Test del prodotto

Riuscirà un sistema di comandi a trasformarmi in un fan delle simulazioni?

Kevin Hofer
3.7.2018
Traduzione: Sanela Dragulovic
Immagini: Thomas Kunz

Cosa c'è di più noioso che coltivare campi virtuali? Le simulazioni mi fanno venire voglia di dormire. Eppure rappresentano un'enorme fetta di mercato, che pullula di accessori come il «Saitek Heavy Precision Control System for PC». Sarà sufficiente per trasformarmi in un appassionato agricoltore-virtuale-amatoriale?

Sto spingendo parecchio sull'acceleratore, viaggiando a una pericolosa velocità di 9 km/h sulla mia mietitrebbia. A questo ritmo, raggiungo la fine del campo in un batter d’occhio. Devo tornare indietro. Giro il volante di un giro e un quarto per fare la curva il più velocemente possibile. Per fortuna la mietitrebbia è larga, altrimenti si ribalterebbe durante questa manovra da pilota di rally.

Manovre audaci a 9 km/h.
Manovre audaci a 9 km/h.

I miei primi tentativi di guida con il «Saitek Heavy Precision Control System for PC» sono stati piuttosto divertenti. Il nome del dispositivo invece è decisamente noioso e ingombrante, perciò l’ho ribattezzato «Farmy».

Il volante e i comandi

Farmy è qui in redazione già da qualche mese. Dato che sono costretto a rimanere tra le quattro mura dell’ufficio in queste bellissime giornate di fine giugno, decido di respirare un po' d'aria fresca... almeno virtualmente. Perciò, testare i comandi di Farmy mi sembra un ottimo pretesto. Farmy è composto da:

  • volante con gamepad integrato
  • acceleratore e pedale del freno/avanti/indietro
  • console laterale con vari pulsanti e joystick

Primi passi

Provo il sistema dei comandi con il «Simulatore agricolo 17». La confezione dice: «Works great with Farming Simulator 15 Gold Edition». Forse, ma non mi interessa. Voglio giocare all'ultima versione e sono sicuro che funzionerà.

Dal momento che non mi sono mai destreggiato con un simulatore agricolo prima d'ora, parto dal tutorial. Lo so, dire che le simulazioni siano noiose senza averne mai nemmeno provata una è un po’ triste e non molto imparziale, ma oggi sto cercando di porre rimedio alle mie malefatte.

Bene, andiamo! Dopo aver avviato il tutorial, il gioco mi dice di cliccare con il tasto sinistro del mouse per continuare. Non capisco, non dovrebbe essere possibile controllare il gioco con Farmy? Frustrato, eseguo gli ordini. Improvvisamente le istruzioni cambiano. Devo premere il tasto «2». Ottimo, il gioco identifica i controlli. Molto intuitivo!

Guido il trattore come un professionista.
Guido il trattore come un professionista.

Bene, ora posso davvero iniziare. All’inizio sono ancora leggermente teso, poi mi rilasso poco a poco. I tutorial mi mostrano che ogni tasto e ogni mossa hanno uno scopo e che il tutto funziona alla perfezione. Bene, sono un po' meno scettico.

Un paio di note su Farmy

Sto giocando a Farmy durante l’orario d’ufficio, perciò, per non avere la coscienza troppo sporca, decido di prendere qualche appunto sul design e la lavorazione di Farmy. Il volante e la console di comando possono essere avvitati al tavolo, a cui rimangono ben saldi. I pedali sono dotati di piedini antiscivolo, quindi – che tu li metta su un tappeto, sul parquet o sul linoleum – non si muovono di un centimetro. E, per una stabilità ancora maggiore, la postazione è dotata di un supporto per i piedi estraibile.

Grazie ai fissaggi, la postazione rimane ben salda e stabile anche nel pieno dell’azione.
Grazie ai fissaggi, la postazione rimane ben salda e stabile anche nel pieno dell’azione.

Il design dei tasti rovina un po' l'impressione iniziale. La lavorazione sembra abbastanza economica. Gli interruttori a levetta funzionano effettivamente come gli altri tasti. Il volante non è fissato saldamente alla base; ritorna automaticamente alla sua posizione di partenza, il che non è male, ma l’effetto è esagerato. Per avere il pieno controllo, devi premere sui pedali dall'alto anziché dal davanti. Un’altra cosa piuttosto fastidiosa è che per i collegamenti sono necessari due cavi USB-A.

Deficit di attenzione

I tutorial mi hanno insegnato quello che dovevo sapere; è il momento di passare al mio primo giorno in fattoria. Dato che sono ancora un principiante, opto per il livello facile.

In realtà, dovrei avere questo mestiere nel sangue: anche se il mio cognome suggerisce tutt’altro («Hofer» significa «dalla fattoria» in tedesco), di agricoltura non so nulla. Per fortuna, il gioco mi spiega brevemente cosa devo fare. Comincio trebbiando il campo. Porto il mio raccolto al commerciante per venderlo, scavo un altro campo e ci semino il grano. I controlli mi semplificano le cose. La faccenda si svolge abbastanza in fretta: posso assumere degli assistenti che lavorano per me e così evito di passare ore ed ore su e giù per i campi. Una volta terminata l'introduzione, posso fare quello che voglio.

Come qualsiasi fan di «GTA» che si rispetti, ovviamente prendo il veicolo più veloce che trovo e mi precipito sulle strade e attraverso i campi, creando scompiglio. Non è l'idea del gioco, ma la mia concentrazione inizia già a farsi desiderare. Ed è uno dei motivi per cui non sono un grande fan delle simulazioni. Preferisco un po' di azione. Alla guida del pick-up finalmente arrivo a una certa velocità e posso testare la qualità del volante. Non che il «Simulatore agricolo» possa simulare realisticamente corse selvagge su quattro ruote, ma...

Affondi l’auto? Preparati a comprarne una nuova.
Affondi l’auto? Preparati a comprarne una nuova.

Dopo aver cercato di far spostare i pedoni, senza successo – guido il pick-up attraverso la folla – finisco nel fiume. A quanto pare, le mie capacità di guida non sono poi così eccezionali. Il gioco non mi dà una simulazione dei danni... ironico, visto che si tratta di un gioco di simulazione. Purtroppo, dal momento che il «Simulatore agricolo» non è un «GTA», se il veicolo finisce nel fiume è andato. E non se ne possono rubare di altri. Perciò ora mi tocca comprarne uno nuovo.

Torniamo alla simulazione

D’accordo: oltre ad arare i campi, non c'è molto da fare. La cosa è logica, visto che il gioco si chiama «Simulatore agricolo». In sostanza, verte tutto sul desiderio di vivere una vita più tranquilla e tornare alla natura. Parola chiave: rallentare. Così torno alla mia fattoria e mi guardo intorno, alla ricerca di nuove avventure agricole.

Un gioco perfetto per chi ha voglia di rilassarsi in mezzo alla natura.
Un gioco perfetto per chi ha voglia di rilassarsi in mezzo alla natura.

In mancanza di ulteriori informazioni su ciò che dovrei fare, mi reco da un altro agricoltore e accetto un incarico. Vuole che fertilizzi il suo campo e ho meno di sei minuti per farlo. È il momento di testare di nuovo i controlli. Prima devo applicare un peso sulla parte anteriore e poi lo spargiconcime sulla parte posteriore. Grazie al dispositivo di controllo, lo faccio in fretta e senza problemi. Circa tre minuti dopo, ho già finito. Per tutto questo lavoro, mi paga 3000 euro. Che miseria! Qualcuno dovrebbe far sapere in giro che non vale più la pena di fare gli agricoltori.

L’incarico dura pochissimo, ma mi annoio comunque. Lo spargiconcime è molto ampio, il che mi permette di lavorare abbastanza velocemente. Durante la trebbiatura nel tutorial ho potuto assumere un aiutante in breve tempo. Non riesco a immaginare di dover trebbiare un intero campo da solo. Significherebbe sedermi davanti al portatile per 20-25 minuti senza fare nulla. Che noia!

Il colpo di grazia

Anche con i controlli, di per sé niente male, non sarò in grado di lavorare nei campi per molto più a lungo. Mi dirigo comunque dall’agricoltore successivo per accettare un incarico che duri un po' di più: sono pronto per fare il raccolto. Il contadino, generoso, mi concede 220 minuti. Come!? Devo davvero guidare su e giù per il campo con la mietitrebbia per oltre tre ore e mezza?

231 minuti e 27 secondi per completare il lavoro? Seriamente?
231 minuti e 27 secondi per completare il lavoro? Seriamente?

Ebbene sì! Dopo tutto, sto cercando di mettermi alla prova e devo riuscire a superare i limiti imposti dalla mia pigrizia. Così mi metto al volante e parto. Anche se mi professo da sempre contro gli sprechi di cibo, non prendo molto sul serio il raccolto e lavoro con poca precisione. Se qualche cereale rimane a terra, francamente non mi interessa. Per fortuna, lo spreco di cibo virtuale per ora non è un problema.

Che noiaaaaa!
Che noiaaaaa!

Dopo aver attraversato il campo per la quarta volta, mi rendo conto con sgomento che ho iniziato a giocare solo dieci minuti fa. Come fanno gli altri giocatori!? Invece di rilassarmi e scollegare il cervello, mi innervosisco. Per me, «rallentare» così non funziona. La mia gamba inizia ad andare da sola. Sindrome delle gambe senza riposo. Di solito riesco tranquillamente a sedermi senza fare niente, perciò provo a ricompormi e a continuare con il raccolto... ma, dopo altri cinque minuti, mi arrendo.

Simulazioni? Mai più!

Non ce la faccio più. Non è da molto che sto giocando, forse un paio d’ore, ma sembra passata un'eternità. Bene, le simulazioni non fanno per me. Troppo noiose. Eppure sono un grande fan dei giochi JRPG, perciò so cosa significa annoiarsi durante una partita.

Sarà perché quel tipo di gioco mi permette di immergermi in un altro mondo e sperimentare qualcosa che non potrei mai fare nel mondo reale? Certo, è improbabile che io guidi un trattore; ma lo è molto, molto meno che possa andare a caccia di alieni con un'arma laser o che lanci incantesimi di fuoco su una casa infestata nel settore 6. Ci devono essere due tipi di persone: quelle che amano le simulazioni e quelle che non vogliono averci niente a che fare. Sicuramente appartengo al secondo tipo, indipendentemente dal sistema di comandi.

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Tecnologia e società mi affascinano. Combinarle entrambe e osservarle da punti di vista differenti sono la mia passione.


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