
Opinione
Come vola il tempo: ecco i giochi ai quali ho giocato di più nel 2023
di Domagoj Belancic
Il 2024 è stato un anno stellare per i videogiochi, grazie a una valanga di uscite eccellenti. Ecco i titoli a cui ho giocato di più nel corso dell’anno.
Per me il periodo di Natale è sempre un buon momento per riflettere sugli ultimi dodici mesi della mia personale esperienza di gamer. Quali giochi mi hanno particolarmente entusiasmato? Quali avrei voluto buttare nel cestino?
La domanda che mi stuzzica di più, però, è quali sono i giochi a cui ho dedicato più tempo. Quest’anno la mia classifica dei titoli più giocati include alcuni giochi che non avevo previsto.
Per concludere, ho verificato quali sono le piattaforme su cui ho trascorso più tempo in generale. In questo caso, i risultati non sono affatto sorprendenti. La piattaforma che ho usato di più quest’anno è stata di gran lunga la PS5 (505 ore), seguita dalla Switch (365 ore). In confronto, ho passato poco tempo sull’Xbox (30 ore con la Series X e 21 ore con l’OC). E come giocatore di console, ripiego su Steam o PC solo in casi di assoluta emergenza (19 ore).
Ora tocca a TE: quali sono i giochi e le piattaforme su cui hai trascorso più tempo?
Nei giorni scorsi tutte le principali piattaforme hanno lanciato i loro recap. Clicca su uno dei link qui sotto e accedi con il tuo account. Troverai un riepilogo delle tue ore di gioco sulla piattaforma in questione. Attenzione: quando avvii un recap, le nuove ore giocate non vengono più conteggiate.
Queste rassegne ti mostrano solo un numero limitato di partite da te giocate quest’anno. Se vuoi informazioni più approfondite sui tempi di gioco, in alcuni giochi puoi controllare i salvataggi in-game. Ma non tutti i giochi ti mostrano quanto tempo hai trascorso a giocarli.
Come terza opzione, puoi controllare i tempi di gioco a livello di sistema delle piattaforme:
Qui trovi l’elenco dei titoli a cui ho giocato di più lo scorso anno:
Il mio amore per i videogiochi si è svegliato alla tenera età di cinque anni con il Gameboy originale ed è cresciuto a dismisura nel corso degli anni.
Questa è un'opinione soggettiva della redazione. Non riflette necessariamente quella dell'azienda.
Visualizza tuttiOpinione
di Domagoj Belancic
Opinione
di Domagoj Belancic
Opinione
di Domagoj Belancic
«Unicorn Overlord» è un gioco di strategia davvero particolare. Devi comandare le tue truppe sul campo di battaglia in tempo reale. Quando si incontrano due unità, ha inizio uno scontro a turni. L’aspetto principale è che la battaglia si svolge automaticamente in base agli attributi predefiniti dei miei soldati e di quelli dell’avversario. Questo significa che devo pensare bene e in anticipo a come comporre le mie unità e a come «programmare» il loro comportamento. Purtroppo, finora non ho avuto molto tempo per conoscerlo bene. Ecco perché non vedo l’ora che arrivino le vacanze di Natale, quando potrò davvero dedicarmi a studiare le possibilità strategiche super complesse del gioco, sperando di non essere distratto dalle nuove uscite.
*Tempo di gioco: 25 ore
Non avrei mai pensato che quest’anno un «Call of Duty» sarebbe stato uno dei giochi a cui ho giocato di più. Ogni anno dedico qualche ora a questa serie, poi mi annoio e la metto da parte. Ma la campagna per single player di «Black Ops 6» di quest’anno mi ha talmente entusiasmato che sono caduto vittima della febbre da «CoD». Finite le missioni (circa 10 ore), adesso ogni sera mi scateno a sparare all’impazzata in modalità multiplayer. Ho raggiunto addirittura il grado Prestige: una novità assoluta per me. Se ti piacerebbe giocare una partita con me, il mio gamertag è «domidomek».
«Rise of the Ronin» è uno di quei giochi che mi ha tenuto incollato al controller a dispetto delle sue numerose stranezze e dei suoi difetti. In alcuni punti la grafica risulta datata, la progettazione delle missioni è ripetitiva e i nemici sono incredibilmente stupidi. Ma è divertente da matti vagare nei panni di un ronin nel Giappone del XIX secolo, a spasso tra Yokohama, Edo e Kyoto. Particolarmente degni di nota sono gli spostamenti con l’aliante e il brutale (!) sistema di combattimento. Ti consiglio quindi di spegnere il cervello e di pensare solo a divertirti, perché le ore con «Rise of the Ronin» passeranno in un baleno.
Non ho mai trovato un gioco così ricco – forse fin troppo ricco – di contenuti aggiuntivi come «Final Fantasy VII Rebirth». Oltre alla interminabile storia principale e agli immensi mondi di gioco aperti, il gioco offre anche infiniti – e intendo proprio infiniti – minigiochi. Ma sono stato catturato solo da «Queen’s Blood», un gioco di carte incredibilmente complesso. È l’unico minigioco per cui ho completato tutte le missioni secondarie e a cui ho dedicato un’infinità di ore. Mi piacerebbe avere una versione standalone del gioco sul mio cellulare, in modo da continuare a giocare anche dopo aver terminato «Rebirth».
Nel dramma poliziesco «Like a Dragon: Infinite Wealth», la lunga durata si deve anche a una storia epica e ai numerosi minigiochi. L’JRPG ambientato alle Hawaii, oltre a tante side quest minori, ne include anche due gigantesche. «Dondoko Island» è un incrocio tra «Animal Crossing» e un simulatore di parchi divertimento in cui devi creare la tua personale isola delle vacanze. E in «Sujimon», una parodia di «Pokémon», devi catturare ex detenuti per farli combattere l’uno contro l’altro in un Colosseo sotterraneo. Entrambi i «mini» giochi prevedono missioni estese, nelle quali ho investito tranquillamente un terzo del mio tempo di gioco totale.
Il team di sviluppo Studio Zero è noto per i suoi giochi «Persona», estremamente lunghi e complessi. Nella sua ultima opera, lo studio riutilizza la sua collaudata formula JRPG in una nuova ambientazione high-fantasy. Il risultato è un gioco in cui ti puoi letteralmente perdere. «Metaphor: ReFantazio» presenta una delle storie più ambiziose di quest’anno di videogiochi. È una storia toccante sulla democrazia, la discriminazione e le amicizie. Una storia narrata non solo nelle grandi missioni principali, ma anche in tante piccole quest secondarie. Non sono riuscito a fermarmi finché non le ho viste tutte. Anche il gameplay è notevole, grazie al sistema di combattimento sofisticato, ai numerosi superpoteri sbloccabili e agli enormi dungeon in cui puoi trascorrere infinite ore a esplorare e darti da fare. Insomma, «Metaphor: ReFantazio» è uno degli RPG migliori e più impegnativi di sempre.
Samsung Galaxy A16
128 GB, Nero, 6.70", Doppia SIM, 4G