Retroscena

Perché ci sono risate di sottofondo nelle sitcom?

Carolin Teufelberger
9.3.2023
Traduzione: Alessandra Ruggieri De Micheli

Premessa, drammatizzazione, battuta, risata. Ma non sono io a ridere, è la serie che riproduce una risata finta. Molte sitcom americane si caratterizzano da queste risate pre-registrate, dette anche gregarie, sin dagli anni Cinquanta.

Ma perché mai?

Ricreare la sensazione dal vivo

Fu così che nacque la risata in scatola.

320 risate al tocco di un pulsante

La «HBO» ha iniziato ad abbandonare le risate in scatola solo negli anni Novanta. Le serie televisive «Dream On» e «The Larry Sanders Show» dimostrarono che una buona sitcom poteva essere prodotta anche senza le risate finte. Questa pratica fu così copiata da altri studi di registrazione perché offriva maggiore libertà di scrittura. Non era più necessario sparare battute su battute per fare funzionare la serie.

Anche la tecnica delle riprese influisce

Sitcom come «Malcolm», «Scrubs – Medici ai primi ferri», «The Office» e «Curb your Enthusiasm» non hanno risate di sottofondo anche perché sono filmate in modo diverso. Sono girate in single-camera, che è il tipo di ripresa dominante oggi. Ciò significa che le scene vengono sempre riprese con una sola telecamera principale (e non che venga utilizzata solo una telecamera). Questo rende l'immagine più cinematografica e offre maggiori possibilità.

Le sitcom con il pubblico in carne e ossa, invece, sono girate in multi-camera. La serie è ripresa simultaneamente da diverse angolazioni, con attori e attrici che si muovono come su un palcoscenico teatrale. Serie come «Friends», «The Big Bang Theory», «2 Broke Girls» e «The King of Queens» sono state girate in questo modo e utilizzano tutte risate finte per ottimizzare quelle vere.

Ma ci sono anche delle eccezioni. La serie «C'è sempre il sole a Philadelphia», ad esempio, è stata girata in multi-camera, ma non utilizza risate gregarie. D'altra parte, la serie «E alla fine arriva mamma» non è stata prodotta davanti a un pubblico in carne e ossa, ma riproduce comunque delle risate finte.

Per inciso, le risate delle sitcom di oggi sono spesso le stesse di quelle della «Laff Box» di Douglass. Perché il pubblico ormai le conosce e reagisce quindi in maniera più rapida. Così, quando mi spaparanzo comodamente sul divano, accendo «Giorno per giorno» e rido, spesso lo faccio insieme a persone già morte.

Immagine di copertina: Warner Brothers

A 122 persone piace questo articolo


User Avatar
User Avatar

Ampliare i miei orizzonti: si riassume così la mia vita. Sono curiosa di conoscere e imparare cose nuove. Le nuove esperienze si nascondono ovunque: nei viaggi, nei libri, in cucina, nei film o nel fai da te.


TV
Segui gli argomenti e ricevi gli aggiornamenti settimanali relativi ai tuoi interessi.

Retroscena

Curiosità dal mondo dei prodotti, uno sguardo dietro le quinte dei produttori e ritratti di persone interessanti.

Visualizza tutti

Potrebbero interessarti anche questi articoli

  • Retroscena

    Elizabeth Olsen in un'intervista: «Non so cosa mi aspetta dopo 'Doctor Strange'»

    di Luca Fontana

  • Retroscena

    Simon Otto, animatore della Dreamworks, ci spiega com’è nato Sdentato

    di Carolin Teufelberger

  • Retroscena

    «House of the Dragon»: cosa significa la nuova intro?

    di Luca Fontana