Novità e trend

La guerra dei provider di streaming: crescita in calo per Netflix

Luca Fontana
18.7.2019
Traduzione: Leandra Amato

Tra aprile e giugno 2019, Netflix registra meno nuovi abbonati di quanto previsto.. Secondo il fondatore e CEO di Netflix Reed Hastings, la colpa non è degli altri fornitori di servizi streaming.

Tuttavia, il CEO di Netflix Reed Hastings non dà la colpa ad altri fornitori di servizi streaming. Il problema è da qualche altra parte.

Sono finiti gli anni d’oro?

Per Hastings è chiaro che, in termini di crescita, tutto questo non ha nulla a che fare con la concorrenza. In una lettera aperta agli investitori è ottimista:

Numerosi provider di streaming saranno disponibili nei prossimi mesi. Disney, Apple, Warner Media e molti altri si aggiungeranno alle offerte esistenti di Amazon, YouTube e Netflix. La concorrenza sarà dura per noi fornitori, ma grandiosa per i consumatori.
Reed Hastings, lettera aperta agli investitori

Quindi si tratta di una specie di «Streaming Wars». Tuttavia, il fondatore di Netflix presenta la faccenda come se fosse qualcosa di positivo per le aziende:

Abbiamo già spostato tanti contenuti di terze parti: gran parte del nostro catalogo globale Disney, «Friends», «The Office» e altri contenuti su licenza che scadranno nei prossimi anni. Questo libera il budget per le nostre produzioni originali.
Reed Hastings, lettera aperta agli investitori

Anche questo ha senso. In ogni caso, la rappresentazione di Hastings è supportata dal fatto che la situazione del mercato non è ancora cambiata molto, almeno non nel secondo trimestre del 2019: Disney Plus non sarà lanciato negli Stati Uniti prima di questo autunno. «HBO Max» di Warner Media arriverà il prossimo anno.

Il calo della crescita a causa della minaccia della concorrenza sembra, almeno per il momento, insensato.

Crescita in calo: Netflix deve incolpare se stesso

Allora perché le previsioni di Netflix sono fallite? Reed Hastings attribuisce il calo della crescita soprattutto ai recenti aumenti di prezzo. Questo è successo in quasi tutti i paesi e le regioni in cui viene offerto Netflix, tra i quali Stati Uniti, Germania e Svizzera.

In breve: colpa di Netflix.

Netflix: I’m not hurt

Quindi è stato solo un piccolo passo falso? Non otterremo una risposta fino a quando Apple, Disney Plus e HBO Max, i principali concorrenti per Netflix e Prime Video, non condivideranno la torta.

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Scrivo di tecnologia come se fosse cinema – e di cinema come se fosse la vita reale. Tra bit e blockbuster, cerco le storie che sanno emozionare, non solo far cliccare. E sì – a volte ascolto le colonne sonore più forte di quanto dovrei.


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