Starfield», dichiarazioni come questa fanno scatenare l’immaginazione dei fan. Il risultato: delusione al lancio, anche se questa limitazione non influisce in alcun modo sull’esperienza di gioco.

La luna sullo sfondo è reale: puoi atterrarci sopra

«See that mountain? You can climb it» è un’affermazione leggendaria di Todd Howard del 2011. Quella volta si trattava dell’immenso mondo di gioco di «Skyrim». Tutto quello che vedi mentre esplori quel mondo fantasy puoi anche attraversarlo. Le montagne sullo sfondo non sono solo un fondale, ma montagne vere e proprie.

In occasione dello «Starfield» Direct di quest’anno, Howard ha riportato la sua famosa frase e ha alzato ulteriormente l’asticella. Descrive la sensazione che provi quando atterri su un pianeta e ammiri il cielo stellato: «Non è solo un fondale. Quella luna è effettivamente lì e gira intorno al pianeta. Sì, ci puoi anche atterrare sopra. Simuliamo la galassia che ti circonda».

Nell’intervista con Lex Friedman, Howard specifica ulteriormente quell’affermazione: «Noi modelliamo tutti questi sistemi. [Da un pianeta] puoi osservare i giganti gassosi e le lune che ruotano e scompaiono. Il sole che sorge, tramonta (...). Accade tutto per davvero».

È vero?

Sì, puoi vedere le lune che orbitano intorno a un pianeta e il sole che sorge e tramonta. In rete ci sono diversi video in timelapse che lo mostrano. Ad esempio questo video dell’utente di X @sprite_flicker.

Quindi «Starfield» simula effettivamente le orbite e le rotazioni dei pianeti che vedi. Anche l’illuminazione viene generata dinamicamente in base alla posizione del sole. Se ti trovi nello spazio con la tua astronave, puoi anche osservare come si muovono i pianeti intorno a te.

Il secondo aspetto della dichiarazione di Howard è un po’ più complicato. Sì, puoi atterrare sulla luna che vedi dalla superficie di un pianeta. Però il viaggio verso la luna è interrotto da due schermate di caricamento. Tu non puoi – come succede ad esempio in «No Man’s Sky» – salire sulla tua astronave e volare direttamente dal pianeta alla luna. Inoltre il luogo in cui atterri non si trova sull’oggetto in 3D che si vede dalla superficie del pianeta. Come descritto nel punto precedente, i paesaggi dei pianeti o delle lune vengono generati in modo procedurale solo nel momento in cui atterri.

Allo stesso modo, se ti trovi nello spazio con la tua astronave, non puoi nemmeno atterrare direttamente su un pianeta o su una luna. La streamer Alanah Pearce ha cercato di atterrare su Plutone. Per farlo si è dovuta sobbarcare ben sette ore di viaggio. Alla fine del viaggio ha finito per attraversare il corpo celeste.

«Starfield» è di gran lunga il gioco più grande di Bethesda

Bethesda non ha lesinato sui superlativi nel pubblicizzare «Starfield». A sentire Todd Howard il gioco avrebbe oltre 250 000 righe di dialogo, più di «Skyrim» e «Fallout 4» messi insieme. Il Character Creator ti mette a disposizione un sacco di opzioni di impostazione come mai prima d’ora. «New Atlantis» è la città più grande che Bethesda abbia mai costruito. In aggiunta ci sono anche più armi e relative modalità di qualsiasi altro gioco Bethesda precedente.

È vero?

È difficile verificare ogni singola affermazione: forse in futuro i data miner sapranno trovare risposte definitive a questi interrogativi. Quello che è certo è che «Starfield» dà l’impressione di essere gigantesco. Forse questo titolo non ti offrirà un mondo di gioco senza interruzioni, ma di certo ha un sacco di contenuti e possibilità di variazione in più. È sbalorditivo il numero e la varietà di luoghi, di questline e di eventi che puoi sperimentare in pochissimo tempo. Quindi le affermazioni sulle dimensioni del gioco sono più che giustificate.

In «Starfield» puoi essere un pirata di sandwich

In occasione dello «Starfield» Direct Bethesda ha fatto raccontare al team di sviluppatori le proprie esperienze con il gioco. Una sviluppatrice ha raccontato che le piace giocare nel ruolo di piratessa spaziale specializzata nel furto di sandwich e si porta sull’astronave i panini rubati.

Una catasta di sandwich nello spazio.
Una catasta di sandwich nello spazio.
Fonte: Bethesda / YouTube

Quello che all’inizio sembra un aneddoto divertente, in rete ha dato il via a una valanga di discussioni. Quanto raccontato implica che «Starfield» abbia la cosiddetta «Item Persistence», ovvero la possibilità di tenere traccia della posizione degli oggetti, in questo caso i sandwich rubati, e di salvarla in modo permanente. Cosa non scontata in un gioco così vasto.

È vero?

Sì. Come altri giochi Bethesda del passato, anche «Starfield» tiene traccia della posizione degli oggetti. In considerazione delle dimensioni smisurate di «Starfield», si tratta di una capacità ancora più impressionante. Il gioco non solo tiene traccia della posizione degli oggetti, ma anche del loro stato. Se ad esempio apri una porta, questa resta aperta per tutto il resto del gioco.

John Linneman di Digital Foundry ha testato la «Item Persistence» nel gioco per un lungo periodo di tempo. Per farlo, ha posizionato diversi dispenser di sapone sul pavimento sporco di una toilette pubblica nella città di Akila, nel selvaggio West. Ha poi completato diverse missioni ed esplorato almeno dieci pianeti diversi. E al suo ritorno i dispenser di sapone erano ancora sul pavimento.

Indipendentemente da quello che fai nel frattempo, gli oggetti restano sempre nella stessa posizione.
Indipendentemente da quello che fai nel frattempo, gli oggetti restano sempre nella stessa posizione.
Fonte: Digital Foundry / YouTube

Nota a margine: tutti gli oggetti del gioco sono anche simulati in modo molto realistico dal punto di vista fisico. L’utente di Reddit Moozipan dimostra questa caratteristica in un breve video. Ha riempito di patate una sala della sua astronave. Guarda in che modo la massa di patate fuoriesce dalla stanza! Fantastico.

Crea le tue astronavi come più ti piace

Durante lo Starfield Direct Bethesda ha parlato anche dell’editor per la costruzione delle astronavi. Questa la promessa: «Potrai dare libero sfogo alla tua immaginazione e realizzare costruzioni pazzesche. Da robot giganti a navicelle dalla forma di animali, tutto è possibile.

È vero?

Sì. L’editor per la costruzione delle astronavi ti permette un altissimo livello di libertà. Fai attenzione, perché questa facilità di costruzione può creare dipendenza. Molti fan stanno già riproducendo astronavi famose di altri giochi, film e serie. Non vedo l’ora di scoprire quali creazioni riuscirà a realizzare la community in futuro.

Vuoi sfrecciare nello spazio di «Starfield» a bordo di un X-Wing? Detto fatto.
Vuoi sfrecciare nello spazio di «Starfield» a bordo di un X-Wing? Detto fatto.
Fonte: u/Fudgiebrown / Reddit

Qual è il tuo livello di soddisfazione con «Starfield»? Ti aspettavi di più dal gioco o le dichiarazioni di Todd Howard e Co. sono in linea con la tua realtà di gioco?

Qui di seguito trovi la recensione dettagliata di Phil su «Starfield»:

  • Recensione

    «Starfield» 25 ore dopo: «solo» un gioco di ruolo Bethesda

    di Philipp Rüegg

Puoi vedere il nostro video di «Starfield» qui (in tedesco):

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Il mio amore per i videogiochi si è svegliato alla tenera età di cinque anni con il Gameboy originale ed è cresciuto a dismisura nel corso degli anni.


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