Universal Studios
Opinione

«Jurassic World – La Rinascita»: basta con assurdità come le locuste!

Luca Fontana
7.2.2025
Traduzione: Leandra Amato

Locuste? Ma anche no. Il trailer di «Jurassic World – La Rinascita» mostra finalmente ciò che vogliamo vedere: dinosauri affamati e umani impauriti. Magari il franchising potrebbe non salvarsi, ma vuole comunque provarci.

Ebbene, nel primo trailer possiamo finalmente vedere come prosegue «Jurassic World», ovvero a ritroso. E forse è proprio questo che serve a questo franchising.

Ritorno alle origini

Il dottor Alan Grant ha praticamente fornito l'idea del film finito nel primo film di «Jurassic Park»: «I dinosauri e l'uomo, due specie separate da 65 milioni di anni di evoluzione, vengono a trovarsi gettati nella mischia insieme. Come possiamo sapere cosa aspettarci?».

Al tipo di «Pitch Meeting» sarebbe piaciuto sicuramente. Ma no, ci siamo beccati le locuste.

Locuste!

Era solo un film davvero, davvero brutto.

Sto perdendo il filo del discorso. Rimaniamo sul nuovo trailer. Dimentica i dinosauri nelle grandi città e l'ecosistema globale. Torniamo alle basi. A un gruppo di persone su un'isola remota. E a tanti dinosauri affamati. Nient'altro.

Ma sai una cosa? Forse va bene così. Il concetto non è nuovo, ma ha funzionato decine di volte in passato. La minaccia è palpabile, il brivido reale. A volte è necessario fare un passo indietro per poter ripartire. Il regista Fede Alvarez lo ha dimostrato l'anno scorso con «Alien: Romulus».

Più che cibo per dinosauri: il nuovo team dietro «La Rinascita»

Il ritorno alla vecchia formula – che comprende la curiosità infantile, la sete di avventura e la sensazione che una meraviglia (o un predatore affamato) possa essere in agguato dietro ogni angolo – non è l'unica fonte di speranza. Anche il team che ne è alla base lo è.

Anche davanti alla cinepresa non mancano i talenti: la due volte candidata all'Oscar Scarlett Johansson e il vincitore dell'Oscar Mahershala Ali dovrebbero portare al film non solo una ventata d'aria fresca, ma anche classe recitativa. A loro si aggiunge la star di «Bridgerton» e «Wicked» Jonathan Bailey. Altro che cibo per dinosauri.

Sono curioso. Il nuovo trailer lo dimostra: a volte non è necessario reinventare tutto. Ian Malcolm lo ha già detto nella prima parte: «Sì, sì, ma [gli scienziati] erano così preoccupati di poterlo fare che non hanno pensato se lo dovevano fare». A volte è sufficiente omettere la cosa sbagliata.

Le locuste, ad esempio.

Di sicuro le locuste.

Immagine di copertina: Universal Studios

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Scrivo di tecnologia come se fosse cinema – e di cinema come se fosse la vita reale. Tra bit e blockbuster, cerco le storie che sanno emozionare, non solo far cliccare. E sì – a volte ascolto le colonne sonore più forte di quanto dovrei.


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