Retroscena

Chi dominerà il futuro dello streaming? Google, Microsoft o Steam?

Philipp Rüegg
1.4.2019
Traduzione: Leandra Amato

La corsa al futuro dei giochi in streaming è iniziata. Google ha fatto la prima mossa con Stadia, ma è ancora troppo presto per capire chi rimarrà in testa alla classifica: la concorrenza è agguerrita.

Già da tempo si intuisce che questa generazione di console fisiche probabilmente sarà l'ultima del suo genere. Il futuro dei videogiochi è nello streaming. O, almeno, questa è la convinzione di leader del settore come il presidente di Microsoft Phil Spencer e il CEO di Ubisoft Yves Guillemot. Il potenziale è immenso. I giocatori non avranno più bisogno di acquistare costose console o computer, poiché saranno in grado di trasmettere i giochi in streaming direttamente sui loro schermi. Una prospettiva che, oltre a far presagire una clientela nuova, potrebbe significare maggiore flessibilità e risparmio per gamer di qualsiasi estrazione sociale.

Non c'è da stupirsi, quindi, che innumerevoli player del settore stiano facendo il loro ingresso sul ring dei videogiochi in streaming. Google ha sferrato il primo colpo con Stadia e Microsoft ha contraccambiato annunciando che rilascerà il suo prodotto quest'anno. Ma questi due giganti della tecnologia non sono gli unici a indossare i guantoni.

Google Stadia

Google vuole lanciare Stadia quest'anno. Il servizio sarà disponibile su qualsiasi dispositivo compatibile con Chrome e offrirà diversi vantaggi interessanti; tra gli altri, il supporto 4K, 60 fps e Surround Sound. Stadia dovrà comunque dimostrare di che pasta è fatto, come la concorrenza. Per quanto riguarda prezzi e giochi disponibili, non sappiamo ancora niente. Quando si tratta di tecnologia, Google è chiaramente in testa alla classifica grazie alla sua impressionante infrastruttura di server, ma l’azienda ha pochissima esperienza con i videogiochi e il fatto che i gamer di solito diano poca fiducia non aiuta.

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Microsoft xCloud

Microsoft ha già dimostrato come sia possibile giocare a un gioco per Xbox come «Forza Horizon 4» su uno smartphone Android con un controller collegato grazie allo streaming di xCloud. Microsoft ha già fatto un bel lavoro di preparazione grazie al Game Pass, una libreria proprietaria di giochi in abbonamento che funziona in modo simile a Netflix. La maggior parte dei titoli Microsoft è già riproducibile sia su Xbox One che su PC, funzione Crosssave inclusa. Inoltre, Microsoft possiede già un ampio catalogo di giochi che risale all'era Xbox-360, che manca a Google. Se tutti questi giochi fossero disponibili in streaming su smartphone, TV, PC ecc. e facessero parte di un Game Pass leggermente più costoso, sarebbe un'offerta molto allettante.

Secondo alcune voci, Microsoft prevede di estendere Xbox Live ad Android, iOS e Switch. Integrare i badge, gli elenchi di amici, ecc. sarebbe un altro importante passo avanti nell’ottica di conquistare nuove piattaforme. E, dato che sarebbe possibile continuare a giocare a tutti i giochi su console o PC esistenti, la barriera psicologica per provare il servizio sarebbe quasi inesistente. Microsoft potrebbe così espandersi su entrambi i fronti e rimanere in testa alla classifica.

Playstation Now

Sony è sorprendentemente discreta sulla questione del cloud gaming. Tuttavia, nel 2012, il gigante giapponese ha acquisito Gaikai, che si basava già proprio su questo modello. Con Playstation Now puoi trasmettere i giochi in streaming su PS4 o PC utilizzando il cloud. I giochi disponibili non sono sempre i più recenti, ma titoli come «Prey», «Bloodborne» o «The Last of Us» offrono comunque una buona varietà. La libreria offre circa 600 giochi, perciò Sony parte da un’ottima posizione. Resta da vedere se l’azienda sarà in grado di aggiornare la propria infrastruttura di server con la stessa facilità di Google. Mi aspetto che nell’arco dell'anno sentiremo parlare delle ambizioni di Sony per lo streaming.

Geforce Now

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Geforce Now è disponibile in versione Beta da quella che sembra un'eternità. Il servizio è gratuito su PC, Mac o Android TV e dà accesso a tutti i giochi Steam, Uplay, Battle.net e Origin dell’utente. Per i gamer da PC, per ora questa è l'opzione più interessante. Non sappiamo, tuttavia, cosa Nvidia abbia intenzione di fare con questo servizio. Il progetto potrebbe essere abbandonato in qualsiasi momento. Mentre l'azienda sta lavorando allo sviluppo dei suoi centri dati, sicuramente continuerà a vendere schede grafiche per più di 1’000 franchi. Poiché Geforce Now è accessibile gratuitamente (posto che tu abbia accesso alla beta), provalo e fatti un'idea delle prestazioni. Per quanto mi riguarda, lagga ancora decisamente troppo perché io possa rinunciare al mio PC per passare a Geforce Now.

Nintendo

Senza troppa attenzione da parte della stampa, anche Nintendo ha anche messo in atto il suo grande piano focalizzato sullo streaming. Ecco che in Giappone «Resident Evil 7» e «Assassin’s Creed Odyssey» sono disponibili anche su Switch. Poiché la console portatile non è abbastanza potente, il gioco è in streaming sul cloud. Non si sa se e quando questa possibilità esisterà per altri Paesi. Nintendo non è un pioniere delle nuove tecnologie, quindi non mi aspetto un annuncio nell’arco dell’anno. Sicuramente, però, terrà d'occhio la concorrenza e continuerà a lavorare alle sue soluzioni di streaming.

EA Project Atlas

Lo scorso autunno, EA ha annunciato che stava lavorando a una soluzione sul cloud. Secondo il CTO Ken Moss, sono circa 1’000 i dipendenti impegnati allo sviluppo di Project Atlas. Direi che EA ha preso la cosa sul serio. Come Microsoft, anche EA ha un piccolo vantaggio: Origin Access su PC ed EA Access su Xbox One consentono di accedere a una serie di giochi con un abbonamento mensile. A parte i titoli EA come «Battlefield 5», l'offerta non è particolarmente allettante, ma la struttura di base c’è. Tuttavia, è difficile immaginare che un giorno altri player come Ubisoft o Activision offriranno i loro giochi sulla piattaforma, perciò l’offerta dovrebbe essere limitata ai giochi di terze parti e ad alcuni giochi EA. A seconda del prezzo, potrebbe funzionare. Se però stai cercando lo Spotify dei videogiochi, qui non troverai quello che stai cercando.

Steam

Se parliamo di librerie di giochi, Steam vince a mani basse. Valve sarebbe in una buona posizione se avesse pianificato una soluzione cloud. Utilizzando il box Steam Link o l'applicazione Steam Link per Android e iOS, è già possibile eseguire lo streaming di giochi per PC su un dispositivo a scelta.

Recentemente, Valve ha aggiunto all'app Steam Link la possibilità di trasmettere in streaming fuori casa. Il PC tuo deve comunque essere acceso, ma ora puoi giocare in streaming e accedere a tutti i tuoi giochi tramite la rete di telefonia mobile, senza costi aggiuntivi. Lo svantaggio è che hai bisogno di un PC potente. Una soluzione di streaming sembra interessante, soprattutto se Valve introduce un modello basato su abbonamento simile a Netflix. Poiché ai creatori di «Half Life» piace fare i misteriosi, non ci sono voci che ne parlano.

Amazon

Come una delle aziende di cloud computing più grandi al mondo, non sorprende che Amazon stia sviluppando delle opzioni per lo streaming dei giochi. Le voci a riguardo girano da tempo. Con l'acquisizione di Twitch per un miliardo di dollari, la creazione dei propri studi di sviluppo di videogiochi e lo sviluppo del game engine gratuito Lumberyard, Amazon è chiaramente sulla strada giusta. Twitch è la piattaforma ideale, perché permette già ora di acquistare giochi. La combinazione di shop, video streaming e game streaming è ottima. Amazon se la sta cavando molto bene e presto dovrebbe rilasciare un annuncio.

Walmart, Verizon

Finora abbiamo parlato dei giganti della scena, ma ci sono anche altri potenziali concorrenti pronti a salire sul ring del cloud gaming. La catena di supermercati statunitense Walmart prevede di lanciare il suo servizio di streaming rivolto ad un segmento di clientela a basso e medio reddito in stile Netflix. Walmart è una delle aziende di maggior successo al mondo ma, al di fuori degli Stati Uniti, il nome non sarà sufficiente ad attirare potenziali gamer. Tuttavia, non è escluso che Walmart possa lanciare un'offerta a proprio nome.

Anche il gruppo americano di telecomunicazioni Verizon ha espresso interesse per il mercato dello streaming dei videogiochi. Verizon Gaming è già in fase di test su un Nvidia Shield e l'integrazione con Google Play dovrebbe concretizzarsi per la fine di gennaio. Dovrebbero essere disponibili più di 135 giochi. Con l'imminente lancio del 5G, le aziende di telecomunicazioni trarranno ottimi ventaggi dell'offerta di pacchetti combinati di telefonia e streaming.

# Un solo mercato con più nomi

Tutto sembra indicare che il futuro appartiene allo streaming. È difficile prevedere quanto tempo ci vorrà perché le prestazioni del cloud gaming siano allo stesso livello delle capacità locali di un PC o di una console fisica. Vedremo i primi tentativi quest'anno. Anche se ogni azienda cerca di tirare l’acqua al suo mulino, mi aspetto che in futuro molte di loro coesisteranno, come accade già ora nel caso dello streaming di film e serie.

Ora come ora, Microsoft sembra essere la soluzione ovvia per i gamer di oggi. Offre un abbonamento illimitato, la libreria di giochi è consistente e si basa già su un approccio multipiattaforma con PC e Xbox One. Gli utenti esistenti possono testare lo streaming senza rischi e, se preferiscono, tornare alla console o al PC senza problemi. I prossimi mesi e l'E3 in particolare sembrano interessanti.

Cosa ne pensi? Chi diventerà il nuovo gigante del cloud gaming? O pensi che lo streaming di videogiochi sia un concetto destinato al fallimento?

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Vado matto per il gaming e i gadget vari, perciò da digitec e Galaxus mi sento come nel paese della cuccagna – solo che, purtroppo, non mi viene regalato nulla. E se non sono indaffarato a svitare e riavvitare il mio PC à la Tim Taylor, per stimolarlo un po' e fargli tirare fuori gli artigli, allora mi trovi in sella del mio velocipede supermolleggiato in cerca di sentieri e adrenalina pura. La mia sete culturale la soddisfo con della cervogia fresca e con le profonde conversazioni che nascono durante le partite più frustranti dell'FC Winterthur. 


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