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di Samuel Buchmann
"Light of Motiram" è una copia sfacciata dei giochi "Horizon", dice Sony. Tencent ha tentato due volte invano di ottenere la licenza del marchio Sony.
Chi ha visto il trailer lo scorso novembre non sarà sorpreso da questa affermazione. Anche l'Immagine di copertina di «Light of Motiram» ricorda inevitabilmente il gioco d'azione open-world di Sony «Horizon Zero Dawn». Entrambi i giochi si basano su uno scenario post-post-apocalittico simile, con un protagonista dai capelli rossi e robot simili a dinosauri.
Sony descrive «Light of Motiram» come «slavish clone», che si traduce come: imitazione servile. In altre parole, una replica dettagliata che non presenta differenze significative. L'azienda giapponese ha intrapreso un'azione legale contro Tencent. L'obiettivo è chiaro: non si deve permettere al gioco di apparire nella sua forma attuale. La causa è stata presentata in un tribunale californiano.
I documenti presentati dagli avvocati di Sony mettono a confronto vari aspetti del gioco, come il protagonista e varie creature robotiche. A prima vista, sembrano anche molto simili.
L'intera vicenda ricorda fortemente «Palworld». Anche in questo caso è stata intentata una causa. Tuttavia, Nintendo si è concentrata su alcune meccaniche piuttosto che sulle apparenze, e ha già registrato il suo primo successo.
Un altro aspetto interessante della causa di «Horizon» è l'affermazione di Sony secondo cui Tencent voleva ottenere la licenza del marchio. Sony sospetta che il gioco fosse già in fase di sviluppo all'epoca. Aurora Studios di Tencent avrebbe dovuto occuparsi della realizzazione. Il nome «Horizon» doveva essere mantenuto e l'ambientazione doveva essere ampliata per includere influenze cinesi.
Sony ipotizza anche che Polaris Quest, attualmente indicato come lo studio dietro «Light of Motiram», sia un altro nome di Aurora Studios o che i due stiano lavorando insieme.
Tencent non ha ancora commentato la causa legale.
Aggiornamento: la descrizione «clone servile» è più dettagliata.
Vado matto per il gaming e i gadget vari, perciò da digitec e Galaxus mi sento come nel paese della cuccagna – solo che, purtroppo, non mi viene regalato nulla. E se non sono indaffarato a svitare e riavvitare il mio PC à la Tim Taylor, per stimolarlo un po' e fargli tirare fuori gli artigli, allora mi trovi in sella del mio velocipede supermolleggiato in cerca di sentieri e adrenalina pura. La mia sete culturale la soddisfo con della cervogia fresca e con le profonde conversazioni che nascono durante le partite più frustranti dell'FC Winterthur.