Legale, illegale, che importa? – sedotto dai film pirata

Martin Jud

29.8.2018

Traduzione: Leandra Amato

I giovani si lasciano sedurre facilmente, soprattutto da cose al limite della legalità. E proprio questo è successo a me 18 anni fa. La droga della «Copia pirata» mi ha reso dipendente già dal primo consumo.

Anno 1999. Il mondo sta subendo un ipotetico cambiamento. In «Giorni contati» Arnold Schwarzenegger combatte il diavolo con un lanciagranate, «Star Wars» porta la minaccia nera e «Matrix» fa diventare schizofreniche le persone manipolative. Non prevedo di abbandonarmi a Matrix, però di sicuro alla sua versione terrestre.

La seduzione

In una bella giornata di maggio del 2000, un mio amico si trasferisce in un appartamento condiviso. Gentilmente mi offro volontario per aiutarlo a traslocare. Per ringraziarmi, il mio amico e il suo coinquilino mi offrono birra e spaghetti. Bevendo, inizio a chiacchierare con un coinquilino più anziano (più di 20 anni, un vecchio per me 16enne). Prendiamo in giro il tipo alla stazione di Berna che, chissà con quale droga, è rimasto bloccato nel suo viaggio in Matrix, attaccando bottone con tutti.

Lo schizofrenico ci avverte che in realtà, noi esseri umani non viviamo su questo mondo, non respiriamo aria, bensì viviamo in un grande sogno condiviso. Questo esiste solo perché vi sono delle macchine che nel mondo reale ci tengono come schiavi e ci utilizzano come batteri. Questi esseri umani tenuti nelle centrali elettriche delle macchine, sono collegati a un mondo digitale. Ci troviamo proprio in quest’ultimo. Ci avverte anche che d’ora in avanti, degli agenti ci potrebbero dare la caccia, perché conosciamo il segreto…

Non è molto gentile, da parte mia e dei coinquilini, prenderci gioco di lui. Tuttavia, in questo modo scopriamo di essere tutti degli appassionati di film. Parecchie ore più tardi torno a casa. Salutandomi, il coinquilino del mio amico mi porge tre CD masterizzati da lui. I CD sono contrassegnati da «Codec», «Per Tinu: Movie 1» e «Per Tinu: Movie 2». Mi dice che questo è il futuro e che devo lasciarmi sorprendere. Inoltre, posso gettare via il registratore VHS. Devo solo installare un Codec.exe e cliccare sul file AVI di uno dei CD. Un po’ brillo, non capisco di cosa si tratti né cosa abbia a che fare con i tre CD.

Lo sverginamento: la mia prima volta con una copia pirata

Pieno di tensione, a casa accendo il PC e inserisco il primo CD. Clicco su Codec.exe e accetto l’installazione di qualcosa su Windows. La birra si fa sentire, quindi non capisco cosa stia installando.

Presto arriva un chiarimento: sul secondo CD si trova il film «Il sesto senso» del 1999. Vado a prendere i popcorn, apro un’altra birra e mi chiedo come facciano 110 minuti di film a star dentro un CD da 650 MB. In modo particolare, visto che la qualità del film è abbastanza buona, quasi come al cinema, ma su un DVD e sicuramente meglio delle vecchie videocassette VHS. Ma non importa; mi siedo e mi rilasso. Totalmente affascinato, guardo il primo film su PC.

Due ore dopo non riesco neanche ad andare in bagno. Ho la pelle d’oca. Questo film, e soprattutto il suo finale geniale, mi ha steso. Se andassi a letto non riuscirei neanche a chiudere occhio. Quindi, decido di inserire il terzo CD.

Per fortuna la seconda pellicola mi fa rabbrividire meno. «American Beauty» del regista Sam Mendes unisce commedia, tragedia e satira. Già dai primi minuti, questo magnifico lavoro mi affascina. Si inizia con la vita struggente di Lester, che si fionda la mattina sotto la doccia e lo descrive come il momento clou della giornata.

Non posso credere di godermi film attuali «gratis». Come apprendista di commercio, devo assolutamente saperne di più. Così dopo i due film decido di trasformare la notte in giorno.

Matrix terrestre: l’universo parallelo di Internet

Prendo il mio Nokia 8210 e chiedo per 20 rappi al coinquilino del mio amico perché i film con buona qualità occupano meno di 650 MB di spazio. Ricevo una risposta breve, lunga quattro lettere: DivX.

Ripensandoci, questa notte è passata alla storia per me. Internet mi ha affascinato ancor prima di questi CD, ma da quel momento in poi trascorro metà del mio tempo a scorrazzare libero nel mondo digitale. Tuttavia, qui non ci sono agenti che mi danno la caccia, come in «Matrix». Mi addentro sempre più nella tana del coniglio – Internet, la Matrix terrestre, mi ha preso.

Alla ricerca di risposte, dopo qualche ora trovo qualcosa in un forum. Un utente di nome TheBadAssRipper mi aiuta a far chiarezza. Ci incontriamo in una IRC (Internet Relay Chat). Mi spiega il principio di base dei codec video: come possono ridurre il materiale di partenza a una frazione della dimensione originale dei dati, senza incorrere in gravi perdite di qualità. Sono entusiasta, mi sento in forma e vorrei iniziare subito a convertire il mio primo film, ma non ho né un lettore DVD né un film a portata di mano. E così, per ora, mi accontento di acquisire maggiori conoscenze.

Bombardo TheBadAssRipper di domande. Mi consiglia dei programmi da usare per ripping (copiare) i DVD. Scopro di più da alcuni gruppi, che servono film in rete in modo organizzato. Scambiare film su Internet? Incredibile!

Wow, mi sento euforico. Ma rallento un po'. Il mio nuovo amico spiega che ci sono regole, non il codice civile, ma la legge di Internet. E se un giorno voglio copiare i miei film, devo seguire queste regole fin dall'inizio. Queste definiscono come un film può essere pubblicato in rete e sono importanti per mantenere l'ordine.

Una mail più tardi, cerco di tenere gli occhi aperti leggendo le linee guida per le release DivX:

Prima di affondare stanco nel letto, decido di acquistare un lettore DVD con il primo stipendio da apprendista. Benvenuto, nuovo mondo.

TO BE CONTINUED...

Martin Jud

Senior Editor

martin.jud@digitecgalaxus.ch

La mia musa ispiratrice si trova ovunque. Quando non la trovo, mi lascio ispirare dai miei sogni. La vita può essere vissuta anche sognando a occhi aperti.

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