Retroscena

Star Wars Visions: gli studi cinematografici dietro l’anime Jedi

«Star Wars Visions» è una fusione di talento. Una quantità enorme di talento: gli studi dietro il progetto dei corti anime provengono da tutti gli angoli del mondo degli anime e non offrono semplicemente film d'animazione, ma arte e visioni.

Per l'anime di Star Wars dal titolo «Star Wars: Visions», la società Disney ha portato a bordo noti studi di anime. Hanno tutti il proprio stile, i propri metodi e le proprie particolarità.

È proprio questo che rende «Visions» così allettante. Se sei un fan degli anime, «Production I.G» ti dice già tutto quello che devi sapere sullo studio. Ma se la sera stai seduto davanti al TV con la tua vestaglia Jedi e guardi la versione originale del quarto episodio dalla VHS originale, allora non capirai un granché.

Luca è uno di questi esemplari.

Pertanto: corso intensivo sugli anime. Un accenno di ciò che ci si può aspettare visivamente da «Visions». 行こう!

Production I.G

La Production I.G si è resa immortale con «Ghost in the Shell». Nel 1995, il film ha dato un contributo significativo alla diffusione dell'anime al di fuori del Giappone.

Le immagini di Production I.G. sono cristalline, ben calcolate e pulite. Spesso la musica non corrisponde affatto all'immagine. Nella scena iconica in cui il corpo del maggiore Motoko Kusanagi viene assemblato, si sente un coro cantare una canzone tradizionale giapponese da matrimonio mescolata con strumenti dell'Europa orientale.

Il film non è abbastanza per la Production I.G.: lo studio continua a reinventare la storia intorno alla Sezione 9, ma rimane fedele al suo stile. I meticolosi disegni fatti a mano sono diventati precise animazioni al computer che a volte sembrano ancora disegnate a mano, il coro è diventato techno di Origa con voci russe.

Production I.G. contribuisce al film «The Ninth Jedi» in «Visions».

Trigger

Trigger realizza film e serie come non li hai mai visti prima. Già con la sua prima produzione, «Kill La Kill», lo studio è stato chiaro: non siamo come gli altri.

Lo stile di Trigger può essere descritto al meglio come «forte». Inquadrature confuse e insolite con focus su qualcosa, sfondi lampeggianti o tremolanti, slow motion in luoghi inaspettati senza alcun senso apparente per la storia. E questo già da «Kill La Kill» in poi, fino all'opus del 2021 «SSSS.Dynazemon».

La storia è spesso vittima dell’aspetto visuale. Certo, «Kill La Kill» non sbaglia nulla in modo eclatante – tipico delle Magical Girl, dopotutto – ma nessuno ricorderà nulla della serie, se non le immagini.

Ma soprattutto: Trigger realizza l'anime per il gioco «Cyberpunk 2077» intitolato «Cyberpunk: Edgerunners».

Trigger contribuisce ai film «The Twins» e «The Elder» in «Visions».

Kamikaze Douga

Dalla sua fondazione nel 2003, Kamikaze Douga si è fatta un nome nel campo dei video musicali e degli spot pubblicitari. Ma non solo: le intro della serie del franchise «Jojo's Bizarre Adventure» sono anche lavoro dei giapponesi, che devono raccontare una storia intera in pochi fotogrammi.

«Visions» non è la prima occasione in cui Kamikaze Douga si avvicina a climi occidentali – ha già animato «Batman Ninja» nel 2018.

Anche qui vediamo inquadrature forti, fermo immagine e idee che non sarebbero fuori luogo in un video musicale. Ma è chiaro che Kamikaze Douga ha poco o niente a che vedere con l'animazione fatta a mano. Le influenze del computer sono evidenti e vengono utilizzate per input stilistici completamente nuovi – anche se qua e là appare un'immagine animata 2D, chiamata cel.

Kamikaze Douga contribuisce al film «The Duel» in «Visions».

Geno Studio

«Samurai Champloo» mescola l'hip hop con i samurai. La protagonista di «Ergo Proxy» assomiglia a Amy Lee, cantante della band Evanescence, e incrocia gli anni '30 con il futuro, i robot e gli dei. «Samurai Champloo» è uno dei classici del genere.

Cosa hanno in comune i due anime? Non sono stati prodotti da Geno Studio, ma da Manglobe, uno studio che non esiste più dal 2015. La maggior parte dei dipendenti Manglobe ha trovato un nuovo impiego e ora fa parte del Geno Studio di Kōji Yamamoto.

Da allora, Geno Studio si è fatto un nome con l'adattamento del manga «Golden Kamuy», che racconta la storia di un soldato che va a caccia di tesori dopo la guerra russo-giapponese all'inizio del XX secolo.

Geno Studio è una filiale di Twin Engine, che si definisce una «società di pianificazione e produzione di anime».

Geno Studio contribuisce al film «Lop e Ochō» in «Visions».

Studio Colorido

Studio Colorido è una filiale di Twin Engine. Fino a poco tempo fa, l'azienda produceva essenzialmente spot pubblicitari e simili e ha fatto il suo debutto sul grande schermo con «Penguin Highway».

Tramite questo si sono affermati così bene che gli è stato permesso di avventurarsi in uno dei più grandi franchise del Giappone: Pokémon. Nella serie web «Pokémon: Twilight Wings».

Colorido è uno studio con obiettivi nobili. Non vogliono essere solo uno studio che produce serie su serie, film su film. Colorido vuole creare un luogo dove «le persone coinvolte negli anime possono continuare a lavorare in pace e contribuire al progresso della cultura dell'animazione giapponese».

Lo studio si distingue principalmente per definirsi apertamente uno «studio di animazione digitale». A differenza di altri studi, lo studio fa ampiamente a meno della carta, trovandosi all'avanguardia nella produzione di anime in risoluzione 4K. Perché quando si parla di 4K nei circoli di produzione di anime, prima o poi salta fuori la frase «Dobbiamo disegnare su carta più grande».

L’effetto secondario: aprendo molti dei colli di bottiglia nella produzione con immagini ad alta risoluzione, Colorido può concentrarsi sulla creazione di personaggi espressivi e mondi colorati.

Studio Colorido contribuisce al film «Tattooine Rhapsody» in «Visions».

Kinema Citrus

Lo studio Kinema Citrus è stato fondato nel 2008 da ex dipendenti degli studi Production I.G e Bones. All'inizio della carriera dello studio, hanno collaborato con Bones in «Tokyo Magnitude 8.0», che ha iniziato una tendenza. Citrus ha animato «Is the Order a Rabbit?» con White Fox, «Norn9» con Orange e «The Rising of the Shield Hero 2» con DR Movie, dopo aver diretto la prima parte autonomamente.

Lo studio ha anche prodotto dei successi da solo. .hack//Quantum del 2010, parte di un grande franchise chiamato .hack. Le serie e i film del franchise si chiamano sempre «.hack//» seguito da qualcosa.

Studio Citrus ha lanciato il suo franchising quasi proprio dal nulla, in collaborazione con Nelke Productions, nel 2017. Si chiama «Revue Starlight» e ruota intorno a ragazze e musica, una giraffa parlante e talent show. Al franchise appartiene anche un musical.

Kinema Citrus contribuisce al film «The Village Bride» in «Visions».

Science Saru

Il giovane studio Science Saru è eccezionale. La loro politica di assunzione è chiaramente meritocratica: chi se lo merita ha un posto da Science Saru. Non importa se lui o lei sono giapponesi o stranieri.

Lo studio si distingue perché vuole rendere l'animazione il più efficiente possibile. Ciò significa che i computer vengono usati dove la visione artistica non è compromessa. Oppure la visione è sviluppata tenendo a mente il computer.

Il risultato è uno stile che non è secondo a nessuno.

Questo è dovuto principalmente al fatto che il co-fondatore dello studio Masaaki Yuasa non aderisce a nessuna convenzione e non è guidato da nulla se non dalla sua creatività. Le sue linee sono molto stilizzate, i movimenti molto esagerati e quando Yuasa vuole l'enfasi sul movimento, tutto il resto viene ridotto. Anche una semplice partita di ping-pong diventa uno spettacolo.

«Ping Pong: The Animation» ricorda i cartoni animati sperimentali in onda su MTV negli anni '90, specialmente Æon Flux.

Science Saru contribuisce ai film «Akakiri» e «T0-B1» in «Visions».

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Giornalista. Autore. Hacker. Sono un contastorie e mi piace scovare segreti, tabù, limiti e documentare il mondo, scrivendo nero su bianco. Non perché sappia farlo, ma perché non so fare altro.


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