Opinione

È troppo presto per il remake di «Harry Potter»?

Luca Fontana
14.4.2023
Traduzione: Nerea Buttacavoli

La reazione di qualche fan all'annuncio del remake di «Harry Potter» è stata scettica. Detto fra noi: anche la mia. Nel frattempo, però, sono stato preso dall'euforia.

«Non saprei», interrompo il mio flusso di pensieri, mentre ragiono sulle mie considerazioni sulla notizia di ieri: «Il mondo stava davvero aspettando un remake di ‹Harry Potter›?».

Eppure... più ci penso e più prendo confidenza con il remake di «Harry Potter». Cos’è cambiato?

La ragione più importante di tutte

Parliamo serpentese... ehm, parliamoci chiaro. Sì, la Warner Bros. lo fa per i soldi. Ma in tutto il clamore e le reazioni negative che hanno circondato l'annuncio, si è perso forse l'argomento più importante a favore del remake: è prodotto dalla HBO.

HBO.

Una stagione per ogni libro? SÌ.

Sì, anche per me sarà difficile vedere qualcuno che non sia David Thewlis nel ruolo di Remus Lupin. Ma a chi non conosce i libri, questa scena dirà comunque poco e niente.

E il film? Una o due brevi scene sul passato di Voldemort. Tutto qua. Molto più tempo è dedicato alle storie d'amore di Harry e i suoi amici. A volte è imbarazzante. La storia d'amore tra Harry e Ginny, per esempio, che non sembra affatto plausibile. Anche questa può essere approfondita con il remake e il giusto spazio.

Bleah. Mi sento in imbarazzo a guardare tutte le scene di in cui Harry e Ginny limonano.

Ah, potrei continuare all'infinito!

Attenzione: voci di corridoio

Naturalmente, le voci si fanno sempre più insistenti. Come potrebbe essere altrimenti? Perciò, le fughe di notizie sono da prendere con le pinze. Potrebbe anche essere che l'immaginazione di alcuni «Insider» abbia semplicemente preso il sopravvento.

Sì, le cose non sono semplici per la serie. La sua ragione d'essere deve essere quella di superare una delle serie cinematografiche più popolari al mondo. Impossibile. In teoria. Nelle mani della HBO, tuttavia, vedo un'opportunità. E se penso a ciò che non è stato nemmeno lontanamente concepibile nei limiti di un film di 2,5 ore, divento quasi fiducioso che alla fine l'impossibile sia ancora possibile.

Immagine di copertina: Warner Bros.

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Scrivo di tecnologia come se fosse cinema – e di cinema come se fosse la vita reale. Tra bit e blockbuster, cerco le storie che sanno emozionare, non solo far cliccare. E sì – a volte ascolto le colonne sonore più forte di quanto dovrei.


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