
Test del prodotto
Troppo per me: il mostruoso monitor Odyssey Ark di Samsung alla prova
di Samuel Buchmann
Samsung ha presentato un monitor da gioco ultrawide da 57 pollici: Odyssey Neo G9 ha un display MiniLED con una risoluzione di 7680 × 2160 pixel.
È diventata quasi una tradizione per Samsung svelare un display sempre più grande al CES. Quest'anno i coreani hanno preso l'assurdo Odyssey Ark, lo hanno compresso e allungato. Il risultato è il nuovo Odyssey Neo G9 da 57 pollici (da non confondere con il vecchio modello, che si chiama esattamente allo stesso modo).
Lo schermo ha un display MiniLED con una curvatura di 1000R, supporto per HDR 1000 e una risoluzione "8K Ultrawide". Questa denominazione è in qualche modo fuorviante, in quanto i 7680 × 2160 pixel sono solo la metà di quelli comunemente considerati "veri" 8K. Con questo termine intendo 7680 × 4320 pixel, come nei televisori 8K in formato 16:9.
Anche così, la densità di pixel dell'Odyssey Neo G9 è di tutto rispetto: 154 ppi. Per giocare alla risoluzione nativa del monitor, tuttavia, avrai bisogno di molta energia, soprattutto se vuoi sfruttare l'elevata frequenza di aggiornamento. Il monitor può aggiornare l'immagine a una frequenza di 240 hertz e ha un tempo di risposta di un millisecondo. Affinché un segnale con una velocità di trasmissione dati così elevata possa arrivare dalla scheda grafica allo schermo, Samsung installa una DisplayPort 2.1.
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Maggiori dettagli e un'indicazione del prezzo seguiranno a breve. Poi li aggiungerò qui. Il prezzo al dettaglio dovrebbe essere simile a quello del Samsung Odyssey Ark, che costava 3000 franchi al momento del lancio sul mercato. L'Odyssey Neo G9 potrebbe essere la scelta migliore per molti, perché affronta proprio i punti che ho criticato nella mia recensione dell'Ark: la densità di pixel e l'altezza non ergonomica.
Le mie impronte digitali cambiano talmente spesso che il mio MacBook non le riconosce più. Il motivo? Se non sono seduto davanti a uno schermo o in piedi dietro a una telecamera, probabilmente mi trovo appeso a una parete di roccia mantenendomi con i polpastrelli.