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Un film come monito per i politici

Carolin Teufelberger
16.6.2020
Traduzione: tradotto automaticamente

"Les Misérables" del regista Ladj Ly è una rappresentazione romanzata della realtà della periferia parigina. Parla di violenza, discriminazione e disuguaglianza di opportunità. Il film mette in chiaro che non esiste un semplice bene e un male.

E' la Coppa del Mondo di calcio. La Francia sta festeggiando. Le strade sono piene di gente e di bandiere. Dominano il blu, il bianco e il rosso, i colori nazionali della Francia. La squadra viene incitata ancora e ancora con "Allez, les Bleus". Tutti sono uguali. Tutti perseguono lo stesso obiettivo. Tutti sono allegri.

Questo finisce dopo la scena di apertura.

Victor Hugo come ispirazione

I bambini crescono senza un'idea precisa e senza un'idea precisa.

I bambini crescono senza prospettive, ma con una maggiore sfiducia nello Stato e nelle autorità. La società francese non si preoccupa di loro, quindi perché dovrebbero preoccuparsi delle regole e delle norme costruite socialmente?

Quindi il microcosmo di Montfermeil è caratterizzato da conflitti di interesse. Ognuno ha la propria agenda e lotta per una vita migliore sotto forma di sopravvivenza: Il venditore di kebab, convertito all'Islam ed ex criminale Salah (Almamy Kanoute) chiede consigli. Anche il sindaco (Steve Tientcheu) è un gangster che vorrebbe togliere di mezzo la polizia. E la Fratellanza Musulmana sta cercando di gestire il quartiere secondo le proprie regole.

Le persone e le loro emozioni sono complicate

L'unica cosa che li unisce è la rabbia per il letargo dello Stato. Rabbia per la discriminazione quotidiana da parte della polizia. Rabbia per essere stati abbandonati. La rabbia è comunque l'emozione centrale del film. Gwada e Chris la usano per ripulire, reprimere e farsi rispettare. I giovani la usano come motore per ribellarsi alle autorità, soprattutto alla polizia. La violenza è all'ordine del giorno, da entrambe le parti.

Il dialogo come combinazione di rabbia e comprensione

Come telespettatori, non possiamo fare a meno di notare che il film è un po' come un'opera d'arte.

Come spettatori, ci rendiamo conto che la rabbia serve ad attirare l'attenzione sulle lamentele. La solidarietà serve a superarli.

Un'indicazione per la politica

Il film è così autentico, così vicino alle persone che ha quasi il sapore di un documentario. In termini cinematografici, questa sensazione è evocata dall'uso di una telecamera a mano. Dal punto di vista tematico, si ispira alle rivolte francesi del 2005.

Il regista Ladj Ly è cresciuto a Montfermeil e ha vissuto in prima persona i disordini. Questo coinvolgimento personale suo e degli attori, anch'essi originari di Montfermeil, rafforza l'intensità e l'autenticità del film. Ogni emozione viene trasmessa.

Ricordate, amici! Non ci sono né erbacce né persone cattive. Ci sono solo cattivi giardinieri.
Victor Hugo, «Les Misérables»
Immagine di testa: Filmcoopi

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Ampliare i miei orizzonti: si riassume così la mia vita. Sono curiosa di conoscere e imparare cose nuove. Le nuove esperienze si nascondono ovunque: nei viaggi, nei libri, in cucina, nei film o nel fai da te.


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