Test del prodotto

Sony A8: per amanti del cinema, ma non per gamer

Luca Fontana
6.10.2020
Traduzione: Leandra Amato

Il TV OLED A8 di Sony fa esattamente quello che fanno gli altri produttori di TV ma gioca comunque ai vertici del settore OLED. Purtroppo potrebbe essere una delusione per i gamer... di nuovo.

Potrei quasi copiare e incollare la mia recensione dell’anno scorso dell’AG9. Questa volta, però, non si tratta dell’OLED Sony del 2019, bensì dell’A8 – l'attuale fiore all'occhiello dell’azienda giapponese. O cavallo di battaglia, dipende. Scegli tu. L'A8 rende giustizia a tutti i superlativi. O quasi.

Sony KD65A8 (65", OLED, 4K, 2020)
TV
Etichetta energetica G
CHF2099.–

Sony KD65A8

65", OLED, 4K, 2020

Aspetta. L’A8 è il successore dell’AG9? Haha, che spasso Sony. Perché non AG10? Oppure con i numeri romani AGX? Va bene anche AH9, se si sceglie l’ordine alfabetico. Avrebbe anche senso. E invece no. Togli una lettera e conti alla rovescia. Da 9 si passa a 8. Tadaaa, da qualche parte nel reparto marketing di Sony, alcune persone si danno pacche sulle spalle a vicenda e dicono «ben fatto». Grandioso.

Ignoriamo il fatto che l'attuale successore dell'AG9 esiste, che il suo nome è A9 e che la sua denominazione non è necessariamente più logica. Altrimenti dovremmo parlare del fatto che Sony ha lanciato l'A9 solo in formato 48 pollici. Questo solleverebbe la questione, perché non anche 55 o 65 pollici? Veri e propri grandi schermi da home theater. E no, 48 pollici non è una vera e propria dimensione home theater.

  • Retroscena

    3 motivi per cui hai bisogno di un grande schermo

    di Luca Fontana

Ribadisco: ignoriamo tutto questo. Nell'home cinema dei grandi, l'A8 è stato promosso a fiore all’occhiello tra i TV Sony. Ed è dannatamente buono. Tanto buono, infatti, da poter forse spodestare il GX di LG – finora il mio televisore dell’anno.

Immagine naturale, riproduzione accurata nei minimi dettagli

Prima di tutto, il TV da 65 pollici è stato fornito, consegnato e messo a punto da Sony per i test. Io ho offerto un caffè. E un bicchiere d’acqua.

Quindi, di cosa è capace il TV? Comincerò con «Jurassic World: il regno distrutto». Ho già visto il film su così tanti televisori che riconosco subito quello che mi piace del film, dove vedo i punti deboli e dove i punti di forza.

Il T-rex affamato guarda lo spuntino di mezzanotte.
Il T-rex affamato guarda lo spuntino di mezzanotte.
Fonte: UHD Blu-ray, qualità HDR10

Ciò che cattura la mia attenzione: la riproduzione naturale dei colori. Naturale nel senso che niente sembra troppo sgargiante o mal calibrato. Ad esempio la giungla dei dinosauri che, per fortuna, non appare verde radioattivo. Bello. Poi il bagliore piacevolmente caldo dei fari in alto a sinistra. Lo scuro cielo notturno si fonde con le bande sopra e sotto l’immagine, nere come la pece. Non è una novità per un OLED: gli oltre otto milioni di pixel del pannello sono in grado di accendersi e spegnersi individualmente. Il nero è quindi «reale». Gli schermi LCD non possono farlo.

Una cosa che mi è piaciuta particolarmente nella fase di preparazione al test: il confronto con il TV OLED GX di LG. Per molti si tratta del migliore TV attualmente sul mercato. Diamo un’occhiata. Prima di tutto di nuovo l'A8 di Sony in grande:

Sony A8
Sony A8
Fonte: settembre 2020

Ora il GX di LG. Ma attenzione: non sono foto comparative. Tra i rispettivi scatti ci sono mesi di differenza e una luce ambientale diversa. Questo può influire sulla fotocamera. Cerco di fornire almeno condizioni di illuminazione simili, ma non paragonabili a condizioni da laboratorio.

LG GX
LG GX
Fonte: agosto 2020

Wow. Questa ricchezza di dettagli nell'immagine Sony. Questa nitidezza. Fai caso ai cespugli sul lato sinistro delle fauci del T-rex. Le foglie, i ramoscelli e i rami sono molto più visibili che nel televisore LG. Oppure le papille sulla lingua del dinosauro. La pelle coriacea. Abbastanza plastica. Come se potessi toccare direttamente il predatore primordiale. Potrei biasimare Sony per i colori quasi troppo naturali e quindi più desaturati rispetto a LG. Perché mi piacciono le immagini ad alto contrasto che hanno quel certo «tocco OLED».

Una questione di opinioni, credo. Ma guardiamo qualche altro confronto della stessa scena.

Sony A8
Sony A8
Fonte: settembre 2020
Panasonic GZC2004
Panasonic GZC2004
Fonte: giugno 2020
Il mattino ha l’oro in bocca.
Il mattino ha l’oro in bocca.
Fonte: UHD-Bluray, qualità HDR10

L'A8 di Sony non ha bisogno di nascondersi dal confronto con altri produttori. Il top di gamma tra i TV OLED 2019 di Panasonic è troppo freddo. Me n'ero già accorto anche durante questo test. Il produttore cinese TCL risulta migliore con i suoi Mini LED. Spiego la sua tecnologia nel test dell’X10. Tipico dell'immagine LCD dell'X10: è più brillante. Si vede bene intorno alle lampade in alto a sinistra, che brillano più del nero cielo notturno. Ma l’immagine si vede meglio durante il giorno, per esempio in un soggiorno inondato di luce.

Passiamo a un’altra scena più luminosa per analizzare la resa dei dettagli.

Il mattino ha l’oro in bocca.
Il mattino ha l’oro in bocca.
Fonte: Fonte: UHD-Bluray, qualità HDR10

Ancora una volta, mi piace questa naturalezza con i piedi per terra nella riproduzione dei colori di Sony. A me sembra uno statement, perlopiù sicuro di sé . Sony non vuole suggerire una qualità d'immagine superiore spingendo i valori di contrasto, bensì insiste sulla naturalezza. Simpatico. L'arancione bruno-rossastro di questa foto, per esempio, sembra molto più giallo con altri produttori. È più evidente, certo, ma meno naturale.

Dai un'altra occhiata all’A8 di Sony in grande:

Sony A8
Sony A8
Fonte: settembre 2020

E ora il GX di LG in grande:

LG GX
LG GX
Fonte: agosto 2020

Capisci cosa intendo? L'immagine di LG punta più sul colore. In confronto a Sony, però, l’immagine sembra un po' troppo gialla. Nel riflesso dei finestrini degli aerei c'è anche una leggera sfumatura verde. Inoltre, il sole sullo sfondo appare più come una sfera da Sony. Questo non parla solo per un televisore meglio calibrato, ma anche per le gradazioni di luminosità superiori.

Certo, esistono impostazioni dell'immagine in grado di correggere molte cose. Per i test mantengo le impostazioni di fabbrica. Voglio testare i televisori nel modo in cui la maggior parte dei clienti li utilizzerebbe – e anche nel modo in cui i produttori immaginano l'immagine televisiva perfetta.

Torniamo ai confronti.

Sony A8
Sony A8
Fonte: settembre 2020
Panasonic GZC2004
Panasonic GZC2004
Fonte: giugno 2020
LG GX
LG GX
Fonte: agosto 2020
TCL X10
TCL X10
Fonte: luglio 2020

Anche qui: Sony A8 batte la concorrenza in termini di naturalezza. Panasonic gestisce le gradazioni di luminosità con bravura. Lo si può vedere dal sole sferico. L'X10 TCL, invece, è chiaramente in svantaggio in questa scena brillante.

Si dice che i televisori LCD luminosi mostrino i loro punti di forza nelle scene più brillanti. Ma qui all'X10 manca la grinta. Fornisce un'immagine troppo pallida, se confrontata con quella dei suoi concorrenti OLED.

  • Retroscena

    OLED vs. QLED: scontro tra tecnologie di televisori

    di Luca Fontana

Un buon esempio che mostra come il true black – il nero vero, ma su questo tornerò più tardi – influenzi la visualizzazione a colori dei televisori: grazie alla maggiore differenza tra chiaro e scuro, i colori OLED appaiono molto più forti.

Comprovato, processore potente, ma con un «ma»

Prossima disciplina: il processore. Sony fa affidamento al processore X1 Ultimate per il terzo anno consecutivo. Era già considerato a prova di futuro nell'AF9, l'ammiraglia OLED di Sony del 2018. Questo perché è stato sviluppato con l'obiettivo di fornire al televisore 8K di Sony una potenza sufficiente.

Immagina il processore di un televisore come un cervello. Il suo compito principale è quello di ricevere, elaborare e visualizzare i segnali delle immagini. Elaborare significa rilevare la scarsa qualità dell'immagine e migliorarla. Come quando guardi ad esempio «The Walking Dead». La serie è stata volutamente girata su pellicola da 16 mm, per creare la sensazione di un mondo post-apocalittico grazie alla granularità antiquata e al rumore dell'immagine.

S7E1, 00:02:30: «Eeny Meeny Miny Moe…»
S7E1, 00:02:30: «Eeny Meeny Miny Moe…»
Fonte: Netflix, qualità SDR HD

Ok, non male. Il processore riconosce sicuramente il segnale dell'immagine HD come di scarsa qualità. L'immagine viene quindi migliorata, il rumore viene eliminato, i bordi vengono smussati e i colori intensificati. Il processore aggiunge le informazioni sui pixel mancanti: la risoluzione HD è di 1920×1080 pixel. In totale, poco più di 2 milioni di pixel. Tuttavia, i televisori UHD hanno 3840×2160 pixel. Quindi poco più di 8,3 milioni di pixel.

In altre parole: viene calcolato il 75 percento dell'immagine. Diamo un'occhiata più da vicino.

E ora confrontiamo ciò che il processore Sony elabora con il lavoro del processore di LG.

Nel confronto, Sony perde. È una critica di alto livello. Vedi lo sfondo scuro a sinistra del volto di Negan? (il personaggio a destra) Sul TV Sony è come una tempesta di neve in Siberia in inverno. Inoltre si vede un tono verdastro e un nero troppo opaco. I colori sembrano molto più forti sul televisore LG.

La cosa più deludente trovo siano i dettagli. Si vede bene guardando i peli ispidi della barba, chiaramente visibili in LG. O le fossette intorno agli occhi di Negan. Sulla fronte.

Altri confronti? Certo.

Interessante. È l'immagine Sony, tra tutte le cose, che mi sembra la meno naturale. Il rosso è decisamente troppo forte. Panasonic fa il miglior lavoro in questo caso. D'altra parte, l’immagine di LG sembra incredibilmente chiara. Quasi come un UHD Blu-ray. E nonostante la loro forza, i colori non appaiono innaturali. Sony può almeno tenere il passo in termini di nitidezza.

Per farla breve: LG si aggiudica la corona dell'upscaling. Vedo Sony e Panasonic più o meno alla stessa altezza.

Come puoi vedere, i contenuti UHD-HDR come «Jurassic World» vengono sempre riprodotti con un'ottima qualità. Le differenze nelle immagini in movimento sono spesso difficilmente visibili o visibili solo all'occhio allenato. Il grano è separato dalla pula da contenuti HD-SDR meno ottimali come «The Walking Dead».

Prima di finire con la progettazione e le connessioni, ecco un'altra cosa: il processore TV non è solo responsabile dell'elaborazione delle immagini, ma anche del sistema operativo. Nel caso di Sony, abbiamo Android 9.0 Pie di Google, l'ultima versione di Android TV di Google.

Sì, è veloce. Non c'è paragone con la versione di Android TV sull’X10 di TCL. Android TV ha anche Chromecast integrato di default. Proprio come le app di Netflix e Disney+. Entrambi supportano Dolby Vision e Dolby Atmos. C'è anche la concorrenza video-on-demand di Google – Amazon Prime Video. Bello. Ma è disponibile solo con HDR10 e un massimo di Dolby Surround 5.1.

AppleTV non è supportato. Nessun potere della concorrenza Android, eh Google?

Suono, design, connessioni – e niente HDMI 2.1

Un rapido controllo del suono. È molto buono. Sony non utilizza altoparlanti convenzionali. Nel pannello OLED ultrasottile avrebbero a malapena lo spazio sufficiente per consentire all'aria di vibrare e quindi di fornire un suono che riempie l'ambiente. I cosiddetti attuatori fanno invece vibrare la superficie dell'immagine stessa. Inoltre, ci sono due subwoofer da 5 watt sul retro del televisore, che producono un sound ottimale. Tutto sommato un sistema audio 2.2.

Il concetto non è nuovo, ma è comunque ottimo. Di solito non sono un fan degli altoparlanti integrati nei televisori. Ma mi piace l’«Acoustic Surface Audio» di Sony. Almeno una soundbar nella media sostituisce facilmente la tecnologia. Il prezzo del televisore è corrispondentemente elevato, un po' al di sopra della concorrenza.

In termini di design, l'A8 di Sony non si sta reinventando. Telaio stretto. Minimalista e discreto. Più un pannello sottile. E per sottile, intendo davvero sottile.

Questo perché i televisori OLED non necessitano di una retroilluminazione dedicata per far brillare i pixel. Sono gli stessi pixel OLED che si illuminano non appena sono sotto tensione. Al contrario, ciò significa che dove l'immagine dovrebbe essere nera, i pixel si spengono. Ricordi quando parlavo del nero «reale» sopra? Voilà: solo dove non c'è luce, il nero è in realtà nero.

  • Retroscena

    Yeah, science: ecco come funzionano gli OLED

    di Luca Fontana

I pixel LCD non si illuminano da soli. Ecco perché hanno bisogno di retroilluminazione a LED. Ed è per questo che il loro nero non è veramente nero. I LED di sfondo, in ogni caso, hanno bisogno di spazio. I televisori LCD sono quindi più spessi dei televisori OLED.

Confronta lo spessore del pannello dell'A8 con il mio indice:

Ecco come appaiono 0,6 centimetri di lato.
Ecco come appaiono 0,6 centimetri di lato.

Quello lassù è un pannello di circa 0,6 cm. Certo, più in basso viene aggiunto tutto l'hardware del TV: alimentazione, processore e tutto il resto. Tutto sommato, l'A8 ha uno spessore di 5,2 centimetri. Ancora impressionante.

Ma poi questi piedi. Queste due zampe d’anatra in metallo, angolate... che orrore.

Piedi metallici. Non mi piacciono affatto.
Piedi metallici. Non mi piacciono affatto.

Non capisco. Negli ultimi anni, Sony ha sempre provveduto a garantire un design dei suoi televisore davvero attraente. Ricordi ancora l’AF9? Non era proprio attaccato al suo piede di supporto, bensì appoggiato. Un po' come una cornice che non si appende, ma sta in piedi sul tavolo.

  • Test del prodotto

    Perfezione OLED? Testiamo il nuovo Sony AF9

    di Luca Fontana

Peccato che Sony non sia fedele a se stessa. Ma va bene. A parte i piedi, non c'è nulla da criticare sul design del TV. Le connessioni sono più critiche.

  • 4 porte HDMI 2.0b (HDCP 2.3), una delle quali con eARC
  • 1 uscita per Toslink
  • 3 porte USB 2.0
  • 1 porta LAN
  • Google Chromecast integrato
  • Modalità «Auto Low Latency» per gamer (ALLM)
Ormai possiedo così tanti dispositivi esterni che ho dovuto mettere delle etichette sui vari cavi HDMI. Prendilo come un suggerimento.
Ormai possiedo così tanti dispositivi esterni che ho dovuto mettere delle etichette sui vari cavi HDMI. Prendilo come un suggerimento.

Noti qualcosa? Manca l'HDMI 2.1. Di nuovo. L'anno scorso l'ho segnalato a Sony. Il fatto che da allora non sia cambiato nulla sul fronte HDMI 2.1 è una vergogna per l‘azienda giapponese.

Infatti: i gamer sono suscettibili su questo. Proprio i gamer, che vogliono entrare in una nuova era di gioco con Sony. Con Playstation 5 di Sony che uscirà tra qualche settimana, Sony avrebbe la console giusta per questo. Ma non il TV OLED corrispondente.

I vantaggi del gaming di nuova generazione, ovvero la risoluzione UHD con qualità HDR e 120 fotogrammi al secondo, possono essere sfruttati solo se le enormi quantità di dati generati dalla console raggiungono il televisore piuttosto velocemente. Questo richiede HDMI 2.1. L'interfaccia HDMI 2.0b di Sony è troppo lenta per questo. Il materiale UHD è quindi disponibile ad un massimo di 60 fotogrammi al secondo. È orrendo e per nulla a prova di futuro.

  • Retroscena

    UHD, 4K e 8K: il vero significato della trasmissione dati

    di Luca Fontana

Scusa, Sony. Ma hai segnato un autogol sensazionale. Almeno per quegli acquirenti che sono interessati alle console di nuova generazione. Dopotutto, il ritardo di ingresso in modalità Gioco è stato ridotto ad un buon 18,7 millisecondi. L'anno scorso era significativamente più alto.

Il mio verdetto

Non è un segreto che tutti i pannelli OLED che si trovino nei televisori OLED provengano dalla fabbrica LG Displays. Quindi ciò che distingue un TV OLED Sony da un TV OLED LG, Panasonic o Philips, è fondamentalmente solo il modo in cui i singoli pixel OLED vengono controllati.

Haha! La mia scena preferita di «Guardiani della Galassia Vol. 2».
Haha! La mia scena preferita di «Guardiani della Galassia Vol. 2».
Fonte: Disney+, qualità Dolby Vision

Sembra una piccola causa con un grande effetto. E quello che Sony sta facendo con i suoi pannelli OLED è dannatamente buono. Soprattutto in due cose.

  1. Riproduzione naturale dei colori
  2. Riproduzione dettagliata

Soprattutto con materiale UHD-HDR vedo Sony in cima alle classifiche. O almeno alla pari con i televisori OLED di LG. Questo significa che la corona di quello che ritengo essere il migliore TV OLED dell'anno passerà da LG a Sony?

No. L’upscaling di LG è migliore. Perché se si guardano contenuti di qualità «inferiore», Sony fa un ottimo lavoro, ma non il migliore. Più l'HDMI 2.1 mancante. Per gli appassionati di videogiochi questo è probabilmente un criterio per l’eliminazione diretta.

A 46 persone piace questo articolo


User Avatar
User Avatar

La mia zona di comfort consiste in avventure nella natura e sport che mi spingono al limite. Per compensare mi godo anche momenti tranquilli leggendo un libro su intrighi pericolosi e oscuri assassinii di re. Sono un appassionato di colonne sonore dei film e ciò si sposa perfettamente con la mia passione per il cinema. Una cosa che voglio dire da sempre: «Io sono Groot». 


Audio
Segui gli argomenti e ricevi gli aggiornamenti settimanali relativi ai tuoi interessi.

Film e serie
Segui gli argomenti e ricevi gli aggiornamenti settimanali relativi ai tuoi interessi.

Potrebbero interessarti anche questi articoli

  • Test del prodotto

    Recensione: Perfetto per i giocatori: l'OLED E9 di LG non è solo per guardare i film

    di Luca Fontana

  • Test del prodotto

    Perfezione OLED? Testiamo il nuovo Sony AF9

    di Luca Fontana

  • Test del prodotto

    Recensione del Sony A90J: il televisore con il processore che pensa da solo

    di Luca Fontana

46 commenti

Avatar
later