1:48 Macchi MC. Serie 200 XXI-XXIII

Progettato dall'ingegnere Mario Castoldi, il Macchi Mc 200 rappresentava un'importante evoluzione nella produzione di aerei da combattimento italiani. Rispetto ai biplani Fiat CR 32 e Fiat CR 42, che erano i principali aerei dell'Aeronautica Italiana all'inizio della Seconda Guerra Mondiale, il Macchi Mc 200, insieme al suo omologo Fiat G50, si distingueva per la sua configurazione monoplano e per una struttura interamente in metallo. Il motore radiale a 14 cilindri di tipo Fiat A.74 RC 38 aveva una potenza di quasi 840 CV, consentendo al pilota di accelerare l'aereo fino a quasi 500 km/h. Tuttavia, rispetto agli aerei alleati, il Macchi era sottodimensionato in termini di motore e aveva anche una minore potenza di fuoco. Due mitragliatrici Breda-SAFAT da 12,7 mm, montate sopra la caratteristica gondola del motore, costituivano l'unica armamento a bordo disponibile. Solo in una versione successiva l'armamento fu potenziato con due ulteriori mitragliatrici Breda-SAFAT da 7,7 mm, montate sulle ali. Il Macchi fu impiegato dalla Regia Aeronautica nei teatri di guerra in Africa, nel Mediterraneo, nei Balcani e in Russia.