Novità streaming di dicembre: film e serie da non perdere

Luca Fontana

1.12.2025

Traduzione: Nerea Buttacavoli

Mese nuovo, consigli di streaming nuovi. Netflix, Prime Video, Disney+, Sky Show o Apple TV+: ecco cosa viene trasmesso sui servizi di streaming a dicembre.

Ecco i miei consigli per i film e le serie da non perdere a dicembre. Alla fine dell'articolo c'è un sondaggio: fammi sapere quale nuova uscita non vedi l'ora di vedere.

«Troll 2» è il sequel del successo a sorpresa del 2021 – in pratica quello che «Godzilla» è stato per il Giappone, solo in norvegese e con molti più massi. La prima parte mi era completamente sfuggita all'epoca. Sapevo che esisteva, ma il mio interesse era a metà strada tra «Forse più tardi» e «Naa, non mi va proprio».

Ora è arrivata la seconda parte, e il trailer mi riporta direttamente all'epoca di «Godzilla: King of the Monsters»: grandi creature, grandi esplosioni e una grande voglia di popcorn. E sì, The Guardian pensa che il film faccia schifo. Ma a dire il vero, nei film kaiju questo a volte è addirittura un segno di qualità.

Inizio: 4 dicembre

The Abandons (serie)

Quando Netflix ordina un western, non si tratta di una pacata serie della domenica pomeriggio, ma di una serie di Kurt Sutter. Se il nome non ti dice nulla, Sutter è il regista di «Sons of Anarchy». È il tipo di narratore che trasforma le famiglie di fuorilegge in tragedie greche – grezze, sporche e moralmente meravigliosamente complicate. Ed è proprio questo estro che porta nel Wild West.

«The Abandons» è ambientato nell'Oregon del 1850, dove le famiglie emarginate devono restare unite perché gli avidi baroni stanno letteralmente togliendo loro la terra da sotto i piedi. Violenza, lealtà, segreti: tutto ribolle quando due matriarche (interpretate da Lena Headey e Gillian Anderson) lottano per la terra, il potere e il loro popolo.

Inizio: 4 dicembre

Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery (film)

Benoit Blanc è tornato e, ad essere onesti, non ho idea di come Daniel Craig riesca a sembrare sia un gentiluomo del Sud che uno che non ha dormito una notte decente in tre film. «Wake Up Dead Man» è il terzo capitolo della serie «Knives Out», questa volta con preti, intrighi e un caso di omicidio che dovrebbe essere così «perfettamente impossibile» che persino Blanc fissa per un attimo il vuoto.

Rian Johnson è tornato a fare esattamente ciò che sa fare meglio: costruire un puzzle all'interno di un puzzle all'interno di un puzzle e poi affidargli un cast che sembra quello degli «Avengers», tra cui Andrew Scott, Glenn Close, Josh Brolin, Kerry Washington, Jeremy Renner e Mila Kunis. Tutti sospetti – sospettosamente bravi.

Inizio: 12 dicembre

Torniamo alla terra desolata. «Fallout» sta entrando nel suo secondo ciclo e questa volta la serie si dirige verso il luogo che i fan attendono con ansia dal finale della prima stagione: New Vegas. Lucy e il ghoul arrancano fianco a fianco nella sabbia, a metà strada tra un viaggio in compagnia, l'elaborazione di un trauma e una guerra civile in piena escalation. Nel bagaglio: più fazioni, più mostri (sì, i Deathclaws stanno già aspettando) e la domanda su chi stia effettivamente corrompendo chi.

Ciò che trovo particolarmente interessante è il modo in cui la seconda stagione cambia la morale. Lucy diventa più dura più rimane fuori? Il ghoul diventa più umano? O i due si incontrano da qualche parte in quel centro gloriosamente depravato dove l'universo di «Fallout» è più forte? E poi c'è Macaulay Culkin nei panni del «genio pazzo»: un cast perfetto.

Inizio: 17 dicembre

Merv (film)

Un film «feel good» su un cane che diventa depresso a causa della separazione tra la sua padrona (Zooey Deschanel) e il suo padrone (Charlie Cox). Fantastico. Mi viene da piangere. Grazie, Amazon.

Inizio: 10 dicembre

Lo ammetto: i miei ricordi dei vecchi film di «Percy Jackson» sono... «misti», per dirla in modo gentile. L'idea era buona, l'esecuzione meno. Sono rimasto ancora più sorpreso dall'adattamento in serie, lanciato su Disney+ nel 2023. Improvvisamente Percy non sembrava più un blockbuster precipitoso, ma quello che i libri sono in realtà: un divertente coming-of-age pieno di caos divino.

Non c'è quindi da stupirsi che sia in arrivo la seconda stagione, con l'adattamento di «The Sea of Monsters». Grover è in difficoltà con i ciclopi, il campo è minacciato e Percy deve attraversare il divino Triangolo delle Bermuda. Tra le novità: Tyson, il suo fratellastro ciclope, Thalia, figlia di Zeus, e un tono sensibilmente più scuro. Sembra una stagione che finalmente mostra quanto cuore c'è in questo mondo.

Inizio: 10 dicembre

The End of an Era (docuserie)

Personalmente, non sono fan di Taylor Swift. Sul serio. Ma quando forse la più grande pop star del mondo al momento apre le quinte di uno dei tour più giganteschi della storia della musica, persino io do un'occhiata più da vicino. «The End of an Era» accompagna la Swift dalla sala prove all'ultimo spettacolo, includendo materiale inedito – sia che si tratti di momenti intimi con Travis Kelce, di caos nel backstage con Sabrina Carpenter o di piccoli momenti quotidiani che altrimenti non sarebbero mai usciti.

La vista della sala macchine dietro l'Eras Tour è particolarmente interessante: un progetto da un miliardo di dollari che funziona come un orologio e allo stesso tempo poggia interamente su una sola persona. Il trailer mostra un'artista che disseziona il proprio fenomeno e allo stesso tempo cerca di catturare l'impatto emotivo di questo capitolo prima che la luce si spenga.

Chiunque ami la Swift troverà qui il Santo Graal. E se, come me, sei più ai margini, potresti comunque rimanere sorpreso da quanto possa essere affascinante uno sguardo dietro le quinte.

Inizio: 12 dicembre

Mozart contro Salieri: un duello che è rimasto impresso nella nostra mente per oltre quarant'anni, anche se difficilmente può essere provato storicamente. Sky si cimenta ora in una nuova interpretazione di «Amadeus» di Peter Shaffer, la pièce teatrale del 1979 che ha ispirato Milos Forman a realizzare uno dei più grandi film musicali di tutti i tempi nel 1984. Otto Oscar, scene iconiche e un monumentale ritratto di genio e invidia. Un'eredità enorme per qualsiasi nuovo adattamento, in cui è facile fallire.

Eppure è proprio questo che mi attrae. Come si affronta una storia che da tempo è stata sfatata come un mito? La vera rivalità tra Mozart e Salieri non è mai esistita in questa forma; gran parte di essa è stata esagerata, adattata e drammatizzata per il palcoscenico. Ma la verità emotiva di fondo – lo scontro tra un talento naturale e un uomo che si dispera per la propria mediocrità – rimane universale.

Il trailer lascia ben sperare: Will Sharpe interpreta Mozart come un groviglio di caos impulsivo e iper-creativo, la cui musica esce dalle sue mani più velocemente di quanto riesca a pensare. Paul Bettany, invece, interpreta Salieri come un perfezionista silenzioso e ardente, la cui fede e immagine di sé si sgretolano quanto più si avvicina al «dono di Dio» di Mozart. Se la serie riesce a toccare questo nucleo emotivo, «Amadeus» potrebbe diventare ciò che è già stato una volta: un dramma avvincente sul talento, la gelosia e la domanda su quanto genio una persona possa sopportare.

Inizio: 21 dicembre

«F1: The Movie» è ora su Apple TV – e se non l'hai ancora visto, fatti un favore e guardalo. Per me è stato uno di quei rari momenti da blockbuster in cui, seduto al cinema, continuavo a pensare: «Come diavolo è stato possibile girarlo?».

Per due anni, un team hollywoodiano è stato incollato alla vera Formula 1, mentre Brad Pitt guidava auto vere su piste vere, affiancato da veri campioni del mondo come Verstappen e Hamilton. Niente controfigure, niente green screen: solo forze G, sudore e velocità a rotta di collo. È esattamente quello che senti in ogni curva. Il regista Kosinski mette in scena le gare come se ti stesse spingendo personalmente nel cockpit e ti facesse uscire solo quando il tuo battito è a 180.

Sì, il film è pulito. Anche troppo per i miei gusti. È evidente che qui si vuole dare lustro al marchio globale della F1. Ma sai cosa? Funziona. Perché l'immersione è brutale. Perché Pitt, nei panni di Sonny Hayes, trasuda carisma da ogni poro. E perché la colonna sonora di Hans Zimmer rende i motori ancora più rumorosi di quanto non siano già. Perciò: è da vedere.

Inizio: 12 dicembre

Luca Fontana

Senior Editor

Luca.Fontana@digitecgalaxus.ch

Scrivo di tecnologia come se fosse cinema – e di cinema come se fosse la vita reale. Tra bit e blockbuster, cerco le storie che sanno emozionare, non solo far cliccare. E sì – a volte ascolto le colonne sonore più forte di quanto dovrei.

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