Test del prodotto

Lo Xiaomi 13 Ultra è più una fotocamera che un telefono

Lorenz Keller
12.6.2023
Traduzione: Rebecca Vassella

Lo Xiaomi 13 Ultra è stato ufficialmente lanciato in Europa al prezzo di 1500 franchi. Ho provato la fotocamera top di gamma nel corpo di uno smartphone.

È un telefono o già una fotocamera? Lo Xiaomi 13 Ultra impressiona nel primo hands-on con il suo massiccio alloggiamento per fotocamera e i suoi quattro obiettivi. Il tutto è completato da un retro con finitura in similpelle ruvida che ricorda i tempi d'oro delle fotocamere reflex.

D'altra parte, la grossolana «pelle in silicone nanotecnologica» è incredibilmente pratica. Il retro è ben protetto e il dispositivo ha una presa così buona che probabilmente farei a meno di una cover nella vita di tutti i giorni. L'Ultra non cade di mano così facilmente. Tuttavia, il blocco fotocamere con la copertura in vetro molto sporgente è un punto debole se il telefono entra in contatto con il terreno.

Nell'articolo del collega Jan, vengono menzionati tutti i dettagli tecnici. Riporterò risultati più approfonditi dopo un test dettagliato. Adesso mi limiterò a due argomenti che ho già potuto testare nel primo hands-on: da un lato il design e lo schermo, dall'altro le fotocamere.

Lo schermo luminoso è un mirino perfetto per la fotocamera

Diamo prima un'occhiata allo schermo Amoled da 6,73 pollici. Soddisfa tutti i requisiti di un dispositivo top di gamma: ha una risoluzione di 3200 per 1440 pixel e quindi un'alta densità di pixel di 522 ppi. La frequenza di aggiornamento si regola automaticamente da 1 a 120 hertz. Il touch screen viene campionato fino a 240 hertz.

Mi ha soprattutto colpito la luminosità: 1300 nit standard, fino a 2600 nit in presenza di forte luce solare. E ho notato una differenza nelle diverse foto scattate. Lo schermo del 13 Ultra è ancora facile da leggere anche sotto il sole del pomeriggio. Il Google Pixel 7 Pro che ho usato per un confronto si comporta in modo significativamente peggiore.

Lo schermo è doppiamente importante in questo dispositivo perché funge da mirino per la caratteristica più importante: il sistema di fotocamera. Questo è chiaramente il pezzo forte del 13 Ultra e, se non sarà convincente, il prezzo elevato del dispositivo non sarà giustificato.

Quattro sensori da 50 megapixel ciascuno

Xiaomi ha fatto molto per garantire che il suo dispositivo di punta possa distinguersi dalla concorrenza nella fotografia. A tal fine, è stata intensificata anche la collaborazione con Leica. Questa volta, lo specialista tedesco di ottica non solo fornisce il software, ma ha anche co-sviluppato gli obiettivi per tutte e quattro le fotocamere installate.

Xiaomi si affida anche a quattro sensori di immagine premium di Sony, ciascuno con 50 megapixel. La fotocamera principale utilizza il sensore IMX989, un cosiddetto sensore da 1 pollice. Inoltre, sono presenti tre Sony IMX858, anch'essi nuovi e di altissima qualità.

Nel linguaggio tecnico della fotografia, Xiaomi chiama le lunghezze focali come 12, 23, 75 e 120 millimetri. Con gli smartphone si tende a parlare di grandangolo (0,5x), fotocamera principale (1x) e zoom ottico (3,2x e 5x). La fotocamera principale è inoltre dotata di un'apertura variabile che varia tra f/1.9 e f/4.0, lasciando entrare più o meno luce a seconda del modello.

Per il primo breve test, non ho fatto molto uso dei numerosi look e filtri di Leica, ma principalmente dell'automatico. Cominciamo con la fotocamera principale. Fotografo il duomo di Colonia con un cielo molto luminoso sullo sfondo. Funziona molto bene. La foto appare nitida e «giusta».

La posizione di partenza è ancora più difficile con l'arco del ponte, che è molto scuro e contrasta fortemente con il cielo soleggiato e l'albero. Tuttavia, la fotocamera riesce a conservare una quantità sorprendente di dettagli della costruzione in pietra.

Anche la funzione ritratto, con la sua forte profondità di campo, appare subito impressionante. Soprattutto perché anche in questo caso l'ombra e la luce del sole non creano un ambiente facile da fotografare. Tuttavia, il risultato complessivo sembra un po' artificiale.

Ho scattato una serie di foto in un jazz club. Nel complesso, poca luce, ma anche grandi differenze. L'obiettivo grandangolare ha problemi in questo caso perché la luce del sole entra dall'esterno. La fotocamera principale cattura bene l'atmosfera, la luce del giorno alla finestra e alla porta appare naturale e non troppo abbagliante.

Le sorprese positive sono i livelli di zoom: 2x, 3.2x, 5x e 10x. Le foto escono nitide, con colori adeguati e ben illuminate. Anche con un ingrandimento digitale parziale di dieci volte, il risultato è più che utilizzabile. Con lo zoom, sono addirittura visibili le impronte traslucide delle etichette di bottiglie.

La mia conclusione dopo il primo hands-on: lo Xiaomi 13 Ultra è un telefono per chi ama la fotografia, se non addirittura una fotocamera che ha anche tutte le funzioni dello smartphone integrate. Ideale per chi normalmente utilizza fotocamere professionali e necessita di quante più funzioni possibili sul proprio telefono. Insomma, è fatto per chi mette molta importanza alla fotografia.

Quale aspetto ti interessa particolarmente dello Xiaomi 13 Ultra? Cosa in particolare devo mettere alla prova nel test di approfondimento? Fammelo sapere nei commenti!

Immagine di copertina: Lorenz Keller

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