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«Return to the Monkey Island»: come se Guybrush non fosse mai andato via

Philipp Rüegg
21.9.2022
Traduzione: Leandra Amato

L'aspirante pirata Guybrush Threepwood è tornato e sembra che non se ne sia mai andato.

Voglio solo salire sulla nave del pirata zombie LeChuck. Ma per questo ho bisogno di un travestimento e di uno spazzolone. E quest'ultimo deve essere fatto di un legno speciale che si trova nella foresta oscura, dove mi perdo sempre. Ma non ho una mappa perché mi serve un pezzo di legno di spazzolone per realizzarla. Ahhhhhh. Non ci vogliono 15 minuti e sono di nuovo completamente immerso nel mondo di «Monkey Island», passando da un compito all'altro.

Gli inventori sono tornati

(Di nuovo) sulle tracce del segreto di Monkey Island

Il gioco segue senza soluzione di continuità la seconda parte. Al parco di divertimento Big Whoop, due bambini che assomigliano a LeChuck e Guybrush Threepwood si confrontano con due adulti per sapere se hanno combinato di nuovo qualche guaio. I giocatori hanno discusso per decenni sul significato di questa scena e se l'intero gioco sia solo il prodotto dell'immaginazione di questi bambini.

Il ruolo del mini Guybrush serve principalmente come esercizio di riscaldamento in «Return to Monkey Island». La vera avventura inizia dove tutto è cominciato: sull'Isola Mêlée. Quando vedo l'immagine iconica di quest'isola caraibica e sento la colonna sonora, il mio cuore si scalda immediatamente. Oh, quanto mi è mancato «Monkey Island».

Già nei primi minuti incontro molti volti familiari. La mia amata Elaine lotta contro lo scorbuto, il tagliagole Stan è in prigione per le sue truffe e la signora del voodoo deve chiudere i battenti perché la magia nera sta rovinando i suoi affari.

Non ci vuole molto e il mio inventario è pieno di oggetti curiosi e mi precipito da un posto all'altro per incarichi completamente assurdi.

Enigmi intelligenti e grande umorismo

Giocare a «Return to Monkey Island» è come incontrare di nuovo un amico d'infanzia. Nella maggior parte dei casi, ci sono sempre gli stessi doppiatori originali di lingua inglese. Michael Land, Peter McConnell e Clint Bajakian contribuiscono ancora una volta a una colonna sonora caraibica davvero stupenda. Il nuovo stile grafico si adatta perfettamente all'estroso mondo dei pirati con i suoi bizzarri abitanti.

Cosa si può volere di più?

«Return to Monkey Island» è disponibile per PC e Switch e mi è stato fornito da Devolver per questa recensione.

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Da bambino non mi era permesso avere console. Solo con il PC di famiglia, un 486, mi si è aperto il magico mondo dei videogiochi. Oggi di conseguenza compenso in modo esagerato. Solo la mancanza di tempo e denaro mi impedisce di provare ogni gioco esistente e di riempire la mia libreria con rare console retrò. 


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