Retroscena

«House of the Dragon»: cosa significa la nuova intro?

Luca Fontana
1.9.2022
Traduzione: Leandra Amato

L’intro di «House of the Dragon» è spettacolare, grandiosa, sanguinosa – e confusa. A differenza di «Game of Thrones», la telecamera non vola semplicemente su una mappa, ma attraverso la storia della famiglia Targaryen. Te lo spiego.

Cosa succede? Se si guarda con attenzione, si nota soprattutto una cosa: la storia di una famiglia.

Fuoco e sangue

Il primo sigillo rappresenta il cupo quadro di fiamme, morte e pioggia di fuoco così calda da bruciare anche i draghi: la caduta di Valyria. Quasi nessuno è sopravvissuto. Nessun sapere. Nessun drago addomesticato – quasi. Infatti, il giorno che ha quasi spazzato via la civiltà più potente e avanzata del suo tempo è stato visto arrivare da una sola persona: Deanys Targaryen, la sognatrice, figlia del capofamiglia Aenar Targaryen.

Torniamo all'intro. Il sangue scorre dal sigillo di Valyria. Si divide. Emergono tre nuovi flussi. O meglio: linee di sangue, stirpi. La stirpe dei Targaryen dopo la caduta di Valyria, rappresentata da Aegon I e dalle sue due sorelle Visenya e Rhaenys.

La telecamera continua il suo volo. Passa al prossimo sigillo, quello di Aegon I. La telecamera segue sempre la linea di sangue reale, mai le ramificazioni che portano a fratelli, cugini e coniugi.

La linea di sangue scorre verso il livello inferiore, simboleggiando il salto generazionale. Il prossimo sigillo appartiene quindi ad Aenys, discendente reale di Aegon e Rhaeny. Poi il sangue sgorga di nuovo dal sigillo. Ancora una volta la telecamera vola verso il livello successivo. Alla prossima stirpe. Ora troviamo il sigillo di Jaehaerys, il figlio di Aenys e il vecchio re che abbiamo visto nel prologo del primo episodio di «House of the Dragon».

Furono avanzate quattordici richieste, ma solo la principessa Rhaenys, figlia del primogenito di Jaehaerys, e il principe Viserys, figlio del secondogenito di Jaehaerys, furono considerati candidati legittimi. Alla fine, il consiglio si è espresso a favore di Visery, creando un precedente. L'impero, infatti, preferiva un uomo come reggente, anche se Rhaenys aveva in realtà la maggiore pretesa al trono per successione.

Interessante: i sigilli che rappresentano i genitori di Visery sono già intrisi di sangue mentre la telecamera li sorvola. Infatti, sono già morti quando Viserys eredita il trono di spade. Il suo sigillo: una semplice corona.

Verso la fine, la telecamera esegue un'ampia zoomata. Così lontano che finalmente ci rendiamo conto del significato delle pareti e delle gole di pietra: appartengono a una città dall'architettura valyriana. Forse la stessa Valyria distrutta. Ai piedi della città, lo stemma del drago a tre teste dei Targaryen è impresso su una fossa, in fondo alla quale divampa un fuoco selvaggio in cui confluiscono tutte le stirpi. Fedele alle parole iconiche della famiglia:

fuoco e sangue.

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Scrivo di tecnologia come se fosse cinema – e di cinema come se fosse la vita reale. Tra bit e blockbuster, cerco le storie che sanno emozionare, non solo far cliccare. E sì – a volte ascolto le colonne sonore più forte di quanto dovrei.


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