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«Mario + Rabbids: Sparks of Hope» alla prova: azione strategica intergalattica con piccoli difetti

Domagoj Belancic
17.10.2022
Traduzione: Leandra Amato

Circa cinque anni dopo il sorprendente crossover Mario e Rabbids, Ubisoft si cimenta in un sequel del gioco di strategia fuori dagli schemi. I fan del primo gioco si sentiranno subito a casa, nonostante alcune innovazioni.

Quando Ubisoft ha presentato «Mario + Rabbids: Kingdom Battle» all'E3 del 2017, lo stupore è stato grande. Difficilmente qualcuno avrebbe potuto immaginare che questo insolito mash-up tra due mondi di gioco completamente diversi avrebbe funzionato – e certamente non come gioco di strategia a turni.

Ma contrariamente alle voci scettiche, Ubisoft ha realizzato un'avventura strategica incredibilmente divertente e accessibile con «Kingdom Battle», che si è rivelato per molti il successo a sorpresa dell'anno. Se hai giocato e amato il primo gioco, amerai «Mario + Rabbids: Sparks of Hope». Infatti, nonostante alcune innovazioni, il principio del gioco è cambiato relativamente poco.

Una battaglia deve essere ben preparata

Passi la maggior parte del tempo della tua odissea galattica in battaglie a turni, combattendo ogni sorta di scagnozzi dei Rabbids e altri nemici alieni. Per ogni battaglia, si scelgono tre eroi da inviare. A differenza del primo gioco, si è completamente liberi nella costellazione della squadra e si può entrare nella mischia anche senza Mario.

I Rabbids e i personaggi di Mario assumono ruoli diversi sul campo di battaglia e si differenziano l'uno dall'altro per quanto riguarda armi e abilità. Mentre Peach e Rabbid-Peach, ad esempio, hanno principalmente funzioni di supporto con le loro abilità curative e protettive, Luigi e Rabbid-Mario sono personaggi più offensivi con le loro armi a distanza e da mischia.

Le possibilità di combinazione tra eroi e Spark sono ottime e offrono una maggiore libertà creativa nella preparazione strategica rispetto alle armi del primo gioco. Soprattutto nelle battaglie successive, la pianificazione meticolosa e l'uso creativo degli Spark sono spesso cruciali. Solo se analizzi in anticipo i punti di forza e di debolezza degli avversari in campo e prepareri la tua squadra di conseguenza, avrai successo.

Sparare, combattere e combinare sul campo di battaglia

A differenza del predecessore, non muovi gli eroi su una griglia per turno, ma in modo completamente libero sul campo di battaglia. La possibilità di correre liberamente all'interno di un raggio di movimento predefinito rende il gioco più accessibile ai principianti e allo stesso tempo offre ai giocatori esperti una migliore visione d'insieme e maggiori possibilità tattiche durante il combattimento.

Mentre ti muovi sul campo, puoi abbattere i nemici con un attacco frenetico o usare i tuoi compagni di squadra come trampolini per raggiungere aree lontane o più alte della mappa. In combinazione con altri mezzi di locomozione, come tubi e campi di salto, è possibile coprire ampie parti del campo di battaglia in poche mosse.

Si hanno a disposizione due punti azione per turno, che possono essere spesi per gli attacchi con le armi, le abilità speciali, i super attacchi con gli Spark o per l'utilizzo di oggetti. Ma attenzione: una volta usata l'arma, non è più possibile muoversi liberamente sul campo. Con combinazioni intelligenti, puoi infliggere molti danni alla squadra avversaria con una sola mossa e uscire da situazioni apparentemente senza speranza.

Nonostante la nuova libertà di movimento e i super attacchi degli Spark, il combattimento risulta molto familiare dopo pochi round. Da un lato, penso che sia fantastico: sono contento di ritrovare la strategia già nota della prima parte. Dall'altro lato, è un peccato che queste innovazioni non forniscano un po' più di varietà e profondità strategica sul campo di battaglia.

Sperimentare con gli alberi delle abilità

A differenza del primo gioco di Mario e Rabbids, le battaglie sono raramente ingiuste, ma piacevolmente impegnative. Per sopravvivere contro le successive orde di nemici, devi comunque essere preparato e potenziare regolarmente i tuoi eroi e i tuoi Spark.

Il design visivo dei menu del gioco è un po' noioso. I simboli utilizzati sono spesso ambigui e mi confondono più di quanto mi aiutino a salire di livello e a prepararmi per un combattimento. Ad esempio, alcuni Spark si assomigliano tano da confonderli: alcune volte ho scambiato lo Spark elettrico con un altro Spark giallo e ho dovuto ricominciare le battaglie a causa di questa svista. Che fastidio.

Con un totale di nove eroi giocabili, 30 Spark e innumerevoli opzioni negli alberi delle abilità, il gioco offre ampio spazio alla sperimentazione e a diverse combinazioni. È un peccato che non tutti i personaggi del primo gioco siano giocabili: mi manca soprattutto Donkey Kong. Anche Yoshi e Rabbid Yoshi sono scomparsi senza lasciare traccia. Almeno il nuovo arrivato Bowser con il suo distruttivo lanciarazzi può compensare un po' l'assenza del gorilla.

Esplorare l'universo Rabbids

Sebbene mi piacciano i mondi di gioco più grandi, mi sarebbe piaciuto vedere qualche pianeta più piccolo, lineare e non così ingombrante come cambiamento. Molte missioni secondarie mancano di varietà, nonostante gli enigmi interessanti. L'esplorazione dei livelli può degenerare in un estenuante lavoro attraverso compiti poco interessanti: meno sarebbe stato meglio.

Un altro problema è la lentezza dei controlli, ancora più evidente che nel primo gioco a causa dei mondi di gioco più estesi. La squadra di eroi si muove così lentamente e goffamente attraverso i livelli che ho perso parte del divertimento nell'esplorare i pianeti. Inoltre, un'altra cosa particolarmente fastidiosa: quando si corre con gli eroi, al minimo contatto con un ostacolo sbattono la testa, cadono e restano a terra per un po'. È inutile.

Non ci sono altre modalità di gioco oltre alla campagna per giocatore singolo. Manca completamente anche la modalità multigiocatore del gioco precedente. Per me, tuttavia, non si tratta di una grande perdita, perché il gioco offre uno spazio più che sufficiente con le sue circa 30 ore di gioco. I collezionisti diligenti possono aggiungere circa 20 ore per sbloccare davvero tutto.

Mondi bellissimi con difetti tecnici

Sono fastidiosi anche i tempi di caricamento, a volte lunghi, che appaiono in punti insoliti del gioco. Preparati a vedere la schermata di caricamento molto spesso e per molto tempo. Anche richiamare la mappa panoramica o regolare la costellazione della squadra prima di un combattimento è accompagnato da brevi tempi di caricamento.

Nostalgia per le orecchie

Un incubo per me, tuttavia, è il nuovo doppiaggio dei personaggi dei Rabbids. Mentre nella prima parte i simpatici coniglietti si limitavano a gridare e a emettere suoni buffi, in «Sparks of Hope» pronunciano frasi intere con accenti divertenti. Rabbid Mario sembra un macho italo-americano, mentre Rabbid Peach sembra una spocchiosa influencer di bellezza su TikTok. Perché? Rivoglio i vecchi conigli urlanti.

Conclusione: strategia già nota nonostante le innovazioni

«Mario + Rabbids: Sparks of Hope» è disponibile per Nintendo Switch dal 20 ottobre. Il gioco ci è stato fornito da Ubisoft a scopo di test.

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Il mio amore per i videogiochi si è svegliato alla tenera età di cinque anni con il Gameboy originale ed è cresciuto a dismisura nel corso degli anni.


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