
Retroscena
Samsung Q900R: spiegato l'AI Upscaling
di Dominik Bärlocher
Secondo alcuni ricercatori statunitensi e inglesi, gli smart TV trasmetterebbero dati sensibili degli utenti a terzi come Netflix, Google o Facebook, anche se gli utenti non hanno un account con i servizi in questione.
I ricercatori della Northeastern University, una scuola privata di Boston, Massachusetts, hanno scoperto che gli smart TV di molti grandi produttori – tra cui Samsung e LG – condividono dati sensibili dei clienti con servizi di terze parti come Netflix, Google e Facebook. Secondo i ricercatori dell' Imperial College, un istituto tecnico di Londra, anche i dongle di streaming come l’Amazon Fire Stick o il Roku Streaming Stick sono interessati.
La notizia è riportata in esclusiva dal Financial Times, un giornale economico con sede a Londra, che non può essere descritto come un semplice giornale finanziario a causa dei suoi numerosi articoli politici.
Nell'era dello streaming e del costante scambio di metadati tra utenti e fornitori di servizi, questa scoperta non sorprende affatto. Soprattutto perché produttori come Samsung o LG ammettono già apertamente di scambiare dati immagine tra TV e server in Corea del Sud per un upscaling più efficiente e qualitativamente migliore – specialmente nei TV 8K. Tuttavia, entrambi i produttori sottolineano che lo scambio di dati immagine può essere disattivato manualmente nelle impostazioni dell'apparecchio.
Il seguente passaggio dell'articolo del Financial Times contiene materiale più esplosivo: i dati vengono inviati indipendentemente dal fatto che gli spettatori abbiano o meno un conto utente presso il fornitore di servizi in questione.
Brutte notizie per chi ha a cuore la privacy su Internet. Soprattutto perché sempre più dispositivi per la smart home si scambiano metadati à gogo per scopi di rete. Alcuni di loro addirittura ti ascoltano costantemente in attesa delle parole chiave di attivazione, a meno che tu non le blocchi manualmente.
Secondo l'articolo, il contenuto principale di questi dati sensibili dovrebbe essere la posizione, l'indirizzo IP e l'ora di interazione con i televisori. Ma i ricercatori non possono confermare con certezza: ammettono però che i dati sono «sorprendentemente ben criptati».
Qual è il punto di vista dei produttori in merito alle accuse? Su richiesta, ho ricevuto la seguente dichiarazione da parte di Samsung Svizzera:
Samsung prende molto sul serio la privacy dei clienti. I nostri televisori sono progettati pensando alla protezione dei dati. Utilizziamo le precauzioni e le pratiche di sicurezza standard del settore, inclusa la crittografia dei dati, per garantire la sicurezza delle informazioni dei nostri clienti. Prima di attivare una funzione, informiamo il cliente quali dati saranno utilizzati e chiediamo il suo consenso. I clienti possono modificare in qualsiasi momento le proprie impostazioni sulla privacy per disabilitare o abilitare determinate funzioni o servizi a loro esclusiva discrezione.
Aspetto ancora la risposta di LG. Ti terrò aggiornato.
La mia zona di comfort consiste in avventure nella natura e sport che mi spingono al limite. Per compensare mi godo anche momenti tranquilli leggendo un libro su intrighi pericolosi e oscuri assassinii di re. Sono un appassionato di colonne sonore dei film e ciò si sposa perfettamente con la mia passione per il cinema. Una cosa che voglio dire da sempre: «Io sono Groot».