Mavic 3 Classic e Mini 3: i droni convenienti DJI
Test del prodotto

Mavic 3 Classic e Mini 3: i droni convenienti DJI

Samuel Buchmann
21/12/2022
Traduzione: Giulia Gobbo

Negli ultimi due mesi, DJI ha rilasciato varianti meno costose del piccolo Mini e del grande Mavic. Il confronto con le versioni originali dei droni dimostra che non sono male, ma inutili.

L’assortimento di droni DJI è un caos. I cinesi offrono un dispositivo praticamente per ogni prezzo e dimensione. L’ultima moda sono le versioni leggermente ridotte dei modelli «Pro», a un prezzo inferiore. Il DJI Mavic 3 Classic è una variante più conveniente del DJI Mavic 3, mentre il DJI Mini 3 è la versione meno costosa del DJI Mini 3 Pro. Potrei lamentarmi in un intero articolo del cambiamento dei nomi illogico e casuale. Invece, ho messo alla prova due droni convenienti in un confronto diretto con i loro fratelli maggiori. Uno lo consiglierei, l’altro no.

La mia area di prova: il bosco invernale di Winterthur, filmato con il DJI Mavic 3 Classic.
La mia area di prova: il bosco invernale di Winterthur, filmato con il DJI Mavic 3 Classic.
Fonte: Samuel Buchmann

DJI Mini 3: chiari svantaggi

Per prima cosa, do un’occhiata all’ultimo arrivato nell’assortimento DJI: il Mini 3. Costa 600 franchi o 580 euro con il controller standard e senza accessori. Sono 300 franchi o 250 euro in meno del Mini 3 Pro. La differenza di prezzo diminuisce se vuoi dei bundle con batterie supplementari o con il radiocomando. Quest’ultimo ha un proprio display e funziona anche senza smartphone: lo trovo estremamente pratico. Quindi a cosa rinunci se vuoi risparmiare con il Mini 3?

DJI Mini 3 (38 min, 248 g, 48 Mpx)
Drone RCdisponibile tra qualche settimana
CHF379.–

DJI Mini 3

38 min, 248 g, 48 Mpx

DJI Mini 3 con controller RC e Fly More Combo (38 min, 248 g, 12 Mpx)
Drone RCdisponibile
CHF649.–

DJI Mini 3 con controller RC e Fly More Combo

38 min, 248 g, 12 Mpx

DJI Mini 3 Pro mit RC Controller inkl. Fly More Kit
Drone RCDisponibilità sconosciuta

DJI Mini 3 Pro mit RC Controller inkl. Fly More Kit

DJI Mini 3 (38 min, 248 g, 48 Mpx)
Drone RCdisponibile tra qualche settimana
CHF379.–

DJI Mini 3

38 min, 248 g, 48 Mpx

DJI Mini 3 con controller RC e Fly More Combo (38 min, 248 g, 12 Mpx)
Drone RCdisponibile
CHF649.–

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38 min, 248 g, 12 Mpx

DJI Mini 3 Pro mit RC Controller inkl. Fly More Kit
Drone RCDisponibilità sconosciuta

DJI Mini 3 Pro mit RC Controller inkl. Fly More Kit

Qualità dell’immagine: stesso sensore, formati peggiori

Prima le buone notizie: il Mini 3 più conveniente eredita il sensore da 1/1,3 pollici e il luminoso obiettivo f/1,7 con una lunghezza focale di 24 mm del modello Pro. Quindi, il drone da 248 grammi produce immagini e video di buona qualità. In condizioni di scarsa illuminazione il rumore delle immagini non è maggiore rispetto ai modelli più grandi. Infatti, grazie alla sua ampia apertura del diaframma, il Mini non deve alzare molto l’ISO. Filma in 4K con fino a 30 fotogrammi al secondo (FPS) e 8 bit. Le foto hanno una risoluzione di 12 megapixel.

Questi valori sono peggiori di quelli del Mini 3 Pro, che effettua riprese in 4K con fino a 60 FPS e dispone di una modalità più alta per le immagini statiche con 48 megapixel. Tuttavia, per me i problemi maggiori del nuovo drone conveniente sono i profili colore e i formati di file limitati. Mentre il modello Pro è in grado di eseguire D-Cinelike con profondità di colore a 10 bit e dispone di una migliore compressione H.265, nel Mini 3 mancano entrambe le funzioni. Se vuoi modificare i tuoi video al computer, è un forte svantaggio. Le foto possono essere scattate in formato RAW anche dal drone meno costoso.

Immagine scattata con il Mini 3 in RAW, modificata con Lightroom.
Immagine scattata con il Mini 3 in RAW, modificata con Lightroom.
Con un forte ingrandimento si vede la risoluzione migliore della modalità 48 megapixel del Mini 3 Pro (a destra). Ma sicuramente non è quattro volte migliore.
Con un forte ingrandimento si vede la risoluzione migliore della modalità 48 megapixel del Mini 3 Pro (a destra). Ma sicuramente non è quattro volte migliore.
Fonte: Samuel Buchmann

Certo, gran parte del target non ha voglia di modificare video al computer e vuole semplicemente ottenere delle buone riprese con il minor sforzo possibile. Per questo, è sufficiente il profilo colore standard. Tuttavia, anche in quest’ultimo noto una differenza rispetto al Pro più costoso. Se nel video sopra guardo la sezione ingrandita dell’800 percento, con il Mini 3 Pro riesco ancora a leggere bene la scritta, mentre con il Mini 3 quasi non più. Questo è pixel peeping in laboratorio, ma anche nella pratica il drone ha più difficoltà a mostrare dettagli fini come i rami. Suppongo che sia dovuto a un processore di immagini più debole o a una compressione peggiore.

Funzionalità: devi arrangiarti

Devi accontentarti anche per quanto riguarda il rilevamento degli ostacoli, che nel Mini 3 è situato solo in basso e nei miei test non è nemmeno particolarmente affidabile. Penso sia un grosso problema in un drone per principianti. Il Pro, invece, ha dei sensori che funzionano bene in basso, davanti e dietro. Quindi, se vuoi risparmiare 300 franchi, ti conviene essere capace a fare volare il drone o trovare un ambiente privo di ostacoli. Inoltre, il drone conveniente trasmette il segnale dell’immagine sul controller solo a 720p. Con il Pro sono 1080p. Questo non influisce sulla qualità delle riprese, ma volare è meno divertente.

Con il Mini 3 il segnale sul radiocomando è meno nitido rispetto al Pro.
Con il Mini 3 il segnale sul radiocomando è meno nitido rispetto al Pro.
Fonte: Samuel Buchmann

Cerco invano le funzioni di tracciamento. L’unica cosa che il Mini 3 sa svolgere è la funzione QuickShots, con effetti come Dronie o Spirale. Tuttavia, anche questi da me appaiono piuttosto mossi. Do la colpa al processore probabilmente troppo debole e ai sensori mancanti. Il Mini 3 Pro, invece, è anche in grado di scattare i nuovi MasterShots e di tracciare automaticamente persone o automobili.

Il resto: ci sta

A parte queste due grandi differenze, il Mini 3 offre le stesse buone prestazioni del fratello maggiore: volare è facile, entrambi i droni raggiungono circa 40 chilometri all’ora nella modalità sport e rimangono in aria per circa mezz’ora. Trovo che siano valori ottimi per questa dimensione. Anche la trasmissione con il radiocomando è affidabile e la portata è più che sufficiente.

I droni più piccoli di DJI sono piacevolmente silenziosi e quindi meno fastidiosi per gli altri.
I droni più piccoli di DJI sono piacevolmente silenziosi e quindi meno fastidiosi per gli altri.
Fonte: Samuel Buchmann

In entrambe le varianti del piccolo drone mi colpisce positivamente il rumore ridotto. A una distanza di 30 centimetri, ho misurato 67 decibel. A termine di confronto, il grande Mavic 3 ronza circa 10 decibel in più. Non appena il Mini 3 si trova un po’ più distante, è eccezionalmente silenzioso e meno fastidioso per le persone non coinvolte rispetto ad altri droni.

DJI Mavic 3 Classic: risparmi al posto giusto

Il rumore più elevato del Mavic 3 non è una coincidenza: è un dispositivo enorme rispetto al Mini. Da novembre il più grande drone pieghevole DJI esiste anche in una versione meno costosa: il Mavic 3 Classic costa 1700 franchi o 1600 euro. In Svizzera, la differenza di prezzo con l’originale Mavic 3 è ridotta, perché dal lancio è diventato più conveniente. Il vantaggio di prezzo è di soli 170 franchi. In Germania, invece, sono 330 euro. È prevedibile che tra qualche mese la differenza si attesterà a 300 franchi anche in Svizzera. Il Classic è disponibile in bundle con controllo remoto RC ma non come Fly More Combo. Con la versione più costosa è esattamente il contrario. Perché? Non si sa.

DJI Mavic 3 Classic (46 min, 895 g, 20 Mpx)
Drone RCdisponibile in pochi giorni
CHF1279.–

DJI Mavic 3 Classic

46 min, 895 g, 20 Mpx

DJI Mavic 3 Classic con telecomando RC (46 min, 895 g, 20 Mpx)
Drone RCdisponibile in pochi giorni
Nello showroom
CHF1264.–

DJI Mavic 3 Classic con telecomando RC

46 min, 895 g, 20 Mpx

DJI Mavic 3 (46 min, 895 g, 20 Mpx)
Drone RCDisponibilità sconosciuta

DJI Mavic 3

46 min, 895 g, 20 Mpx

DJI Mavic 3 Classic (46 min, 895 g, 20 Mpx)
Drone RCdisponibile in pochi giorni
CHF1279.–

DJI Mavic 3 Classic

46 min, 895 g, 20 Mpx

DJI Mavic 3 Classic con telecomando RC (46 min, 895 g, 20 Mpx)
Nello showroom
Drone RCdisponibile in pochi giorni
CHF1264.–

DJI Mavic 3 Classic con telecomando RC

46 min, 895 g, 20 Mpx

DJI Mavic 3 (46 min, 895 g, 20 Mpx)
Drone RCDisponibilità sconosciuta

DJI Mavic 3

46 min, 895 g, 20 Mpx

Qualità dell’immagine: altrettanto buona

A differenza del Mini, con la variante meno costosa del Mavic 3 non devi rinunciare alla qualità dell’immagine. Come la versione originale, la Classic riprende in 5,1K con fino a 50 FPS e in 4K con addirittura fino a 120 FPS, entrambi nel codec H.265 e, a scelta, con il profilo colore HLG o D-Log. Quest’ultimo è ancora più piatto del profilo D-Cinelike del Mini Pro e, soprattutto nelle scene ad alto contrasto, conserva la maggior parte dei dettagli nelle aree scure e luminose. Inoltre, non rende le riprese troppo nitide come il profilo colore standard. In cambio, però, devi prenderti il tempo di modificare i video al computer. Ma secondo me ne vale la pena. Il profilo colore D-Log sarebbe uno dei motivi principali per cui comprerei un Mavic al posto di un drone più piccolo. Mi piace il fatto di poter riprendere in D-Log con poco contrasto, ma visualizzare un profilo colore normale sul controller. In questo modo è comunque possibile valutare bene l’esposizione.

Anche nelle foto non ci sono differenze tra i due droni grandi. Entrambi offrono 20 megapixel in JPG o RAW. Il sensore da 4/3 pollici fornisce una buona gamma dinamica. Anche il rumore è buono, soprattutto in confronto con altri droni. Tuttavia, non puoi aspettarti miracoli: i valori ISO superiori a 800 non sono particolarmente buoni. Anche l’obiettivo da 24 mm non è irreprensibile, anche se il modulo della fotocamera sfoggia il logo Hasselblad. Al centro dell’immagine si notano dettagli molto fini, ma verso i bordi la nitidezza diminuisce in modo notevole. Il diaframma è variabile, una caratteristica particolarmente utile per le riprese video. Tuttavia, non andrei al di sotto di f/7, per evitare la perdita di nitidezza dovuta alla diffrazione.

Scatto di prova in RAW con il DJI Mavic 3 Classic, modificato con Lightroom.
Scatto di prova in RAW con il DJI Mavic 3 Classic, modificato con Lightroom.
Fonte: Samuel Buchmann
Sezioni fortemente ingrandite. Nell’immagine a destra il libro si trovava sul bordo destro.
Sezioni fortemente ingrandite. Nell’immagine a destra il libro si trovava sul bordo destro.
Fonte: Samuel Buchmann

Funzionalità: nessun teleobiettivo, ma classificazione C1

L’unica cosa che manca al Mavic 3 Classic è il teleobiettivo: la versione originale ha una seconda fotocamera con un sensore da 1/2 pollice e una lunghezza focale di 162 mm. Ma è piuttosto un espediente. In primo luogo, la qualità dell’immagine è notevolmente peggiore rispetto alla fotocamera principale. Il teleobiettivo ha un’apertura fissa di f/4,4 e posso riprendere con il profilo colore D-Log. Come puoi vedere nel video sotto, anche la nitidezza lascia molto a desiderare. Secondariamente, per la maggior parte delle applicazioni il campo visivo è troppo stretto. Peccato, perché filmo spesso scene di arrampicata in cui un obiettivo diverso dal grandangolo sempre uguale sarebbe utile. Avrebbe più senso qualcosa intorno ai 50 mm. L’ingrandimento ottico 7x del Mavic 3 è davvero troppo per me e con l’ingrandimento digitale fino a 28x si passa direttamente allo spionaggio.

Ma posso benissimo fare a meno di questa funzione. Per il resto, il Classic non ha nessuno svantaggio. Il rilevamento degli ostacoli è ottimo, il drone ha sensori in tutte le direzioni, anche lateralmente e verso l'alto. Lo trovo estremamente utile quando volo vicino ad alberi. Il mio Mavic Air 2 privato con meno sensori ha già avuto diversi incontri ravvicinati con i rami. Altrimenti, DJI dà al Classic tutte le modalità automatiche come MasterShots e il nuovo tracciamento degli oggetti.

La fotocamera del Classic non ha un teleobiettivo. Ma non importa.
La fotocamera del Classic non ha un teleobiettivo. Ma non importa.
Fonte: Samuel Buchmann

È il primo drone con classificazione C1 di fabbrica. Questa sarà utile dal 2024. Poi terminerà il periodo di transizione per la nuova legge sui droni, che entrerà in vigore in Svizzera il 1° gennaio 2023. I droni che pesano 250 grammi o più senza classificazione saranno soggetti a restrizioni molto più severe dopo il periodo di transizione. Il Mavic 3 Classic, invece, è a prova di futuro e può continuare a volare nella categoria A1. Puoi leggere esattamente cosa significa sul sito dell’UFAC.

Il resto: state of the art

A causa delle sue dimensioni, il Mavic 3 Classic ha bisogno di molta energia. Per fortuna la batteria ha delle dimensioni adatte e dura oltre 40 minuti. Il drone può volare a più di 60 chilometri orari e grazie al sistema di trasmissione O3+ di DJI ha un’ampia portata. Il Mavic è più rumoroso del Mini, ma non è assordante. Per queste dimensioni, trovo che il rumore sia adeguato. Nel complesso, non c’è nulla di negativo nelle prestazioni del Mavic 3 Classic: gli unici svantaggi sono il prezzo, il peso e le dimensioni.

Entrambi i Mavic sono grandi, ma se necessario rimangono comunque in aria per molto tempo.
Entrambi i Mavic sono grandi, ma se necessario rimangono comunque in aria per molto tempo.
Fonte: Samuel Buchmann

Conclusione: sono davvero necessari?

Entrambi i nuovi droni convenienti non sono male. I prezzi di vendita collocano il Mini 3 e il Mavic 3 Classic al posto giusto nell’assortimento esistente. Con il nuovo Mini meno costoso devi rinunciare a diverse caratteristiche: anche se il sensore è lo stesso, i formati video disponibili limitano la qualità dell’immagine. Il rilevamento degli ostacoli quasi inesistente è ancora peggio. Secondo me, DJI ha risparmiato al posto sbagliato. Se cerchi un drone piccolo, ti consiglio quindi sempre il Mini 3 Pro. Soprattutto nei bundle il sovrapprezzo vale la pena. Se hai un budget limitato, ti consiglio invece di optare per il Mini 2 più vecchio, che nella Fly More Combo è un vero affarone.

Per il Mavic ti raccomando esattamente l’opposto. Il nuovo Classic fa a meno solo del teleobiettivo, che comunque non è molto utile. Per il resto, offre la stessa qualità d’immagine eccellente e le stesse caratteristiche di volo del Mavic 3. Quindi, eviterei i costi aggiuntivi. Tuttavia, al momento la differenza di prezzo è ancora minima, perché il Classic è appena uscito. Se hai tempo, un po’ di pazienza potrebbe valere la pena.

Con così poche differenze tra i vari modelli ci si può chiedere se le versioni aggiuntive sono davvero necessarie. Secondo me no. La velocità vertiginosa con cui DJI lancia i droni sul mercato è da tempo inutile per la maggior parte dei clienti. È piuttosto frustrante, perché da un lato si perde la visione d’insieme e dall’altro si ha la costante sensazione che entro breve tempo sarà disponibile un modello migliore o più conveniente. L’alta frequenza serve solo a scopi di marketing. Ogni nuovo drone aumenta la visibilità nei media sotto forma di test, proprio come questo. Ci vediamo al prossimo giro in giostra.

La giostra è sempre più veloce. Inizio ad avere le vertigini.
La giostra è sempre più veloce. Inizio ad avere le vertigini.
Fonte: Samuel Buchmann

Nota: nel 2023 la regolamentazione UE sui droni entrerà in vigore anche in Svizzera. In futuro, i droni avranno bisogno di una classificazione, anche se l’anno prossimo sarà ancora un periodo di transizione. Il Mavic 3 Classic è il primo drone ad essere fornito con la classificazione C1. Per il Mavic 3 può essere richiesta una classificazione C1. Tuttavia, al momento non funziona ancora con i dispositivi svizzeri. Si prevede che la situazione cambierà presto. I droni che pesano meno di 250 grammi, come il Mini 3, possono volare nella categoria A1 per un periodo di tempo illimitato anche dopo la fase di transizione. Per saperne di più su questo argomento leggi questo articolo del mio collega David Lee.

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Le mie impronte digitali cambiano talmente spesso che il mio MacBook non le riconosce più. Il motivo? Se non sono seduto davanti a uno schermo o in piedi dietro a una telecamera, probabilmente mi trovo appeso a una parete di roccia mantenendomi con i polpastrelli. 


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