Retroscena

Cosa c’è dietro la minaccia di Meta di «chiudere Facebook e Instagram in Europa»?

Dominik Bärlocher
9.2.2022
Traduzione: Alessandra Ruggieri De Micheli

Meta minaccia l’Unione Europea: se la protezione dei dati dovesse essere ulteriormente inasprita, l’azienda potrebbe non essere più in grado di offrire i suoi servizi in Europa. E alla fine pare esserci stato tanto chiasso per nulla.

In seguito, dopo questi titoli allarmanti, Meta ha fatto dietro front. In un comunicato stampa, la società inizialmente conosciuta come Facebook, ha espresso pubblicamente di non aver previsto alcun ritiro.

L'analisi di una perfetta trovata pubblicitaria.

Qual è la minaccia di Meta?

Meta, la società madre di Facebook, non parla a vanvera. La minaccia può essere intesa come tale o come una dichiarazione di un fatto. E questo è esattamente ciò che voleva ottenere Meta. Voleva fare un po’ di chiasso. Di seguito cito il rapporto annuale di Meta del 2021:

Traduzione:

Suona complesso, ma non lo è per nulla. Fondamentalmente, si afferma che il ritiro dall'Europa sarebbe l’ultimo passo. Prima che Meta arrivi a fare questo drastico passo, devono avverarsi tutte le seguenti affermazioni:

Anche se tutte queste tre cose sono vere, non è ancora detto che il ritiro sia una cosa certa. Meta potrebbe anche elaborare i dati in Europa. Pertanto, le minacce non sono altro che tanto chiasso: Meta non vuole lasciare l'Europa.

Perché Meta vuole rimanere in Europa?

Se Meta si ritirasse dall'Europa, il gruppo perderebbe il 24,68% delle sue entrate totali.

Il modello aziendale di Facebook, tra le altre cose, si basa su:

  • vendere pubblicità
  • registrare e rivendere dati di utenti
  • microtransazioni sulla piattaforma

Ora, la parte basata sui dati di utenti è crollata considerevolmente, costando all'azienda 10 miliardi di dollari. Oltre ad Apple, anche l’UE potrebbe mettere i bastoni tra le ruote a Meta.

Il Privacy Shield sarà sostituito da un nuovo accordo, che non è ancora stato pattuito. Facebook teme ora che il nuovo accordo regoli o limiti maggiormente la condivisione dei dati di Meta.

Cosa può fare Meta?

Alla fine, a Meta non resta che chiedersi se valga ancora la pena di operare in Europa. O se è possibile mantenere l'attività nel suo formato attuale. E se ciò non fosse il caso, anche se è estremamente improbabile, Meta potrebbe ritirarsi completamente dal mercato europeo, o offrire una soluzione simile a TikTok.

Oltre al lobbismo e a una scissione molto teorica e alquanto improbabile, ovviamente, esistono le relazioni pubbliche. Se Meta minaccia latentemente di ritirarsi dall'Europa, fa notizia. L’affermazione «se i fattori X non si applicano, allora questo è qualcosa a cui potremmo pensare» diventa una notizia di scandalo a lettere cubitali.

Meta lo sa bene.

E se qualche giorno dopo esce un rassicurante comunicato stampa, è improbabile che quest’ultimo venga considerato. Anche se i media lo negano, la notizia di scandalo di qualche giorno fa rimane nella mente dei lettori.

La fine di una trovata PR e la nuova campagna

Meta ha smesso di fare tanto chiasso. Almeno per ora. Naturalmente, il lavoro della multinazionale non è ancora finito. È appena iniziato. Vista la caduta del Privacy Shield, si dovrà decidere un nuovo accordo. E finché l'inchiostro del nuovo accordo non sarà del tutto asciutto, Meta si batterà per renderlo il più Meta-friendly possibile.

Basta uno sguardo al comunicato stampa per capire qual è la strategia:

Fin qui tutto bene. Ma alla fine Meta non può lasciar perdere. La multinazionale ha lanciato una nuova minaccia latente. Ed è da ingenui credere che Meta non sappia cosa sta scrivendo.

Well played, Meta, well played…

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Giornalista. Autore. Hacker. Sono un contastorie e mi piace scovare segreti, tabù, limiti e documentare il mondo, scrivendo nero su bianco. Non perché sappia farlo, ma perché non so fare altro.


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