Donna con effetti collaterali

Era ingegnere, era dominatrice. Era uomo, era donna. Macho e ragazza. Aveva tutte le strade aperte, ma le mancava il coraggio. Per oltre sessant'anni i miei confini di genere sono stati fluidi. Come paesi nemici, costantemente in guerra tra loro. Già da bambino volevo indossare vestiti da ragazza e ho dovuto imparare in fretta a nascondere il mio vero io. I genitori: disperatamente sopraffatti. Nella Germania del miracolo economico bisognava realizzarsi. I bambini dovevano funzionare. Così, questo racconto di vita si presenta come un lungo e avventuroso ottovolante. Per mancanza di informazioni chiarificatrici, a un certo punto mi sono considerato malato. Perché ero così completamente diverso? All'esterno esistevano solo cose da maschio, ostilità, maltrattamenti, sonniferi e paura della follia. A dubbi e depressioni sempre più forti seguì infine il crollo psicologico, i pensieri suicidi, e in seguito anche la psichiatria. Il mio cammino verso una vita libera passa attraverso la vergogna e l'emarginazione, ma sfocia nell'autodeterminazione. È una storia con - attenzione: spoiler. - un lieto fine. O come altro si può chiamare, se Inès Adler, dopo sessantatré anni e una carriera temporanea come escort, ora sviluppa con rinnovato slancio tecnologie per motori a combustione CO2-neutrali.