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Feed the Nerd: ritorno alle origini con MS DOS 6.22
di Martin Jud
Un sogno che diventa realtà: il mio nuovo notebook del 1995! All’inizio sembro veramente un tontolone. Non riesco neanche ad accendere la scatola al primo tentativo.
È passato sano e salvo dalla dogana, senza tasse aggiuntive e ben imballato. Mentre aprivo la scatola ero molto emozionato. Per questo motivo non ho immortalato questo momento storico.
Non importa; ecco il mio notebook del 1995! Non so ancora se funziona, ma lo scoprirò presto.
Se vuoi sapere come sono arrivato a questo notebook, qui trovi la storia completa:
Si tratta di uno «Zenith Data System Z-STAR ES»:
Il notebook è 27.7 cm largo, 21.6 cm profondo, 5.2 cm spesso e pesa 2388 grammi.
Che emozione! È come tornare indietro nel tempo. Quando ho acceso un 486 per l’ultima volta avevo più o meno la metà degli anni che ho ora. All'età di 15 anni ho ricevuto finalmente il mio primo PC. L'ho sognato fin dal primo incontro con un 286. Negli anni '80 mio padre comprò un 286. Il primo «PC di famiglia» aveva un disco rigido da 20 MB e un'unità floppy da 5,25". Mio fratello maggiore mi ha mostrato come smontare un PC, installare nuove unità o carte e copiare i giochi...
Va bene, Basta divagare. Il nerd interiore e l'impazienza che mi assale hanno preso il sopravvento sulla mia psiche.
Diamo uno sguardo all'esterno e poi finalmente potrò accenderlo.
Sul lato sinistro si trovano una porta seriale (COM1), alla quale collegherò un vecchio mouse (già ordinato, arriverà presto). Inoltre, ci sono anche un VGA, una porta parallela (LPT1) e uno slot per PCMCIA.
Il lato destro offre la possibilità di collegare un Kensington e un floppy drive 3.5”.
Dietro si trova un alimentatore di rete (il cavo per la connessione è integrato nel notebook), un’interfaccia PS/2 e un grosso scomparto per la batteria. Alimentato a batteria, il dispositivo ha un’autonomia di un’ora e 15 minuti.
Spesso sono distratto o imbranato. Ciononostante, non mi arrendo e raggiungo sempre i miei obiettivi. Ad ogni modo, voglio filmare per te il primo avvio del notebook. Ma non succede nulla, almeno non la prima volta che si preme il pulsante di accensione. Solo al secondo tentativo tutto funziona. Guarda qui:
Evviva! Il 486 funziona, come descritto dal venditore! La batteria CMOS è scaduta, per questo il computer si avvia tramite una piccola deviazione BIOS. Naturalmente cercherò di sostituire la batteria. Inoltre, il tasto ESC è leggermente «schiacciato», ma funziona ancora perfettamente.
Windows e DOS sono in italiano, non è una tragedia, ma non ho intenzione di studiare l'italiano. Tuttavia, come al solito per me, ho intenzione di reinstallare tutto nuovamente. Per prima cosa devo aprirlo e sostituire la batteria sulla scheda madre. Se scopro il tipo di batteria, posso trovare una sostituta da qualche parte nella vastità di Internet.
Come faccio ad aprire un computer portatile del 1995? Sono abbastanza sicuro che questa cosa si apre senza un essiccatore ad aria calda. Alla ricerca di viti, noto che il lettore di dischetti può essere rimosso in pochi secondi. Bello!
Sotto si trovano tre viti, come anche nello scomparto della batteria. Senza pensarci due volte, inizio a svitare, rimuovo le sei viti e cerco di togliere l’alloggiamento. Capisco subito che non succede nulla.
Beh…non sono abituato al successo. Ci dormo su e il giorno dopo in ufficio mi metto nuovamente all'opera.
Prima di tutto inizio a svitare come un matto. Girare le viti è divertente e voglio mostrare ai miei colleghi cosa c'è dentro questo notebook. Anche in questo caso non ho successo e anche i miei colleghi mi guardano perplessi. Almeno, Philipp Rüegg mi aiuta a cercare una vite nera caduta sul tappeto altrettanto nero.
Una pausa caffè più tardi trovo l’ispirazione: ricordo come sono arrivato all’interno di un notebook Lenovo e cioè tramite la tastiera.
In questo notebook funziona esattamente allo stesso modo.
Dietro il tasto F3 si trova un piccolo tasto da premere. Un altro è montato vicino al tasto F12. Lo premo…
.. finalmente arrivo alla scheda madre 😁.
Trovo in fretta la batteria. In realtà ci sono tre batterie (3.6V, 60mAH, Ni-MH) in un piccolo pacchetto. Sono scadute, mi sembra ovvio dopo 23 anni…
Niente di tragico: ho ordinato dei pezzi di ricambio online per 5.20, spese di spedizione incluse.
Così, l’avventura vintage può continuare, spero con meno dispiaceri, più software e bei vecchi videogiochi.
La mia musa ispiratrice si trova ovunque. Quando non la trovo, mi lascio ispirare dai miei sogni. La vita può essere vissuta anche sognando a occhi aperti.