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Razer Deathadder V4 Pro alla prova: il mouse da gaming quasi perfetto

Kevin Hofer
22.9.2025
Traduzione: Martina Russo
Immagini: Kevin Hofer

Razer presenta la quarta versione del Deathadder: il nuovo mouse da gaming wireless è ancora più leggero e preciso del suo predecessore pur mantenendone le ottime qualità.

Per me il Razer Deathadder V3 Pro è uno dei migliori mouse da gaming disponibili sul mercato. Con il Deathadder V4 Pro, Razer stabilisce standard di qualità ancora superiori. Quasi invariato nell'estetica, il nuovo modello nasconde i punti di forza al suo interno: è più leggero, ha una batteria che dura di più e, grazie al nuovo sensore, assicura una precisione ancora maggiore.

Il nuovo mouse è disponibile nelle varianti di colore bianco e nero. Rispetto al suo predecessore ha una superficie più liscia e opaca sulla quale il logo Razer è appena visibile. Sulla parte anteriore è presente un LED RGB che indica lo stato di connessione.

Il rivestimento in plastica opaca assicura un'ottima presa anche con le mani sudate; avendo una texture più liscia potrebbe però usurarsi più rapidamente.

Pulsanti, interruttore e rotella di scorrimento: precisi e comodi

Come nel V3 Pro, tutti i pulsanti possono essere programmati individualmente, tranne l'interruttore di accensione/DPI sul lato inferiore. Il software, di cui parleremo più avanti, consente inoltre di configurare un tasto hypershift per accedere a un secondo livello di funzioni dei pulsanti.

I clic hanno una latenza bassa e costante che assicura un'ottima reattività durante il gioco. Il pulsante destro e sinistro del mouse producono un suono leggermente «vuoto» e risonante, decisamente più forte rispetto al V3 Pro. Di contro il clic degli interruttori ottici è gradevole e restituisce un feedback piacevole. I pulsanti laterali, la rotella di scorrimento e il pulsante centrale del mouse sono invece silenziosi.

La rotella di scorrimento è morbida e ha scatti brevi e definiti, simili a quelli del modello precedente. La differenza più importante è che Razer ha sostituito l'encoder meccanico della rotella di scorrimento con un encoder ottico progettato per offrire una durata maggiore.

I pulsanti laterali sono più distanti che nel modello precedente e questo mi piace, perché è più facile distinguerli.

Connessione e durata della batteria: prestazioni potenziate

Il V4 Pro ha una batteria da 306 mAh che garantisce un'autonomia fino a 150 ore a 1000 hertz o fino a 22 ore a 8000 hertz. Si tratta di un aumento significativo rispetto al V3 Pro, soprattutto nella modalità a 1000 Hz. Il mouse supporta sia la connessione wireless che quella cablata.

Il cavo in dotazione è flessibile e leggero. Manca invece ancora il Bluetooth, il che riduce la produttività quando devo passare da un dispositivo all'altro.

Piedini di scorrimento per un movimento fluido

I piedini del Deathadder V4 Pro scivolano con estrema facilità su qualsiasi superficie. Sono arrotondati in modo da non impigliarsi e hanno una superficie molto più ampia che nel V3 Pro, due caratteristiche particolarmente vantaggiose se si usano pad in tessuto morbido o si preme con più forza.

Nei miei test con MouseTester v1.5 il sensore si comporta in modo eccellente. La latenza è straordinariamente bassa. In termini di precisione del DPI, ovvero di quanto il DPI impostato si discosta da quello effettivamente misurato, ho rilevato una deviazione media di circa 0,5%. Considero buono tutto ciò che è inferiore al 5%.

La frequenza di polling è estremamente costante e il sensore fornisce valori fantastici anche per il rilevamento della velocità e dell'accelerazione.

Le frequenze di campionamento disponibili vanno da 125 a 8000 Hz, sia in modalità cablata che wireless. Particolarmente interessanti sono le nuove funzioni come la sensibilità dinamica e lo strumento di rotazione, che offrono ulteriori possibilità di personalizzazione.

Il software ha tutto quello che serve, ma è un po' sovraccarico

Oltre alle classiche opzioni per l'impostazione dei livelli di DPI, della frequenza di polling e delle funzioni dei pulsanti, il software «Synapse» per il V4 Pro offre alcune nuove ed entusiasmanti funzioni.

La sensibilità dinamica è particolarmente interessante per i gamer competitivi perché adatta dinamicamente la sensibilità del mouse alla velocità del movimento. I movimenti lenti e precisi verso un obiettivo vengono eseguiti con una sensibilità inferiore, i cambi di direzione rapidi con una sensibilità maggiore. Dopo un breve periodo di pratica, con questa funzione sono diventato effettivamente più preciso.

Un'altra novità è lo strumento di rotazione che consente di adattare l'orientamento del sensore al proprio personale stile di presa. Se si tiene il mouse leggermente inclinato, questa funzione rende i movimenti più precisi regolando gli assi X e Y.

Nonostante queste ottime funzionalità, Synapse resta avido di risorse. Il programma è sempre in funzione in background. A volte reagisce con lentezza o impiega diversi secondi per caricare le impostazioni. L'interfaccia utente appare ogni tanto sovraccarica: a volte anche piccole modifiche richiedono diversi clic in diversi menu.

Particolarmente fastidioso è che senza il software non si riesce ad accedere alle funzioni avanzate e ai profili salvati. Nonostante il mouse salvi le impostazioni di base nella memoria interna, per la piena funzionalità si resta dipendenti da Synapse.

Rispetto al V3 Pro: evoluzione invece che rivoluzione

Il Deathadder V4 Pro si basa sui punti di forza del V3 Pro e lo migliora sotto quasi ogni punto di vista. È più leggero, ha una batteria più durevole e un sensore migliore. Altri graditi miglioramenti sono il dongle da 8000 hertz in dotazione (nel V3 Pro doveva essere acquistato separatamente) e la maggiore distanza tra i pulsanti laterali.

Il pacchetto è completato da funzionalità aggiuntive come la sensibilità dinamica e lo strumento di rotazione che rendono il V4 Pro a tutti gli effetti l'evoluzione del modello precedente.

In breve

Il geniale mouse da gaming è stato ulteriormente perfezionato

Il Razer Deathadder V4 Pro è uno dei migliori mouse da gaming attualmente disponibili sul mercato. Unisce peso ridotto, ergonomia eccezionale, sensore con prestazioni di prima classe e batteria con durata straordinaria in un pacchetto completo e ben congegnato.

Per i gamer, soprattutto se hanno mani grandi e preferiscono il palm o il claw grip, il Deathadder V4 Pro è la scelta perfetta. La bassa latenza e la frequenza di campionamento di 8000 Hz ne fanno un partner affidabile per il gaming competitivo in tutti i generi.

Chi ha già un Deathadder V3 Pro non deve necessariamente fare l'upgrade: i miglioramenti rappresentano più un'evoluzione che una rivoluzione. I pochi punti deboli (la rumorosità dei pulsanti principali e la mancanza del Bluetooth) sono davvero insignificanti rispetto ai punti di forza.

Pro

  • Ergonomia eccellente
  • Sensore con prestazioni di prima classe
  • Appena 56,1 grammi di peso
  • Batteria di lunga durata

Contro

  • Tasti principali rumorosi
  • Manca il Bluetooth

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Tecnologia e società mi affascinano. Combinarle entrambe e osservarle da punti di vista differenti sono la mia passione.


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