Recensione

«Lost Soul Aside», il videogioco cinese per Playstation, è vittima delle sue ambizioni

Domagoj Belancic
8.9.2025
Traduzione: Martina Russo

L'iter di sviluppo di «Lost Soul Aside» è stato piuttosto complesso. Purtroppo, il risultato finale è deludente.

Ogni tanto nel mondo del gaming emergono storie di outsider che ispirano. Bellissime storie di sviluppatrici e sviluppatori appassionati che, contro ogni previsione, realizzano il proprio progetto ottenendo un enorme successo.

Mi sarebbe piaciuto raccontare una storia del genere anche in questo articolo su «Lost Soul Aside». Ma quello che era iniziato come un progetto individuale dello sviluppatore cinese Yang Bing si è trasformato in un travagliato iter di sviluppo decennale irto di ostacoli.

Purtroppo, la storia non ha un happy ending, ma termina invece con un gioco deludente che resta vittima delle proprie ambizioni.

Uno sviluppo turbolento durato undici anni

Da autodidatta, acquisisce le abilità necessarie per progettare e programmare giochi e impara a utilizzare Unreal Engine 4. Dopo due anni di auto-formazione e sperimentazione, nel 2016 pubblica un trailer di cinque minuti sullo stato attuale del suo progetto in solitaria: «Lost Soul Aside». Il video diventa virale. E non c'è da stupirsi, perché quello che si vede è davvero notevole, soprattutto per un progetto realizzato da una sola persona!

A fine agosto, finalmente, «Lost Soul Aside» esce per PS5 e PC, senza una grande campagna di marketing e senza recensioni per il lancio. I fan sono scettici. E purtroppo a ragione, come ho potuto appurare.

Una lettera d'amore priva di sostanza

In «Lost Soul Aside» vesto i panni di Kaser, un combattente della resistenza che, insieme al suo gruppo di ribelli, si oppone alla tirannia di un impero autoritario. Come se la minaccia del malvagio imperatore non bastasse, all'improvviso nella capitale spuntano delle creature interdimensionali chiamate «Voidrax» che rubano le anime a molti abitanti. Anche mia sorella è una delle vittime.

Stringo alleanza con uno dei Voidrax «buoni». Il drago «Lord Arena» mi accompagnerà nella mia ricerca interdimensionale delle anime perdute e dell'anima di mia sorella.

Man mano che il gioco procede il mio entusiasmo iniziale per l'atmosfera in stile «Final Fantasy» si trasforma in delusione. La lettera d'amore manca di sostanza.

Senz'altro, questo è dovuto anche alle scene e ai dialoghi a volte involontariamente comici. Ho come l'impressione che, nell'ambito della riorganizzazione della storia, molte cose siano state spostate, tagliate o comunque modificate all'ultimo minuto.

Anche le voci inglesi del doppiaggio sono... beh, non proprio il massimo. Molte interpretazioni sembrano poco ispirate e alcune sono davvero irritanti. In primis Lord Arena, che, non saprei come altro definirlo, è una grandissima testa di c***o. Il drago Voidrax mi offende e mi insulta in continuazione.

«What were you thinking», mi grida quando muoio. «Don't embarrass me», mi urla in faccia prima di un combattimento. «You should have listened to me», mi continua a ripetere ogni tre per due. Direi l'incarnazione di una relazione tossica.

Da open world a «empty world»

Anche la progettazione grafica dei mondi ricorda la leggendaria serie JRPG di Square Enix. Ultizero abbina elementi fantasy magici ed elementi visivi più realistici, amalgamando i contrasti in un mix visivamente accattivante.

Ma anche qui la mia impressione iniziale positiva si è trasformata in delusione, perché dietro le immagini spettacolari non c'è sostanza. Mi ritrovo spesso ad attraversare livelli che, superficialmente, appaiono imponenti e di grande effetto, con edifici sfarzosi e una natura meravigliosa. In realtà i mondi di gioco sono solo scenari vuoti con angusti livelli tubolari: mi sembra di trovarmi in un gioco dell'era PS3.

Il sistema di combattimento spacca

Una cosa bisogna riconoscerla a «Lost Soul Aside»: il sistema di combattimento è ben fatto, molto ben fatto. Anche qui si avverte chiaramente l'ispirazione e l'amore di Bing per il materiale originale. Un po' di «Bayonetta», mescolato con «Ninja Gaiden» e un pizzico di «Devil May Cry». Il trailer originale del 2016 rende già benissimo l'atmosfera del sistema di combattimento.

Grazie al suo sistema di upgrade, il gioco ti permette di introdurre elementi sempre nuovi nei combattimenti. Continuo a sbloccare nuovi attacchi, armi o equipaggiamenti con cui posso provare nuove strategie.

Peccato solo che i combattimenti siano bloccati in una struttura di livello così noiosa. Anche se i combattimenti sono divertenti, dopo qualche ora di gioco finisco per annoiarmi a causa della struttura ripetitiva del gioco. Se ogni due passi devi combattere sempre gli stessi soldati semplici o sconfiggere boss che seguono sempre lo stesso schema, a un certo punto hai bisogno di una pausa anche se il sistema di combattimento è il migliore del mondo.

Problemi tecnici e prospettive

Il gioco ha anche dei menu poco chiari, comandi a volte troppo sensibili e una telecamera fastidiosa che, soprattutto durante i combattimenti con i boss, inquadra puntualmente quello che non voglio vedere.

Possiamo solo sperare che Ultizero e Yang Bing, anche se il loro primo progetto non è andato bene, abbiano un'altra occasione per realizzare la loro vision in un altro gioco. Fosse per me, gliela concederei.

«Lost Soul Aside» è disponibile per PS5 e PC. Il gioco per PS5 (Pro) mi è stato fornito da Sony a scopo di test.

In breve

A parte i combattimenti spettacolari, «Lost Soul Aside» non ha molto altro da offrire

Mi sarebbe piaciuto che Yang Bing, sviluppatore appassionato, e il suo team Ultizero avessero riscosso un grande successo con «Lost Soul Aside». Quello che era nato come il progetto del cuore di un appassionato dei videogiochi si è trasformato in un titolo che è rimasto vittima delle proprie ambizioni.

Il nucleo del gioco è abbastanza coerente. Il veloce sistema di combattimento è spettacolare, impegnativo e divertente. Anche la rappresentazione grafica, chiaramente ispirata a «Final Fantasy», nell'insieme colpisce positivamente. Ma dietro la facciata c'è ben poca sostanza. Gli elementi del gioco sembrano assemblati in modo casuale e caotico, la progettazione dei livelli è noiosa e stanca in fretta e la storia non riesce mai a decollare.

Con un pizzico di malinconia, penso a quello che avrebbe potuto essere questo progetto, con ambizioni più realistiche, senza una pandemia globale e con un po' più di fortuna. Mi auguro solo che a Bing e al suo team venga concessa una seconda possibilità.

Pro

  • Sistema di combattimento ben realizzato

Contro

  • Design dei livelli noioso
  • Una storia da dimenticare
  • Problemi tecnici

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Il mio amore per i videogiochi si è svegliato alla tenera età di cinque anni con il Gameboy originale ed è cresciuto a dismisura nel corso degli anni.


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