
Novità e trend
McDonald’s verso l’apprendimento automatico
di Raphael Knecht
McDonald's accetta candidature tramite assistenti vocali. Ora è infatti possibile candidarsi presso il gigante del fast food tramite Alexa o Assistente Google. E per cosa? Per un lavoro che l'intelligenza artificiale sta per automatizzare comunque?
Scommetto che non hai mai inoltrato il tuo dossier tramite «Alexa» o «Assistente Google». McDonald's vuole cambiare questa situazione includendo gli assistenti vocali nel processo di candidatura per l'iniziativa «Apply Thru». D'ora in poi puoi candidarti per un lavoro presso il leader degli hamburger tramite Alexa o Assistente Google.
McDonald's farà un altro passo importante verso il futuro dell'IA e dell'apprendimento automatico? O si tratta semplicemente di un tentativo di fornire ai potenziali candidati uno strumento per eliminare i loro posti di lavoro in un futuro non lontano a causa dell'intelligenza artificiale?
McDonald's ha attirato l'attenzione su di sé già nella primavera di quest'anno con un comunicato stampa sul machine learning. Gli americani hanno acquistato Dynamic Yield, una startup specializzata in IA e machine learning, per migliorare la cosiddetta «esperienza drive-thru».
Non puoi effettuare l’intero processo di candidatura tramite l’assistente vocale. Dopo aver iniziato, Alexa o l’Assistente Google ti fa alcune domande standard alle quali devi rispondere oralmente. Lo scopo principale è quello di incoraggiare i giovani a candidarsi per un posto vacante nella catena di fast food e non di affidare l'intero processo di reclutamento all'assistente vocale.
I candidati ricevono quindi un SMS con un link dove possono completare la loro candidatura, a condizione che siano ancora idonei per la posizione dopo aver risposto alle domande introduttive. McDonald's scrive sulla corrispondente Career Page «Semplice come chiedere ad Alexa». Sembra che per i candidati di oggi la strada per un lavoro via computer o telefono non sia più abbastanza attraente. McDonald's crede di poter contrastare questo con le candidature tramite assistente vocale.
L'iniziativa «Apply Thru» è un ulteriore passo avanti verso la digitalizzazione e la modernizzazione dell'industria dei fast food. In particolare, McDonald's ha intrapreso negli ultimi anni la causa di diventare più moderno e a prova di «millennial», agendo interamente nell'interesse della clientela, come afferma la stessa azienda.
Da qualche tempo, ormai, McDonald's lotta con nuovi ristoranti di hamburger che spuntano come funghi, abitudini alimentari e nutrizionali più sane tra i suoi clienti e una cultura alimentare che si allontana lentamente dalle gite drive-thru a tarda notte verso ordini più mobili.
Così McDonald's ha deciso di intraprendere un percorso audace e concentrarsi sull'IA, l'automazione e la consegna su richiesta. Come già al momento della fondazione dell'azienda in franchising, McDonald's si rivolge ai giovani e alle loro opportunità nella propria azienda. Lavorare da McDonald's dovrebbe servire da trampolino di lancio per una carriera di successo – con tutti gli investimenti in tecnologie futuristiche non solo per i venditori, ma anche per i professionisti IT. Il gigante giallo del fast food sottolinea che non si tratta di posti di lavoro che saranno poi automatizzati e sostituiti dalla tecnologia stessa in cui sono attualmente in corso massicci investimenti.
Ho i miei dubbi sull'ultima dichiarazione. Per me la possibilità di candidarsi tramite Alexa o Assistente Google sembra essere una tattica diversiva. Le persone da McDonald's stanno cercando di minimizzare il fatto che una quantità incredibile di denaro vada all'IA e al machine learning. Entrambe le tecnologie servono ad automatizzare i processi e, prima o poi, sostituiranno l'uomo come forza lavoro.
Ho l'impressione che anche l'industria del fast food stia andando in direzione della digitalizzazione. Quando i giganti del fast food assumono più ingegneri che cuochi e venditori, investono più soldi nell'intelligenza artificiale e nell'apprendimento automatico che in un'alimentazione più sana e consentono nuovi processi di reclutamento tramite assistenti vocali, allora è chiaro dove conduca il viaggio: lontano dalle persone e più vicino alle macchine.
Un altro esempio della spinta tecnologica di McDonald's è rappresentato dalle varie partnership nel settore. Sarebbe come Uber Eats: una cooperazione in cui le consegne di cibo da parte dei droni sono attualmente molto popolari. Oppure DoorDash, un servizio di consegna che consente di effettuare ordini da asporto dai ristoranti locali. E, naturalmente, il grande lancio dei dispositivi di self-order interni in tutti i ristoranti del mondo.
La «M» gialla è impegnata anche nel marketing. Non solo l'ultima collaborazione con Amazon (Alexa) e Google (Assistente Google) sta suscitando scalpore. Anche nel 2017, quando i candidati hanno potuto fare domanda tramite Snapchat – gli abili esperti di McDonald's chiamavano affettuosamente il servizio «Snaplications» – i vantaggi e gli svantaggi di una tale candidatura sono stati discussi molto attivamente. Nessuno al di fuori di McDonald's sa se qualcuno si sia effettivamente candidato tramite Snapchat o lo farà mai tramite assistente vocale.
Le mie preoccupazioni per l'automazione di molti posti di lavoro sono sostenute da misure ancora più drastiche. In alcune filiali negli Stati Uniti, McDonald's sta già testando cucine completamente automatizzate tramite robot e sistemi drive-thru che funzionano solo con il controllo vocale IA. Naturalmente, l'obiettivo principale dietro tutti questi investimenti, test e ammodernamenti è l'ottimizzazione dei profitti. La prima priorità è quella di fornire al cliente la merce desiderata nel modo più efficiente possibile. Non importa se il ristorante si trova in un punto di ristoro molto frequentato nel cuore della città o in un angolo tranquillo di periferia: il servizio, il cibo e l'esperienza dovrebbero essere sempre gli stessi e cioè indimenticabili.
Da non dimenticare i circa 500 000 dipendenti. I risparmi finanziari sono evidenti. E sì, ci vorrà molto tempo prima che i robot possano sostituire completamente gli umani. Ma ogni volta che sento che un'azienda non vuole licenziare i dipendenti esistenti, bensì riqualificarli, mi vien da ridere. Mostrami il cassiere che, dopo l'automazione del suo lavoro da parte dell'IA, improvvisamente decide di diventare ingegnere software per la stessa IA che gli è costata il lavoro.
Ma ehi, se non gli piace, troverà sicuramente un altro lavoro da McDonald's – basta chiedere ad Alexa o a Google... no!?
Se non mi sto cibando di "ciugnate" dolci a volontà vuol dire che sono in qualche palestra: l’unihockey è una mia grande passione, sia come giocatore che come allenatore. Nei giorni di pioggia puoi scovarmi ad avvitare e svitare i miei PC, robot o altri giocattoli elettronici. La musica mi accompagna costantemente. La vita sarebbe dura senza giri in bici sulle strade di montagna ed intense sessioni di sci di fondo.