
Retroscena
La regina degli scacchi: cosa sono le pillole verdi della serie televisiva Netflix?
di Dominik Bärlocher
Netflix esce vincitore dalla 73esima edizione degli Emmy Awards: «The Crown» e «The Queen's Gambit» vincono nelle categorie più importanti. Ma anche «Ted Lasso» di Apple riceve molti elogi e premi.
Quello che gli Oscar sono per il cinema, gli Emmy Awards sono per l'industria televisiva. E anche se Netflix ha plasmato il panorama delle serie come nessun altro nell'ultimo decennio, finora sono state soprattutto le serie dei broadcaster di prestigio HBO, AMC e FX a fare piazza pulita nelle categorie più importanti.
Questo è cambiato ieri sera.
In primo luogo, il coronamento di «The Crown»: la serie Netflix è stata nominata 24 volte. Ha vinto in undici delle categorie nominate, tra l’altro nella categoria più importante «Best Drama Series», dove «The Crown» ha prevalso su «The Mandalorian», «The Boys» e «The Handmaid's Tale».
Sono stati premiati anche i due attori principali Olivia Colman e Tobias Menzies nei loro ruoli della regina Elisabetta II e del principe Filippo, duca di Edimburgo.
Ma per Netflix non è tutto: la sua miniserie «The Queen's Gambit» ha vinto anche nella categoria «Best Miniseries», tenendo testa a «Mare of Easttown» della HBO o a «WandaVision» della Disney, tra gli altri.
La serie in cui l'attrice Anya Taylor-Joy interpreta una giocatrice di scacchi estremamente talentuosa con problemi di salute mentale, aveva scatenato un boom mondiale degli scacchi.
Anche la tanto denigrata Apple TV+ può essere felice di un successo di tutto rispetto: proprio come l’underdog dell'omonima serie, «Ted Lasso» l'anno scorso è iniziata come una piccola e simpatica serie comica, ha preso d'assalto i cuori degli spettatori e ha persino vinto quest'anno nella categoria «Best Comedy Series».
E l'attore principale Jason Sudeikis può essere celebrato come miglior attore protagonista in una serie comica.
Con «I May Destroy You», anche una serie HBO trova una menzione d’onore. O per dirla più precisamente, l'attrice, regista, co-produttrice e co-sceneggiatrice Michaela Coen, che è la prima donna nera a vincere nella categoria «Best Writing for a Drama Series». Coen, che ha basato la storia sulle proprie esperienze e che è anche protagonista della serie, ha detto:
Tutti i nominati e i vincitori possono essere trovati qui.
Scrivo di tecnologia come se fosse cinema – e di cinema come se fosse la vita reale. Tra bit e blockbuster, cerco le storie che sanno emozionare, non solo far cliccare. E sì – a volte ascolto le colonne sonore più forte di quanto dovrei.
Dal nuovo iPhone al revival della moda anni '80. La redazione fa chiarezza.
Visualizza tutti«Scrivete la storia che vi spaventa, che vi fa sentire insicuri, che vi mette a disagio. Osate – in un mondo [...] che ha la necessità di essere costantemente visibile, perché la visibilità sembra essere equiparata al successo di questi tempi. Non abbiate paura di sparire da lui – da noi – per un po', e vedete cosa vi viene incontro nel silenzio.... Dedico questa storia a ogni singola persona sopravvissuta alla violenza sessuale».