Recensione

«Secret Invasion»: la Marvel si prende di nuovo sul serio

Luca Fontana
14.6.2023
Traduzione: Leandra Amato

Solo raramente la Marvel racconta storie mature con personaggi forti. I primi due episodi di «Secret Invasion» sono completamente diversi: sono duri, oscuri e pieni di intrighi e tradimenti. Una coraggiosa ventata di aria fresca nell'universo Marvel che si sta esaurendo.

Una precisazione: in questa recensione non ci sono spoiler. Trovi solo informazioni già note dai trailer rilasciati.


Due episodi di «Secret Invasion». La Disney mi ha dato solo questo. Eppure mi è difficile non trarre conclusioni da questi due promettenti episodi per i restanti quattro. L'inizio è molto buono.

Forse anche una svolta per il Marvel Cinematic Universe, recentemente in crisi.

Di cosa tratta «Secret Invasion»

Gli Skrull rettiliani vivevano un tempo sul loro pianeta natale, Skrullos. Ma quando l'Impero Kree ha chiesto che il loro mondo fosse sottomesso al dominio Kree, gli orgogliosi Skrull hanno resistito e pagato con la distruzione del loro mondo natale. Solo una manciata di persone è sopravvissuta al genocidio.

Quando sono rimasti bloccati sulla Terra 30 anni fa, hanno fatto amicizia con Nick Fury (Samuel L. Jackson). Fury ha promesso di aiutarli a trovare un nuovo pianeta natale se in cambio avessero mantenuto un basso profilo. Da allora collaborano. In pace. A meno che... e se fosse la Terra la nuova casa degli Skrull? Chi dice che solo una manciata di persone sia sopravvissuta? E se in realtà ce ne fossero centinaia? Migliaia?

Milioni?!

Da «Mr. Robot» a «Secret Invasion»

«Secret Invasion» non dà mai l'impressione di essere il tipico cinema popcorn della Marvel. A cominciare dalla sua atmosfera sinistra e costantemente paranoica e dalle intelligenti angolazioni della telecamera. Inoltre, c'è la cosiddetta «cold opening», un espediente stilistico in cui il pubblico viene catapultato direttamente nella trama di una serie senza alcuna introduzione. Questo non succede mai con la Marvel.

«Immagina un mondo in cui non ci si può fidare di nessuna informazione», dice un personaggio all'inizio. «Non è particolarmente difficile, vero?».

Mi fa venire i brividi lungo la schiena. «Secret Invasion» chiarisce fin dall'inizio che la serie vuole essere intesa anche come un commento sulla società dell'informazione. Come campanello d'allarme. Perché il mondo in cui i media dicono una cosa, Internet qualcosa di completamente diverso, e le istituzioni di cui ci fidiamo mentono senza esitazione, ha smesso da tempo di essere una finzione.

Oggi, in «Secret Invasion», Bradstreet copia se stesso sul filo dell'ingenuità, prendendo una premessa simile a quella di «Mr. Robot», ma scambiando il suo personaggio principale con Nick Fury e sostituendo il sistema corrotto con degli Skrull infiltrati. Voilà: ecco un thriller sorprendente e fortemente orientato alla politica, pieno di colpi di scena imprevedibili, che in qualche modo ha un lieve gusto di Marvel.

Il nuovo Nick Fury

Nick Fury è stato considerato una fortezza inespugnabile di determinazione nell'universo Marvel. Un'istituzione. Misterioso, mentore ed eroe silenzioso. Questa è la fine di tutto. Fury è distrutto. La lotta contro Thanos gli ha mostrato i suoi limiti. Mentre gli abitanti della Terra cercavano ancora di superare il trauma causato dal titano folle, Fury si è ritirato nello spazio, a S.A.B.E.R., dove si dice abbia lavorato a un sistema di difesa planetaria.

E dove voleva fuggire dai suoi demoni.

Conclusione: all'ombra del tradimento

«Quello che manca al MCU è una direzione ben studiata», ho scritto qualche mese fa, «un concetto che si concentri più sulla qualità che sulla quantità». In cui i personaggi, e non il marchio, sono al centro delle storie. E soprattutto uno che non si affidi all'umorismo da quattro soldi che fa ridere solo i bambini che guardano Disney Channel il sabato mattina.

E ancora:

«Quindi la Marvel ha bisogno di quello che di recente è stato 'Andor' nell'universo Star Wars e che è anche affiliato alla Disney: il coraggio. Coraggio per una storia matura. Una che ha un impatto e delle conseguenze reali. E scritta in modo tale da non insultare l'intelligenza del pubblico medio.

Sembra che alla Marvel io abbia delle anime gemelle che la pensano come me. Nei primi due episodi, «Secret Invasion» prende a cuore tutto ciò che avevo criticato all'epoca. Perché «Secret Invasion» è proprio questo: una storia matura, incentrata sui personaggi e con conseguenze reali.

Che altro c'è da dire?


Il primo episodio di «Secret Invasion» sarà disponibile dal 21 giugno su Disney+. Segue un episodio a settimana. Sono previsti sei episodi di circa un'ora ciascuno.

Immagine di copertina: Disney / Marvel Studios

A 66 persone piace questo articolo


User Avatar
User Avatar

Scrivo di tecnologia come se fosse cinema – e di cinema come se fosse la vita reale. Tra bit e blockbuster, cerco le storie che sanno emozionare, non solo far cliccare. E sì – a volte ascolto le colonne sonore più forte di quanto dovrei.


Film e serie
Segui gli argomenti e ricevi gli aggiornamenti settimanali relativi ai tuoi interessi.

Recensione

Quali sono i film, le serie, i libri, i videogiochi o i giochi da tavolo più belli? Raccomandazioni basate su esperienze personali.

Visualizza tutti

Potrebbero interessarti anche questi articoli

  • Recensione

    «Fantastic Four»: il MCU è finalmente di nuovo fantastico

    di Luca Fontana

  • Recensione

    «Agatha All Along»: più qualità, meno controversie

    di Luca Fontana

  • Recensione

    «Thunderbolts»: quando la Marvel torna finalmente ad avere un senso

    di Luca Fontana