
Retroscena
«Game of Thrones»: la Danza dei Draghi
di Luca Fontana
Attenzione spoiler per coloro che non hanno visto la settima stagione. Quando Cersei Lannister in «Il Trono di Spade» si abbandona alla follia, ricorda molto Aerys Targaryen – il Re Folle. Anche il suo regno è iniziato in modo promettente. Poi il mondo ha preso fuoco.
Lo sguardo di Cersei Lannister vaga su Approdo del Re. In mano tiene un bicchiere di vino. La vista dal balcone dei suoi appartamenti è mozzafiato: da qui si vede anche il Grande Tempio di Baelor, la sede della chiesa di Westeros, il più grande edificio della capitale da oltre 100 anni.
Nella sua mente, Cersei si chiede come sarà ricordata dalla storia. Probabilmente come la pazza che andava a letto col fratello e metteva sul trono bambini che non ne hanno diritto perché discendono da suo fratello. No. Non lo avrebbe permesso. Chiunque dia vita a queste voci deve bruciare. Anche se sono vere. Ma non importa. Cersei sa che la storia ricorda i vincitori. Sempre. Perché nel gioco del trono o si vince o si muore.
Ad un tratto il tremore. Poco dopo l'esplosione. Una nuvola verde si alza verso il cielo. È composta da un fuoco così caldo da incenerire persino carne e pietra: l’altofuoco. E dove un tempo c’era il Tempio, ora ci sono solo macerie e cenere.
La regina sorseggia il suo bicchiere di vino. Un sorriso accarezza le sue labbra. I suoi nemici erano dentro al Grande Tempio e volevano processarla lì: la chiesa, la famiglia Tyrell, suo zio, il popolo – tutti loro. Ma ora questi stupidi sono morti e le loro false storie con loro.
Cersei non ha alcuna intenzione di perdere il gioco del trono.
Cersei è figlia di Tywin Lannister e sorella gemella di Jaime. Poco dopo segue il piccolo Tyrion, la cui nascita causa la morte della madre. Da qui proviene l’odio di Cersei nei confronti di Tyrion. Ha solo quattro anni.
Poiché suo padre è il braccio destro di Aerys Targaryen ad Approdo del Re – il migliore di sempre, secondo l'opinione popolare – Cersei e i suoi fratelli crescono per lo più senza genitori a Castel Granito, la sede di Casa Lannister. Anche se Cersei e suo fratello gemello Jaime si somigliano nell'infanzia, sono cresciuti secondo il loro sesso: Cersei come dama, e Jaime come cavaliere ed erede di Castel Granito. Qualcosa che Cersei non capirà mai. Perché lei vede se stessa e suo fratello alla pari.
Durante la sua giovinezza inizia un rapporto incestuoso con suo fratello Jaime. Un sacrilegio nel mondo di «Game of Thrones» che lei e Jaime devono tenere segreto. La giovane figlia di Lannister non capirà mai perché.
Per 300 anni, i Targaryen si sono sposati tra fratello e sorella per mantenere puro il sangue. Io e Jaime siamo più che fratello e sorella. Abbiamo condiviso l'utero materno. Apparteniamo l'uno all'altro.
All'età di 15 anni incontra Maggy La Rana. Una donna misteriosa chiamata anche strega dei boschi dalle persone che vivono dentro e intorno Castel Granito, a causa del suo aspetto ammuffito e della sua dubbia capacità di prevedere il futuro.
«Tutte le persone vogliono conoscere il loro futuro, finché non lo conoscono davvero», dice la strega. Tuttavia, Cersei vuole conoscerlo e apprende cose che determineranno la sua vita.
La quindicenne Cersei può porre tre domande. Alla domanda se sposerà il principe, Maggy risponde che non sposerà il principe, ma il re. Quando Cersei chiede se sarà regina, Maggy dice di sì, fino a quando una donna più giovane e più bella non la sostituirà. Infine, Cersei chiede se lei e il re avrebbero avuto dei figli. La strega nega. Ad ogni modo non insieme, perché il re avrà venti figli, e lei tre. I figli di Cersei avrebbero avuto corone e sudari d'oro.
Sono queste previsioni e i vari tentativi per evitare che si avverino a determinare molte delle azioni di Cersei. Il consolidamento della sua posizione di potere a corte, l’astio nei confronti di Robert Baratheon, futuro marito e re dei Sette Regni, e l'istinto materno e protettivo per i suoi tre figli: Joffrey, Myrcella e Tommen.
Ma la profezia di Maggy La Rana è inarrestabile. Joffrey viene avvelenato al suo stesso matrimonio. Myrcella viene uccisa per vendetta da Ellaria Sand in risposta alla morte del suo amante Oberyn Martell. Infine, Tommen si suicida dopo la morte di sua moglie Margaery Tyrell nell'esplosione del Grande Tempio di Baelor.
Cersei è già sull'orlo della follia. Se mai ci fu una scintilla di umanità in lei, morì con i suoi figli. E Cersei colma il vuoto lasciato dalle loro morti con un vecchio conoscente:
l’odio.
La follia di Cersei Lannister ricorda fortemente Aerys Targaryen, il Re Folle, l'ultimo della dinastia dei Targaryen che governò i regni dell'Occidente per oltre 250 anni.
Una volta era il Re Folle che bruciava la gente viva. Ancora oggi si dice che se si ascolta con attenzione, è possibile sentire le sue risate folli nelle sale della Fortezza Rossa. Una risata che Aerys emetteva sempre quando la carne bruciata delle sue vittime si staccava dolorosamente dalle loro ossa e i loro occhi fusi dalle loro orbite.
Un tempo, in un conflitto conosciuto come la «Sconfitta di Duskendale», Aerys stesso è stato un ostaggio: arrestato, maltrattato, picchiato e umiliato dal Signore di Duskendale. In un'audace operazione di salvataggio, Ser Barristan Selmy riesce a salvare il re, che all'epoca non era ancora Folle. Ma il tradimento ha lasciato delle tracce: paranoia e un odio crescente verso il mondo. Un odio che Cersei conosce fin troppo bene.
L'odio per il fratello Tyrion, che le ha portato via la madre e che credeva avesse avvelenato Joffrey. L'odio per suo padre, che ha sempre preferito Jaime a lei, anche se si considera l'erede più adatta di Castel Granito. L'odio nei confronti del feroce Robert Baratheon, che avrebbe preferito sposare un’altra se non gli fosse stata tolta prima. L'odio per le persone che l’hanno derisa e hanno gettato feci su di lei durante il cammino della vergogna, quando è stata costretta a camminare nuda per le strade di Westeros.
È questo l’odio che la porta a far saltare in aria il Grande Tempio di Baelor, dove i suoi nemici volevano processarla a causa del rapporto incestuoso con suo fratello. Ed è questo odio che l’ha portata a ricorrere all’altofuoco. Con questa sostanza altamente esplosiva, lo stesso Re Folle una volta minacciò di bruciare l'intera capitale se fosse stata assediata dai nemici.
Bruciare persone e città. Un altro parallelo tra lei e il Re Folle.
Testimoni contemporanei riferiscono che Aerys è stato spesso eccitato sessualmente dopo aver bruciato le sue vittime. Lo stesso vale per Cersei, che visita le stanze del fratello poco dopo la distruzione del Tempio. Sia Cersei che Aerys condividono la passione per l'incesto e per le punizioni crudeli: come vendetta per la morte di Myrcella, Cersei avvelena la figlia di Ellaria con lo stesso veleno con cui Ellaria ha avvelenato Myrcella – e lascia che Ellaria assista incatenata.
Una punizione simile a quella compiuta da Aerys al padre e al fratello di Eddard Stark, dove il figlio era incatenato per vedere suo padre bruciare vivo.
Alla fine della settima stagione, la follia di Cersei si rivela solo nei momenti di quiete. In realtà vuole sostenere Jon Snow e Daenerys Targaryen nella guerra contro il Re della Notte e gli Estranei. Poi rivela a Jaime che non ha alcuna intenzione di aiutare il giovane Stark e la principessa Targaryen. Avrebbe invece aspettato che i suoi ranghi si fossero diradati durante la battaglia contro le armate di ghiaccio, per mantenere così il suo dominio incontrastato sull'Occidente.
Non le importa se non esisterà più alcun essere vivente nell’Occidente su cui dominare, compresa se stessa. Una cosa del genere non sarebbe importata neanche al Re Folle. E se l'alleanza dovesse fallire a nord, si potrebbe pensare che i soldati rimasti ad Approdo del Re abbiano una possibilità contro il Re della Notte.
Jaime lo sa troppo bene. Il suo ruolo in questa storia potrebbe essere più tragico.
Circa 30 anni fa, il Re Folle cadde nella follia e con essa scavò la propria tomba. Infatti, quando l'esercito di Robert Baratheon arrivò alle porte di Approdo del Re, ordinò ad un giovane Jaime Lannister, membro della Guardia Reale, di dare fuoco alla città e ai suoi abitanti con l’altofuoco. Jaime disobbedì all’ordine, uccidendo il Re Folle – un atto che ha salvato migliaia di vite umane.
Cersei potrebbe trovarsi di fronte a un destino simile. Un destino che almeno nei libri, su cui si basa «Game of Thrones», sembra già predestinato. Infatti, l'ultima parte della previsione di Maggy la Rana non viene mostrato nella serie.
D'oro saranno le loro corone e d'oro i loro sudari. E quando sarai annegata nelle tue stesse lacrime, il valonqar chiuderà le mani attorno alla tua gola bianca e stringerà finché non sopraggiungerà la morte.
Valonqar è alto valyriano per «fratello minore». Non c'è da stupirsi se Cersei odia così tanto Tyrion – lo teme. Quello che non è chiaro nell’odio paranoico di Cersei: anche Jaime, nato pochi minuti dopo di lei, potrebbe essere questo valonqar.
Infatti, la crescente delusione di Cersei porta ad una distanza crescente tra lei e Jaime. Per quest'ultimo diventa chiaro che sua sorella si stia visibilmente trasformando nel mostro insensibile che una volta ha dovuto uccidere per salvare un'intera città. A spese della sua reputazione. Da allora, avendo giurato di proteggere il re come membro della Guardia Reale, viene chiamato con il soprannome inglorioso di «Sterminatore di re».
E ora che sembra che sua sorella stia seguendo le orme del Re Folle – come Regina Folle – il ciclo sembra chiuso. E lui, Jaime, suggellerà il destino di entrambi.
La storia si ripete.
La mia zona di comfort consiste in avventure nella natura e sport che mi spingono al limite. Per compensare mi godo anche momenti tranquilli leggendo un libro su intrighi pericolosi e oscuri assassinii di re. Sono un appassionato di colonne sonore dei film e ciò si sposa perfettamente con la mia passione per il cinema. Una cosa che voglio dire da sempre: «Io sono Groot».