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WeTransfer criticato: l'aggiornamento dei termini e delle condizioni scatena uno shitstorm

Florian Bodoky
16.7.2025
Traduzione: tradotto automaticamente

Un aggiornamento dei termini e delle condizioni di WeTransfer ha scatenato una tempesta di indignazione: agli utenti è stato chiesto di condividere i loro file per l'uso dell'AI, senza alcun compenso. Dopo le aspre critiche, il servizio ha fatto marcia indietro.

Un piccolo riferimento a un aggiornamento di «ai termini e alle condizioni generali» del servizio WeTransfer ha provocato una forte reazione negli ultimi giorni. In seguito alle massicce critiche sulla protezione dei dati, il popolare servizio è stato costretto a fare marcia indietro sulle modifiche apportate ai suoi termini e condizioni. Il servizio si giustifica con presunti «malintesi».

Cosa è successo

Martedì scorso, WeTransfer ha annunciato un aggiornamento dei suoi termini e condizioni generali che doveva essere applicato ai clienti esistenti a partire dall'8 agosto 2025. Questo includeva una nuova clausola che concedeva al servizio ampi diritti sui contenuti caricati. Di conseguenza, gli utenti dovevano concedere una «licenza perpetua, mondiale, non esclusiva, esente da royalty, trasferibile e sub-licenziabile» in modo che WeTransfer potesse utilizzare i contenuti per l'addestramento «di modelli di apprendimento automatico», tra le altre cose.

Questa sezione dei nuovi termini e condizioni in particolare ha suscitato indignazione.
Questa sezione dei nuovi termini e condizioni in particolare ha suscitato indignazione.
Fonte: X / Screenshot

In particolare: WeTransfer avrebbe potuto utilizzare, modificare o addirittura vendere contenuti precedentemente inviati tramite il servizio senza previo consenso - e senza alcun compenso per la persona che ha inviato i file. Questo ha suscitato molto scalpore. Gli utenti erano particolarmente preoccupati per l'aspetto della protezione dei dati.

WeTransfer parla di «fraintendimento»

Dopo l'urlo sui social media, WeTransfer è stata costretta a rispondere. In un blog post, l'azienda ha spiegato che la clausola controversa «era stata formulata in modo ambiguo». L'idea originale era quella di creare uno strumento per riconoscere e bloccare «contenuti illegali o dannosi».

Tutto solo frainteso, nessun problema.
Tutto solo frainteso, nessun problema.
Fonte: Florian Bodoky

L'intenzione non è mai stata quella di utilizzare i contenuti per scopi commerciali di AI. Nella versione revisionata dei termini e delle condizioni, il passaggio sull'utilizzo dei contenuti per l'apprendimento automatico è stato rimosso. Tuttavia, la diffidenza di molti utenti è ancora presente. Molti ora vogliono passare a delle alternative.

Immagine di copertina: Shutterstock

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Da quando ho scoperto come attivare entrambi i canali telefonici sulla scheda ISDN per ottenere una maggiore larghezza di banda, sperimento con le reti digitali. Con quelle analogiche, invece, da quando so parlare. A Winterthur per scelta, con il cuore rossoblu. 


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