The Walt Disney Company Svizzera
Recensione

Perché adoro (quasi) tutto di «Oceania 2»

Patrick Vogt
27.11.2024
Traduzione: Nerea Buttacavoli

Otto anni dopo «Oceania», il sequel parte alla conquista dei grandi schermi. Ha decisamente il vento in poppa. «Oceania 2» naviga sulla stessa linea del suo predecessore – e fa bene molte cose.

Questa recensione non contiene spoiler. Non svelerò più di quanto è già noto e visibile nei trailer.

Di cosa tratta «Oceania 2»

Vaiana è diventata una giovane donna. Sono passati tre anni da quando ha salvato l'isola di Motonui in Polinesia, la casa della sua tribù. Ha ricevuto il sostegno del Semidio Maui, che aveva messo lei e la sua tribù in tutto questo casino. Ma soprattutto, osando attraversare il Pacifico e tornare indietro, Vaiana ha trasformato la sua tribù in quello che erano i suoi antenati: navigatori.

Da allora, la diciannovenne Vaiana ha continuato a navigare intorno al Pacifico alla ricerca di altre tribù e di altre persone. Quando torna a Motonui con un indizio, suo padre, il capo tribù, decide di conferirle il tradizionale titolo di «Tautai».

Durante la cerimonia associata, Vaiana ha una visione in cui le appare un antenato, un altro «Tautai». Da lui apprende che la leggendaria isola di Motufetu è la chiave per unire tutti i popoli e le tribù polinesiane. Il problema è che il dio della tempesta Nalo non approva una tale unione e ha quindi maledetto l'isola in questione. E così Vaiana e la sua variegata ciurma partono per un viaggio avventuroso per salvare la situazione.

I suoi aiutanti animali del primo capitolo sono parte integrante del film, così come il disinvolto semidio Maui e i Kakamora, una tribù di pirati guerrieri rivestiti da noci di cocco.

Ma il successo incombente di «Oceania 2» è giustificato? Se lo chiedi a me: sì.

Potrei o dovrei dire la stessa cosa di «Oceania 2». Lo schema della prima parte viene continuato in modo quasi identico, a parte alcuni nuovi personaggi e una missione leggermente diversa. A differenza di «Inside Out 2», tuttavia, «Oceania 2» non mi sembra né routinario né artificiale.

Che si tratti dello stile di animazione, della musica, dell'umorismo o dell'azione, il film continua fluidamente dove ha smesso il primo capitolo. Tuttavia, «Oceania 2» è così spensierato e rinfrescante che mi fa passare volentieri sopra al fatto di aver già visto qualcosa di simile in precedenza. Vaiana non solo è diventata una giovane donna, ma è finalmente riuscita a vincere le sue paure.

Chi però mi ha proprio conquistato è la sorellina di Vaiana, Simea, forse perché anch'io ho una figlia più o meno della sua età. Simea non è in molte scene, ma ognuna di esse è carica di emozioni. Mi ha fatto persino emozionare.

Ah già, rimani in sala durante i titoli di coda... c'è una sorpresina.

«Oceania 2» esce nei cinema svizzeri il 27 novembre. Durata: 100 minuti. Può essere visto a partire dai 6 anni di età.

In breve

Degno sequel di un grande predecessore

«Oceania 2» continua dove ha smesso il primo capitolo, senza doversi nascondere dietro al suo predecessore. I personaggi che circondano Vaiana, sia quelli che già conosciamo che quelli nuovi, appaiono freschi anche nel sequel. Le animazioni sono bellissime, le battute strappano un sorriso e le scene emotive sono finemente dosate senza essere troppo smielate.

La storia è coinvolgente e intrattiene per tutti i 100 minuti di durata. Forse il film ha anche troppa grinta. Alcune scene sembrano troppo episodiche, alcuni cambi di scena bruschi. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che il sequel era originariamente previsto come serie.

«Oceania 2» non reinventa certo la ruota dei film d'animazione; è troppo simile al suo predecessore per poterlo fare. Ciò non toglie che il debutto alla regia di David G. Derrick Jr. sia un meraviglioso e spensierato intrattenimento per grandi e piccini. Ed è proprio questo che «Oceania 2» vuole essere. In tal senso, Chee Hoo!

Immagine di copertina: The Walt Disney Company Svizzera

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Sono un papà e un marito di razza, un nerd part-time e un allevatore di polli, un domatore di gatti e un amante degli animali. Vorrei sapere tutto e invece non so nulla. Ne so ancora meno, ma imparo qualcosa di nuovo ogni giorno. Quello che so fare bene è trattare con le parole, parlate e scritte. E posso dimostrarlo qui. 


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