
Retroscena
Mouse da gamer contro telefono rugged: una battaglia assurda con un esito ancora più assurdo
di Kevin Hofer
I nostri antenati si ornavano di denti di animali, piume e quant’altro. Oggi invece, oltre ad agghindare noi stessi, ci piace fare altrettanto con i nostri salotti, le nostre auto e ovviamente i nostri PC, periferiche incluse. Che c’entra un mouse da gaming con la piramide dei bisogni di Maslow? Continua a leggere e lo scoprirai.
Inizialmente, le periferiche dei PC dovevano solo essere funzionali. Oggi devono essere anche belle. Ma il «bello» è soggettivo: i mouse di Apple sono semplicissimi, bianchi e lineari; quelli di Roccat invece, pensati per i videogiocatori, hanno forme spigolose, sono neri e sfoggiano fiammeggianti RGB. Entrambe le tipologie di mouse hanno i loro seguaci.
L’utente Anoymous ha optato per il modello da gaming Roccat Kone AIMO. Secondo lui, l’illuminazione RGB del suo mouse farà cadere ogni donna ai suoi piedi:
È questo il modo in cui ha valutato il prodotto sulla nostra piattaforma. E grazie a ciò Anonymous è entrato a far parte della nostra campagna pubblicitaria che dà voce agli utenti della nostra Community. Ma funzionerà davvero come arma di seduzione? Prima di rispondere a questa domanda, vorrei innanzi tutto indagare sul perché ci viene in mente di agghindare i nostri dispositivi.
Negli anni ‘40, lo psicologo statunitense Abraham Maslow – ebbene sì, sto seriamente parlando di lui – propose un modello motivazionale dello sviluppo umano basato sulla gerarchia dei bisogni. Secondo questo modello, l’essere umano deve innanzitutto soddisfare i suoi bisogni più elementari. Questi includono i bisogni fisiologici – come mangiare, bere e dormire – e i cosiddetti bisogni di sicurezza. Dopodiché ci sono i bisogni psicologici, detti anche di appartenenza e stima, che sono legati alle relazioni interpersonali e alla ricerca di riconoscimento e apprezzamento.
L'obiettivo è di soddisfare i bisogni essenziali. Se vengono soddisfatti – e non è il caso di farlo al 100% per ognuno di essi – l'uomo può concentrarsi sulla propria realizzazione personale. Ovviamente, il modello è un po' più complesso e Maslow in seguito lo ha esteso ulteriormente. Ma quanto detto basta per indagare sul caso del mouse RGB.
Il nostro mouse può essere posizionato su vari livelli della piramide dei bisogni di Maslow. Da un lato, lo si può collocare sul livello dei bisogni di appartenenza e stima, perché un bel mouse può aiutarti a fare parte di un gruppo: più viene riconosciuto dal gruppo, più alto sarà il tuo status sociale. D'altra parte, un mouse può essere utile anche a livello di relazioni interpersonali, perché potrebbe essere una delle condizioni per accedere a un gruppo: con un mouse da gaming giocherai meglio. Oppure il mouse potrebbe anche aiutare qualcuno a trovare il proprio futuro coniuge – come spera Anonymous.
Ma non solo! Un mouse RGB può addirittura portarti all’ultimo livello della piramide, quello dell’autorealizzazione. Scegliendo un Roccat Anonymous punta sulla sua realizzazione personale, perché lo rende parte di sé.
Considerando la piramide dei bisogni di Maslow, il mouse aiuta il nostro amico a tre livelli: aiuta Anonymous ad autorealizzarsi, lo definisce membro di un gruppo e in effetti potrebbe anche aiutarlo a trovare la sua dolce metà. Ma perché mai questa potenziale coniuge dovrebbe sentirsi attratta proprio da Anonymous, tra tutti? Per il design del mouse, forse. Potrebbe esserne la causa.
Lustrini, paillettes o RGB. Diversi studi dimostrano che l’essere umano ha una preferenza per le cose che luccicano. Taro Tanaka, designer dell’azienda orologiera giapponese Seiko, lo scoprì già nel 1962. Tanaka mise a confronto gli orologi Seiko con gli orologi svizzeri e notò che quelli svizzeri erano più lucidi dei Seiko e attiravano dunque più attenzione. Da quel momento, Tanaka decise di mettere in ombra gli orologi svizzeri – letteralmente e metaforicamente parlando. Successivamente nel suo «Grammar of Design» Tanaka definì le regole base per il design degli orologi Seiko. Una di queste è che gli orologi devono brillare.
Che c’entra questa parentesi con il mouse RGB? Prima che Tanaka iniziasse a lavorare per Seiko come designer, nessuno si preoccupava specificamente dell'aspetto degli orologi. All'epoca Seiko era piuttosto sconosciuta fuori dal Giappone. Solo grazie ai disegni di Tanaka l’azienda di manifattura orologiera riuscì a raggiungere il suo successo internazionale.
Anche Roccat si distingue per il suo design. L'azienda tedesca va particolarmente fiera della sua illuminazione RGB che risplende e attira i nostri sguardi. Che ci piaccia o meno è tutto da vedere. Ma i nostri occhi ne sono comunque attratti, come all’epoca gli occhi di Tanaka lo erano dagli orologi svizzeri.
Oltre ai designer anche i ricercatori vogliono scoprire perché ci sentiamo attratti dal luccichio.
L'estetica evolutiva – esiste davvero lo giuro (anche se la gente ride quando sente che ho un Master in Gender Studies) – è una disciplina che studia come l’evoluzione dell’uomo influenza il nostro cervello, condizionandone la percezione e l'esperienza estetica. I ricercatori hanno scoperto che gli esseri umani sono attratti da caratteristiche estetiche come la simmetria e le curve poiché sono indici di salute e fertilità.
Tutto ciò pare molto astratto in relazione al nostro gaming mouse. Ma uno studio specifico rende più chiara la correlazione. Nello studio «Taking a shine to it: How the preference for glossy stems from an innate need for water» i ricercatori arrivano alla conclusione che le persone sono attratte dai luccichii perché li associano all'acqua. E l'acqua è una risorsa necessaria per sopravvivere.
Seppur non simmetrici, gli stimoli che richiamano l’acqua destano interesse nei confronti dell’uomo. Le superfici brillanti, lucide e riflettenti sono per noi un indicatore di acqua che è una risorsa vitale. Dal punto di vista evolutivo, siamo dunque tentati da questi oggetti.
Ed è qui che troviamo il nesso con la piramide di Maslow. Bere è un bisogno fisiologico elementare. Quando vediamo qualcosa che brilla che ci ricorda l'acqua, anche se il bisogno non viene immediatamente soddisfatto, noi lo associamo a quell’elemento per noi così vitale. Di conseguenza gli oggetti luccicanti si collocano su tutti i livelli della piramide dei bisogni di Maslow. E noi, quando li vediamo, ci sentiamo toccati a tutto tondo.
Il mouse da gaming di Roccat con illuminazione RGB ha tutti i presupposti per attirare i nostri sguardi e suscitare interesse. Ma sarà anche la chiave del cuore della tua presunta dolce metà? Tutto dipende dai gusti della futura partner. Come dicevo, il bello è soggettivo e tutto dipende da chi sta guardando. L'Apple Magic Mouse menzionato all'inizio dell’articolo brilla proprio come il Roccat Kone AIMO. Secondo lo studio, dovremmo sentirci attratti da entrambi i mouse anche se hanno un design molto diverso tra loro.
Dunque, caro vecchio Anonymous: il tuo mouse potrebbe forse aiutarti a flirtare, ma anche no. Ho fatto un test e ho mostrato il Magic Mouse 2 di Apple e il Kone AIMO di Roccat ad alcune rappresentanti del gentil sesso: 12 donne su 13 trovano il Magic Mouse 2 più bello. Ovviamente, il mio «studio» non è conclusivo. Eppure mi viene da dirti, caro Anonymous:
penso proprio di no!
Ma sai che tutta ’sta tiritera splendida e splendente mi ha fatto venir sete? Vado a bermi un sorso d’acqua, che è meglio!
Tecnologia e società mi affascinano. Combinarle entrambe e osservarle da punti di vista differenti sono la mia passione.