
Retroscena
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di Philipp Rüegg
La modalità fotografica nei videogiochi, photo mode, diventa sempre più una tendenza. Non è stato sempre così. Scopri da dove viene, quali sono le migliori e come usarla in modo ottimale.
Premere Print Screen per fare uno screenshot? Dimenticalo. Molti videogiochi dispongono ora di una modalità fotografica integrata, con la quale è possibile catturare momenti impressionanti che sbalordirebbero persino un fotografo.
Anche se non tutti i videogiochi moderni sono dotati di una modalità foto, è lecito aspettarsela dai titoli più grandi. Dopo tutto, per i produttori si tratta di pubblicità gratuita quando i giocatori condividono i loro screenshot mozzafiato su Internet. La differenza rispetto agli screenshot normali, che vengono realizzati sulla maggior parte delle console e dei PC con la semplice pressione di un pulsante, è che le modalità fotografiche offrono molte più possibilità: selezionare i gesti e le espressioni facciali del personaggio, cambiare la prospettiva della fotocamera, spegnere l'interfaccia utente, regolare la posizione del sole, regolare la profondità di campo. Di solito, è solo l'immaginazione che fissa dei limiti.
Il primo videogioco con una modalità foto integrata è stato probabilmente «Gran Turismo 4» del 2004 per PS2. Già allora i giocatori avevano a disposizione numerosi strumenti per mostrare i loro veicoli nella luce perfetta. I risultati potevano essere salvati con una risoluzione da 1280 × 960 pixel e trasferiti su una chiavetta USB. Inviare le foto direttamente al cloud non era ancora possibile. Tuttavia, «Gran Turismo 4» non ha innescato una vera e propria tendenza. Negli anni successivi, solo alcuni titoli come «Halo 3», «Uncharted 2» o «God of War 3» apparvero con la possibilità di creare immagini in-game proprie. È nel 2013, con il lancio di PS4 e Xbox One, che lo sviluppo ebbe inizio.
Un anno fa, Nvidia ha presentato un proprio software di modalità foto per PC: Ansel. Questo ti permette di vivere appieno la tua vena fotografica, anche in giochi senza modalità foto. Tuttavia, hai bisogno del GPU Nvidia adatto e il gioco deve essere supportato. Ansel è la testimonianza di come siano diventati importanti gli scatti in-game. Nell’era di Instagram, selfie e diluvi di foto scattate con lo smartphone, è naturale che questa tendenza si sarebbe trasmessa anche ai videogiochi.
I migliori tool non servono a niente, se non si sa dove usarli. Ecco un paio di consigli che possono aiutarti a realizzare delle immagini migliori. Ricorda che non tutte le modalità fotografiche possiedono le stesse funzioni.
I giochi sono pieni di oggetti, visi e scenari interessanti. Apri gli occhi e cerca possibili soggetti. La tua figura di gioco non è sempre l’unica protagonista. Anche cose poco appariscenti possono essere degli ottimi soggetti per delle foto spettacolari.
La prospettiva gioca un ruolo fondamentale per una foto. Da vicino, da lontano, attraverso una finestra o dall'alto sono solo alcune delle possibilità che hai. A differenza della fotografia reale, si può facilmente cambiare prospettiva grazie alla fotocamera libera. Inoltre, non è necessario che il soggetto sia sempre al centro. Spostalo verso il bordo o in un angolo.
Se vuoi catturare oggetti come una persona, un animale o un veicolo, non devi farlo per forza bloccando il gioco. Spesso, il movimento rende le immagini ancora più interessanti: ad esempio tramite un’altra postura, dinamica o striatura.
Visto che i videogiochi, a differenza della vita reale, si lasciano manipolare, hai spesso a disposizione numerosi filtri, ombre, fonti di luce, effetti metereologici e così via. In questo modo puoi modificare la tua immagine in pochissimo tempo.
L’Egitto storico non è un sogno solo per globetrotter amanti della storia, bensì è anche ricco di motivi interessanti. Le abilità acrobatiche di Bayek ti aiutano a scattare delle immagini abbastanza insolite. Grazie alla modalità di Ubisoft In-Game Instagram Clone puoi condividere i tuoi scatti direttamente con altri giocatori o ammirare i loro capolavori.
Già con il director mode in «GTA V» era possibile produrre numerosi screenshot pieni di fantasia. Il gioco, con la sua varietà, è proprio adatto a questo scopo. Nell’editor puoi modificare in seguito le clip che hai girato. Anche se è stato progettato per i video, è possibile usarlo anche per gli screenshot.
Uno die primi giochi in cui la modalità fotografica ha attirato la mia attenzione. I colori sgargianti che provengono dai superpoteri dei protagonisti, offrono scatti impressionanti, soprattutto quando si riflettono in acqua.
I videogiochi con una grafica impressionante sono fatti proprio per gli screenshot. «Horizon: Zero Dawn» con i suoi dinosauri robot, le sue foreste rigogliose e l’alternarsi del giorno e della notte molto realistico, è un vero paradiso per i fotografi virtuali. La protagonista Aloy può anche fare una serie di smorfie, se sei in vena di fare dei selfie.
Difficilmente qualcuno può visitare luoghi più impressionanti di Nathan Drake. Insieme all’immensa ricchezza di dettagli, «Uncharted 4» offre numerosissimi momenti fotografici. Il photo mode offre diversi strumenti che ti permettono di sbizzarrirti.
Anche se questo videogioco non ha avuto molta risonanza (personalmente lo trovo grandioso), con i suoi scenari desertici post apocalittici, rimane pur sempre un sogno per ogni fotografo amatoriale. Veicoli distrutti, navi abbandonate e strisce di petrolio a terra sono proprio quello che attira la community di gamer-fotografi che cresce sempre più.
Le migliaia e migliaia di pianeti generati proceduralmente forniscono varietà e ispirazione più che sufficienti. I colori brillanti e lo stile grafico ridotto fanno il resto. La modalità foto è stata sviluppata con l'artista screenshot Dead End Thrills, e questo è dimostrato chiaramente dai numerosi strumenti che hai a disposizione.
Un videogioco non deve avere sempre una grafica mostruosamente dettagliata. «Super Mario Odyssey» offre svariate immagini colorate, che possono essere completate con degli sticker. Il buon umore del gioco si lascia catturare perfettamente con le diverse pose di Mario, la fotocamera libera e i coloratissimi scenari.
La fotografia virtuale è ancora in fase di sviluppo. Le modalità foto possiedono differenti qualità. Tuttavia, i gamer riescono a catturare sorprendentemente delle immagini belle e originali. Come nella fotografia regolare, molte cose si basano sul principio trial and error: occorre provare. Spero che sempre più giocatori ricevano un photo mode o che le console e i PC vengano già equipaggiati con un software adatto, come tramite Ansel di Nvidia. Con tutti questi screenshot elaborati, si pone subito la questione sui diritti d'immagine. Ma questa è un’altra storia.
Vado matto per il gaming e i gadget vari, perciò da digitec e Galaxus mi sento come nel paese della cuccagna – solo che, purtroppo, non mi viene regalato nulla. E se non sono indaffarato a svitare e riavvitare il mio PC à la Tim Taylor, per stimolarlo un po' e fargli tirare fuori gli artigli, allora mi trovi in sella del mio velocipede supermolleggiato in cerca di sentieri e adrenalina pura. La mia sete culturale la soddisfo con della cervogia fresca e con le profonde conversazioni che nascono durante le partite più frustranti dell'FC Winterthur.