Per Walter White e Jesse Pinkman, tutto ha inizio in questo camper. Immagine: No Film School
Opinione

In ritardo di dodici anni: come «Breaking Bad» ha cambiato la mia vita

Raphael Knecht
19.5.2020
Traduzione: Leandra Amato

L'insegnante di chimica Walter White si ammala di cancro e costruisce un impero della metanfetamina per sistemare la famiglia dopo la sua morte. «Breaking Bad» emoziona, stupisce e affascina. Cosa rende la serie così dannatamente buona anche dodici anni dopo?

Da lavapiatti a milionario: il classico sogno americano. Solo che qui il lavapiatti insegna chimica al liceo e diventa capo di un giro di metanfetamina. Ciò che rimane uguale sono i milioni – e ce ne sono molti in gioco. «Breaking Bad» è famoso in tutto il mondo, un classico rivoluzionario nella storia delle serie TV.

Attenzione, spoiler! Se non hai ancora visto la serie, continui a leggere a tuo rischio e pericolo.

Voglio scoprire perché non riesco a staccarmi dalla serie, anche se l’ho vista con dodici anni di ritardo. E come ha cambiato tutto il mio universo seriale.

C’era una volta la luce

Ad esempio «Breaking Bad».

Perché mi sono imbattuto in questo gioiello con 12 anni di ritardo? Forse perché non lascia innumerevoli domande senza risposta dopo i primi due episodi. La serie era troppo poco cool per le circostanze dell'epoca? O non ero abbastanza figo io per la serie? Non lo so. Ma oggi mi rendo conto che «Breaking Bad» e Cranston, alias Walter «Heisenberg» White, sono la cosa migliore che abbia mai visto.

Chi sei, Heisenberg?

Una tale recitazione è disumana. Niente di ciò che Cranston dice o fa sembra esagerato, innaturale o forzato. Credo ad ogni parola pronunciata da Walter White, ad ogni lacrima e ad ogni colpo di tosse. Non c'è niente di falso, è tutto vero. Ho visto Joaquin Phoenix nei panni di Joker e non dovrei dimenticarlo. Ma poi è arrivato Walter White che ha appiattito quel ricordo con la sua brutta Pontiac Aztek.

Quando a Walt viene concesso di partecipare a un'operazione della polizia e vede uno dei suoi ex studenti fuggire dalla scena, coglie l'occasione e fa il primo di molti passi in un mondo che prima conosceva solo dalla televisione. È possibile essere così disperati, da arrivare alla produzione e al commercio di droga come ultima risorsa? Se non avessi accompagnato Walter fino alla sua caduta, non lo avrei ritenuto possibile.

Le mie emozioni sembrano andare sulle montagne russe durante la serie – proprio com’è per Walter. Mi dispiace per lui, anche se non mi sono mai potuto identificare con lui. Sono sconvolto quando il poveretto scopre la sua malattia incurabile praticamente il giorno del suo compleanno. E questo anche se già allora sapevo che avrebbe guadagnato un sacco di soldi come produttore di metanfetamine.

Come fai, Cranston?

Personae non gratae

Walter White è più della metà di «Breaking Bad». Ma la serie non è eccezionale solo grazie a Cranston. Anche Aaron Paul, alias Jesse Pinkman, recita in modo strabiliante. Non ho contato quante volte mi sarebbe piaciuto trascinarlo via dal suo sudicio divano, metterlo sotto la doccia fredda e urlare «Mettiti in riga, amico!».

Ma Aaron Paul è riuscito anche a farmi versare una lacrima di gioia nella scena finale, mentre corre attraverso le sbarre verso la libertà.

Il diavolo è nei dettagli

Niente è più come prima

Morale della favola: c’è molto di più. Questa è solo un accenno di quanto sia incredibile «Breaking Bad». Con Walter White e tutti gli altri, è come un iceberg: nove decimi dell'azione si svolgono sotto la superficie. Tuttavia, mi ha fatto bene scrivere almeno una parte di ciò che ho visto, con parole che provengono direttamente dalla mia anima. Mi capisci? Allora mi piacerebbe leggere un tuo commento. Non mi capisci? Allora guarda «Breaking Bad».

Immagine di copertina: TMDB.org/000000
Immagine di copertina: Per Walter White e Jesse Pinkman, tutto ha inizio in questo camper. Immagine: No Film School

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Se non mi sto cibando di "ciugnate" dolci a volontà vuol dire che sono in qualche palestra: l’unihockey è una mia grande passione, sia come giocatore che come allenatore. Nei giorni di pioggia puoi scovarmi ad avvitare e svitare i miei PC, robot o altri giocattoli elettronici. La musica mi accompagna costantemente. La vita sarebbe dura senza giri in bici sulle strade di montagna ed intense sessioni di sci di fondo. 


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