
Retroscena
Apple iOS 14.5: privacy per l'Internet moderno
di Dominik Bärlocher
Il tracciamento di terze parti sui dispositivi Apple ha fatto il suo corso. Apple rilascia misure contro coloro che cercano di ottenere il tracciamento attraverso l'avidità umana.
Se il tuo iPhone invia «Ask to Not Track» a un'app, allora i cookie di terze parti e altri tracker vengono disabilitati. Questa è la regola che Apple ha stabilito per l'ultima versione del suo sistema operativo dell'iPhone, iOS.
Ciò che è nuovo, tuttavia, è che Apple bandisce dall'App Store tutte quelle app che usano lo stesso meccanismo che Apple usa per bloccare il tracciamento. Se uno sviluppatore di app ti promette ricompense sui dispositivi Apple se permetti il tracciamento, allora l'app vola via.
Le app vogliono tracciarti. Non perché fanno grandi eventi di spionaggio, ma perché c'è del denaro in gioco. Se un'app per l'emicrania ti identifica come un malato di emicrania, allora una compagnia farmaceutica può comprare quei dati e servirti annunci mirati per farmaci contro l'emicrania. Affinché l'azienda farmaceutica ottenga questi dati, paga dei soldi al creatore dell'app.
Ma Apple non lo vuole più e sta colpendo tutti i tracker di terze parti. L'azienda è anche consapevole che i produttori di app svilupperanno nuovi modi per tracciarti.
Apple vuole impedirlo preventivamente.
Da qui «Ask not to Track», che ha lo scopo di bloccare qualsiasi metodo di tracking. Non è una soluzione perfetta. Infatti, quando c'è da fare soldi, i creatori di app diventano molto creativi.
La regola empirica di Internet recita: se è gratis, allora non sei tu il cliente, bensì il prodotto che viene venduto. Questo è più evidente nelle ricompense promesse per la consegna dei dati a tracker di terze parti, che Apple ha esplicitamente vietato con il rilascio di iOS 14.5.
Perché Apple non avrà mai una possibilità se tu, da utente, dici «sì, il tracciamento va bene».
Per farti dire che il tracciamento va bene il più spesso possibile, i produttori di app potrebbero prometterti dei bonus. Ad esempio «Ti daremo il 20% di sconto se permetti il tracciamento». Ciò significa: un'app compra la tua privacy. Letteralmente.
E mentre noi non abbiamo ancora un caso noto per questo tipo di «soldi per il tracciamento», Apple ha già messo un freno.
Giornalista. Autore. Hacker. Sono un contastorie e mi piace scovare segreti, tabù, limiti e documentare il mondo, scrivendo nero su bianco. Non perché sappia farlo, ma perché non so fare altro.