Novità e trend

Google Pixel 6: specifiche e prime immagini dal vivo

Coya Vallejo Hägi
13.7.2021
Traduzione: Leandra Amato

Il gigante tecnologico californiano dovrebbe svelare la gamma Google Pixel 6 nel corso di quest’anno. Le prime immagini dal vivo stanno già circolando sul web e sono trapelati anche più dettagli sulle specifiche.

Il mulino delle voci che circondano i nuovi smartphone Pixel di Google è in fermento da mesi. In primavera sono state pubblicate le prime immagini render dello smartphone drasticamente ridisegnato.

Ora, le prime immagini dal vivo stanno circolando anche nei media online cinesi. Secondo Gizchina, il nuovo Pixel 6 sarà così:

Questa foto sta circolando nei media online cinesi: è questo l'aspetto del nuovo Pixel 6?
Questa foto sta circolando nei media online cinesi: è questo l'aspetto del nuovo Pixel 6?
Fonte: Gizchina

Queste immagini dal vivo corrispondono ai rendering precedentemente trapelati che hanno rivelato la nuova strategia di design radicale di Google per la linea Pixel. Tuttavia, in questo momento non è confermato che il dispositivo raffigurato sia effettivamente un originale finito. È possibile che il dispositivo sia un modello di pre-produzione il cui scopo è quello di mostrare l'aptica del telefono.

Le novità non riguardano solo il colore

Ciò che è chiaro è che il gigante tecnologico californiano non ha solo dato alla piastra posteriore del telefono un restyling totale; anche l'interno del nuovo Pixel dovrebbe ricevere forti cambiamenti.

L'attenzione qui è sul processore. Nel mese di aprile, il portale 9to5google ha pubblicato una fuga di notizie sui piani di Google per i suoi system-on-a-chip (SoC) interni. Secondo il rapporto, i dispositivi della nuova serie Pixel saranno i primi smartphone ad avere il chip interno di Google «GS101 Whitechapel».

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Per produrli, Google sta lavorando con il gigante coreano dell'hardware Samsung, che è anche dietro la produzione di modelli Exynos basati su ARM. Google sta approfittando dell'infrastruttura di semiconduttori di Samsung per produrre i chip Whitechapel. L'obiettivo futuro è quello di integrare questi chip anche nei Chromebook.

Altre specifiche rivelate

Oltre alle prime immagini nei media cinesi, l'insider del settore, Jon Prosser, ha anche fatto trapelare ulteriori dettagli sul nuovo Google Phone. Sulla base dei rendering, si sapeva già che il telefono sarà lanciato in una versione base e una Pro.

Ora Prosser ha pubblicato le specifiche corrispondenti alle due versioni sul suo blog. Oltre al chip Whitechapel, entrambe le versioni sono dotate di WiFi 6E e 5G, nonché di certificazione Android Enterprise Recommended (AER).

Si dice che la versione base del Pixel 6 abbia il nome in codice Oriel. È dotato di uno schermo AMOLED da 6,4 pollici, una fotocamera da 50 MP e 12 MP sul retro e una fotocamera da 8 MP per i selfie. La batteria ha 4614 mAh. La versione base del Pixel 6 è dotata di 8 GB di RAM e 128 GB o 256 GB di ROM.

Il modello più grande, il Pixel 6 Pro, ha il nome in codice Raven. È dotato di un display OLED da 7,71 pollici e di una tripla fotocamera sul retro: un sensore grandangolare da 50 MP, un teleobiettivo da 48 MP e un sensore ultra-grandangolare da 12 MP. La fotocamera frontale è anche un po' più potente della versione base con ben 12 MP.

Anche la batteria è leggermente più potente con 5000 mAh. Si dice che il Pixel 6 Pro abbia 12 GB di RAM e 128 GB, 256 GB o 512 GB di ROM. Sia la versione base che quella Pro dovrebbero essere dotate di Android 12 di fabbrica. Prosser sottolinea anche che Google prevede di fornire i due dispositivi con aggiornamenti software per cinque anni.

Google svelerà ufficialmente i due Pixel 6 a ottobre. Ma prima di questo, il Pixel 5a è ancora in attesa. Secondo TechAdvisor, il successore meno radicale del Pixel 4a dovrebbe essere presentato ufficialmente già ad agosto e lanciato lo stesso mese.

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«Io voglio tutto: le discese ardite e le risalite stordite, la crema in mezzo!» – queste parole di un noto personaggio televisivo statunitense rispecchiano pienamente il mio pensiero. Vivo secondo questa filosofia di vita anche a lavoro. In altre parole: trovo che ogni storia, dalla più insignificante alla più incredibile, abbia il suo fascino. 


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