
Novità aziendali
E io me lo leggo in italiano! Tié!...
di Alessandra Ruggieri De Micheli
Sappiamo che sei lì, caro pubblico italofono. Sappiamo che esisti ma non sappiamo chi sei, né da dove vieni. Ta set ticinés? Es pusciavin? Sei italiano? O lo sono i tuoi genitori? In che cantone della Svizzera vivi? Perché ci leggi in italiano? Partecipa al nostro sondaggio e raccontaci la tua storia.
Un basilese di origini campane che trascorre tutte le estati a Caserta Vecchia, il paese nativo dei suoi genitori. Una poschiavina mezza bretone che sa parlare zurighese ma vive a Morcote. Un luganese mezzo emiliano che si trasferisce a Zurigo per lavoro e finisce per mettervi radici insieme all’amore della sua vita. Una momò di padre pugliese e madre ceca che vive a Zurigo da metà della sua vita ma continua a sognare in italiano… Insomma, le possibilità sono infinite. Ognuno ha la sua storia e noi vorremmo conoscerla. Perchè mai? Ti starai chiedendo. Perché quando traduciamo i nostri testi vorremmo tenere presente il nostro pubblico italofono che, a giudicare dai commenti postati nell’ormai lontano 2016, sembra essere molto attivo:
L’italiano ricopre un ruolo molto importante in Svizzera. Oltre a essere la lingua utilizzata nella Svizzera italiana (Canton Ticino e Grigioni italiano) è anche la terza lingua ufficiale a livello federale. Dal punto di vista giuridico è vincolante tanto quanto il tedesco o il francese.
Secondo quanto riportato dall’Ufficio Federale di Statistica nel 2013, solo l’8% della popolazione residente parlerebbe italiano. Questi dati sull’italfononia, tuttavia, si focalizzano solo sulla lingua principale della popolazione residente e non sulla seconda lingua dei singoli cittadini. Ciò significa che ad esempio i miei figli, che parlano italiano ma sono nati e cresciuti a Zurigo, non verrebbero presi in considerazione da una rilevazione di questo tipo.
In realtà l’italiano viene parlato anche fuori dal Ticino e dal Grigioni. In Svizzera interna, ad esempio, pare sia una delle lingue più parlate dopo il tedesco. Ci sono italiani, ma anche ticinesi e grigionesi di prima e seconda generazione, che utilizzano giornalmente l’italiano pur vivendo in una città come Zurigo. Inoltre, moltissimi lavoratori stranieri, tra cui ad esempio spagnoli e portoghesi, utilizzano il nostro bellissimo idioma come lingua franca, vale a dire come strumento di comunicazione tra persone di lingua madre differente.
La lingua italiana è importante anche per noi di Digitec Galaxus. Dal 2014 il nostro sito è disponibile in quattro lingue (tedesco, francese, inglese e italiano). Essendo in continua espansione, tuttavia, non è facile stare al passo con il portale in lingua tedesca. Attualmente possiamo dire di ricoprire in italiano circa due terzi dell’intero contenuto in lingua tedesca, che non è male considerando che il nostro assortimento conta oltre due milioni di prodotti.
A occuparci della traduzione in italiano siamo io, Leandra Amato e Sanela Dragulovic. Traduciamo per te giornalmente e con grande passione. Il nostro ruolo principale consiste nel tradurre gli articoli pubblicati dal nostro team di redattori – solo che loro sono in diciotto e noi in tre. Ciò significa che all’interno della nostra rivista trovi solo una selezione di tutti gli articoli pubblicati in tedesco.
E noi vogliamo fare la selezione giusta per te! Per questo vogliamo darti un volto. Vogliamo informarti sulle novità, tenerti al corrente delle nuove tendenze ed evitare di darti noia con temi che non ti interessano. Vogliamo che tu ti senta ispirato leggendo i nostri testi.
Perciò ti chiediamo di partecipare al nostro sondaggio:
Solo noi potremo vedere ciò che scriverai all’interno di questo riquadro. Lo spazio è libero per i dettagli! :)
Il concorso è terminato.
Non vediamo l’ora di conoscere la tua storia. Grazie di cuore!
Essendo figlia di tre culture contrastanti le lingue sono la mia passione da sempre. Tanto da parlarne sette. Ma quando si tratta di tradurre, rimango fedele a una sola: l’italiano. È la mia lingua del cuore, quella che parlo ai miei figli, che mi fa ridere sonoramente e mi fa sentire a casa. Mi piace seguirne l’evoluzione, mi piace usarla con precisione e creatività. A parte questo, la mia vita a Zurigo è una corsa continua, perciò vado in bici. Appena posso, stacco e parto alla scoperta di luoghi insoliti e poco battuti, insieme alla mia super family e al nostro super furgone.