Opinione

La minimappa deve sparire

Valentin Oberholzer
21.11.2023
Traduzione: Leandra Amato

La minimappa deve sparire! Attira la mia attenzione verso il bordo dello schermo, allontanandomi dall'azione. Quattro esempi mostrano come si può fare diversamente.

Alternativa 1: la bussola

L'alternativa più comune alla minimappa è la bussola. Si trova tradizionalmente in alto al centro dello schermo e indica la direzione dell'obiettivo in giochi come «The Elder Scrolls: Skyrim», «Fallout 76» o «Batman: Arkham Knight». Devo trovare io stesso il percorso esatto.

La bussola non è perfetta. Richiede più attenzione quanto più mi avvicino alla mia destinazione. Invece di raccogliere indizi dal mondo di gioco negli ultimi metri, corro dietro all'icona sulla bussola come se avessi i paraocchi fino all'arrivo. Anche in questo caso, mi concentro di più su un elemento dell'interfaccia che sul mondo.

Alternativa 2: guidati dalla natura

«Ghost of Tsushima» e «Shadow of Colossus» offrono alternative creative alla minimappa o alla bussola. In «Ghost of Tsushima», se segno un obiettivo, il vento soffia visivamente nella direzione corrispondente. Le indicazioni sono perfettamente integrate nel mondo di gioco e sono costretto a interagire con loro. Se mi allontano dal sentiero, il protagonista Jin Sakai può richiamare una folata di vento per indicarmi la giusta direzione.

Wander, il protagonista di «Shadow of Colossus», può tenere la sua spada alla luce del sole per orientarsi. Dalla spada esce un fascio di luce in direzione dell'obiettivo. Questa soluzione attira anche la mia attenzione sul gioco invece che sul bordo dello schermo.

Alternativa 3: prendere in mano la mappa

Anche il gioco di sopravvivenza con gli zombie «DayZ» fa a meno della minimappa. All'inizio, per orientarmi, ho a disposizione solo cartelli, nomi di luoghi, punti di riferimento e il sole. Devo prima trovare una mappa del mondo di gioco e una bussola. Anche in questo caso, entrambi sono oggetti di gioco.

Alternativa 4: prospettiva a volo d'uccello – letteralmente

Ma studiare le mappe non paice a tutti. Ecco perché sono felice della via di mezzo che mi offre l'ultimo gioco di «Assassin's Creed».

«Mirage» beneficia anche del fatto che Basim può usare la sua abilità «Occhio dell'Aquila», che permette di contrassegnare i nemici, i forzieri e gli obiettivi nelle vicinanze dell'assassino. La combinazione di aquila e Occhio dell'Aquila funziona perfettamente. Non mi manca mai la minimappa e uso raramente anche la grande mappa del mondo.

Il problema: in mondi di gioco particolarmente grandi, la prospettiva a volo d'uccello raggiunge i suoi limiti. Altri mondi di «Assassin's Creed» come l'Inghilterra («Valhalla») o la Grecia («Odyssey») sono già troppo grandi per essere sorvegliati da un uccello. Una mappa è quasi indispensabile.

Ma Baghdad, l'ambientazione di «Mirage», è compatta. Le numerose torri, i punti di riferimento e soprattutto la «Città Rotonda» nel centro spiccano e aiutano la navigazione.

Fidati di me

Enkidu trasforma il noioso compito di orientarsi in un'esperienza. Invece di distrarmi dal mondo di gioco, l'aquila mi concede una vista mozzafiato. Il mondo non si ferma nemmeno in questo gioco. Più di una volta, una sciabolata al fianco mi riporta con i piedi per terra, letteralmente, perché una guardia ha riconosciuto in Basim un assassino. Ma questo rende il gioco più emozionante.

Invece di seguire una linea tratteggiata, preferisco prendere in mano la navigazione. In futuro disattiverò più spesso la minimappa. L'esperienza dimostra che se ne può fare a meno.

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I miei ritiri hanno nomi come Terra di Mezzo, Skyrim e Azeroth. Se devo separarmi da loro a causa di obblighi della vita reale, le loro epiche colonne sonore mi accompagnano nella vita di tutti i giorni, ai LAN party e durante le sessioni di D&D.


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