Retroscena

Quando una foto è reale?

Samuel Buchmann
21.3.2023
Traduzione: Rebecca Vassella

Finora ho sempre avuto chiare aspettative su cosa succede quando premo il pulsante di scatto di una fotocamera. Le ultime controversie sulle foto troppo nitide della luna del Samsung Galaxy S23 dimostrano che devo ricredermi.

«Samsung beccata a falsificare le foto della luna», ho letto di recente in un titolo. A un esame più attento, l'affermazione non è né giusta né sbagliata. Piuttosto, solleva la domanda: quando una foto è reale? Ed è davvero importante?

La luna troppo nitida

Il Galaxy S23 Ultra non sostituisce completamente le immagini lunari, ma aggiunge ciò che la fotocamera non può catturare.

Un confine arbitrario

Quindi ora lo smartphone scatta foto della realtà oppure le falsifica? La stessa domanda sorge in altre occasioni: che ne è delle modalità soft skin di alcuni telefoni cellulari? O con TikTok, dove l'IA può ora sostituire il mio intero volto con una versione «più bella» di me, compresa una chirurgia digitale della mascella? Questo è diverso dal ritoccare un brufolo con Photoshop?

Non esiste un «giusto» o uno «sbagliato». Tre sono le domande da porsi davanti a un'immagine:

  1. Qual è lo scopo dell'immagine?
  2. L'elaborazione delle immagini corrisponde allo scopo?
  3. L'immagine è onesta?

Lo scopo: documentazione, memoria o arte?

Tra questi due estremi c'è il resto: foto ricordo di vacanze, ritratti di celebrità, foto di prodotti di una marca di birra. Queste foto sono tutte ancorate alla realtà, ma possono discostarsene in misura maggiore o minore. Non mi interessa se il tramonto sul mio cellulare è identico a quello reale. L'importante è che la foto evochi in seguito ricordi del luogo in cui è stata scattata.

Edit delle immagini: ottimizzazione vs. manipolazione

Una volta chiarito lo scopo, ho aspettative diverse sul modo in cui un'immagine viene elaborata o modificata.

L'onestà: so cosa è successo?

Questa mancanza di conoscenza illustra la vera sfida della fotografia di oggi: la mancanza di trasparenza. «L'immagine è reale?» è la domanda sbagliata. Piuttosto ci si dovrebbe chiedere «so come è stata generata la foto?».

La mia aspettativa documentaristica sulle foto nelle app di incontri è ingenua oppure la colpa è della persona con foto ritoccate?

Perdita di controllo

La storia della fotografia è sempre stata una storia di ambiguità, inganni e incomprensioni – tra le persone. E ora arriva la luna super nitida di Samsung. Questo cambia di nuovo tutto.

Non solo come spettatore, ma ora anche come fotografo non so come è stata generata una foto.

Mi ricredo

Potrei arrabbiarmi per questa perdita di controllo. Ma così facendo, non farei altro che aggrapparmi a un'epoca che sta per finire. Invece, ci ripenso: finora avevo una certa aspettativa su cosa fa una fotocamera quando premo il pulsante di scatto. Adesso non più.

In futuro, non scatterò più foto, ma richiederò al mio dispositivo un'interpretazione della scena.

Quindi sono foto reali o no? Non mi interessa, il mio unico desiderio è che ci sia più onestà, sia da parte dei fotografi che dei produttori di smartphone.

Immagine di copertina: Fabio Antenore

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Le mie impronte digitali cambiano talmente spesso che il mio MacBook non le riconosce più. Il motivo? Se non sono seduto davanti a uno schermo o in piedi dietro a una telecamera, probabilmente mi trovo appeso a una parete di roccia mantenendomi con i polpastrelli. 


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