Guida

SpotCam HD Pro: sorveglianza vs. protezione e sicurezza dei dati

Luca Fontana
4.3.2019
Traduzione: Leandra Amato
Immagini: Thomas Kunz

SpotCam è una videocamera basata su WiFi che ti permette di monitorare la tua casa o proprietà privata anche quando non ci sei. In teoria, una bella idea. In pratica, però, solleva dubbi e domande sulla protezione e la sicurezza dei dati.

La SpotCam HD Pro è una videocamera di rete wireless. Registra ciò che accade in casa e poi memorizza le immagini nel cloud del produttore, da cui possono essere trasmesse su qualsiasi computer, tablet o smartphone per 24 ore. Dopodiché, tutto il materiale video viene cancellato dal cloud. Per creare il tuo centro privato di sicurezza ti servono solo la videocamera, la corrente e una rete WiFi a cui collegarla.

Molto utile se vuoi sapere cosa succede in casa o nei dintorni quando non ci sei o mentre dormi. Probabilmente, anche il nostro utente Ventoesole ha pensato che fosse un’idea interessante. Così si è procurato una SpotCam ed è giunto a questa conclusione«Dispositivo presumibilmente difettoso. Ottimo se ti interessa diventare un cliente insoddisfatto»

Ho testato questo strumento mirabolante e ho capito subito che i dubbi più importanti non riguardavano il dispositivo in sé, ma la questione della protezione dati e privacy.

Installazione e configurazione

Secondo il produttore della Spotcam, la videocamera si installa in pochi secondi. Utopia. Soprattutto perché la videocamera deve poter comunicare in continuazione con il server SpotCam e con la mia rete domestica prima che sia pronta all'uso. A proposito, ho installato la SpotCam a casa; dubito che il nostro team IT avrebbe apprezzato vedermi collegare un dispositivo che trasmette le immagini a un cloud esterno alla nostra rete aziendale.

Per utilizzare la videocamera puoi usare l'app per smartphone, disponibile sul Play Store di Google o sull'Apple iTunes Store di Apple, oppure il sito web. Per impostare la videocamera e configurare il tuo account SpotCam ci vogliono circa dieci minuti. Dopodiché, la videocamera è funzionante e pronta all’uso. Mi piace il fatto che si possa scollegare, riposizionare e ricollegare in qualsiasi momento senza doverla riconfigurare.

L’app: come funziona

La videocamera WiFi riprende con una risoluzione FHD di 1 920 × 1 080 pixel e 30 fotogrammi al secondo. Intorno alla lente sono posizionati dodici LED a infrarossi per consentire la visione notturna, che si attiva automaticamente in caso di scarsa illuminazione. Tutti i video vengono ripresi con un grandangolo di 155 gradi. La SpotCam pesa circa 275 grammi ed è certificata IP65, quindi è adatta all'uso esterno.

Secondo Ventoesole le registrazioni hanno una specie di color magenta, «come non si vedeva dai tempi in cui erano uscite le prime videocamere WiFi», ma a me sembra tutto normale. Forse il suo dispositivo era davvero difettoso. Tra l'altro, ho dato un’occhiata al suo caso e ho scoperto che il nostro servizio clienti ha sostituito la sua SpotCam con una nuova, quindi presumo che Ventoesole ora abbia una videocamera di sicurezza perfettamente funzionante. Tuttavia l'immagine, specialmente a schermo intero, non è esattamente ad alta risoluzione. Mi aspettavo qualcosa di più.

Per darti un'idea della qualità del video, ho caricato una registrazione su YouTube.

Oggi a casa mia non si muove niente, a parte le lancette dell’orologio sul tavolo.

Quello che vedi qui, come in altre recensioni video che ho fatto in precedenza, è un pezzo del mio appartamento. Perciò niente che il mondo non abbia ancora visto. Non sto cercando di incoraggiarti a emularmi, anzi. Te lo dico esplicitamente: non farlo.

L'app ha molte altre funzionalità utili. Ad esempio, puoi decidere se lasciar funzionare la videocamera in continuazione o solo entro un lasso temporale definito. In alternativa, la SpotCam dispone anche di una modalità Sleep, ovvero si accende e inizia a registrare solo se rileva movimenti o rumori.

L'applicazione per smartphone offre ancora più opzioni e ti permette di scegliere se ricevere notifiche push o meno nel caso in cui la SpotCam rilevi movimenti o rumori. Puoi anche regolare la sensibilità del microfono. Detto questo, dopo averla impostata su «media» inizio a ricevere notifiche ogni cinque secondi anche in assenza di rumore. Se non calcoliamo il ronzio della videocamera stessa. Forse riesce ad autosentirsi.

La funzione allarme impostata su «media» è così sensibile che ricevo una notifica ogni due minuti, anche se la videocamera fissa la parete del mio salotto e non c’è nulla che si muova di un millimetro. E non ci sono stati terremoti.
Ventoesole

Non so se Ventoesole ricevesse notifiche per la rilevazione di rumori e/o movimenti, ma una volta che cambio l'impostazione su «bassa» le cose migliorano.

Se vuoi tutte le opzioni, devi pagarle

Non rimango troppo sorpreso quando scopro che la videocamera può fare ancora di più... se sei disposto a pagare. La SpotCam offre diversi abbonamenti e pacchetti aggiuntivi.

Ad esempio: un servizio AI fa partire un allarme in caso di oggetti mancanti. Sembra utile. Basti pensare a un capannone per biciclette che subisce furti di continuo. Un'altra funzione utile è il rilevamento automatico delle cadute, che invia una notifica ogni volta che rileva la caduta di un essere umano che non si rialza rapidamente; ad esempio, un membro anziano della famiglia. Quanto costa? CHF 37.90.– al mese.

Le funzioni extra sono disponibili anche singolarmente per un prezzo compreso tra 5 e 10 franchi. Mi sembra giusto. Nessuno dovrebbe pagare per funzioni di cui non ha bisogno. A proposito di pagare: se vuoi registrare più di 24 ore di materiale video, ti tocca tirare fuori il portafogli. Per la precisione 200 franchi l'anno, a seconda del pacchetto.

Trovo questi costi aggiuntivi estremamente fastidiosi, ma una persona qualunque difficilmente utilizzerà tutti gli abbonamenti e i servizi allo stesso tempo. Le costerebbe circa 655 franchi l'anno. Presumo che queste funzioni aggiuntive siano state progettate per proprietari di case plurifamiliari o di abitazioni più grandi.

Protezione dei dati e sicurezza

Durante il test della videocamera, mi sono imbattuto in due argomenti importanti che riguardano i dispositivi di monitoraggio: la protezione e la sicurezza dei dati.

  • Posso filmare il mio appartamento o la mia proprietà privata se nel video vengono riprese altre persone?
  • Le mie registrazioni o i dati di rete sono protetti da hacker o ladri in modo adeguato?

Ho parlato con due esperti per trovare risposte alle mie domande.

Protezione dei dati e dei diritti della persona

Filmare se stessi non è mai un problema. È quando inizi a filmare gli altri che le cose si complicano. E questo è lo scopo di una videocamera di monitoraggio. Martin Steiger, avvocato presso Steiger Legal AG, spiega:

«La videosorveglianza è un caso di conflitto di interessi: il nostro interesse a proteggerci dai ladri vs. l’interesse di chi viene filmato a proteggere la propria privacy».

Secondo Martin, quindi, la presenza di un sistema di videosorveglianza deve essere giustificata e la sorveglianza deve essere adeguata e proporzionale.

«La protezione di persone o oggetti personali viene spesso indicata come motivazione. Se però ci fosse la possibilità di adottare misure diverse, sarebbe preferibile non ricorrere alla videosorveglianza».

Steiger si riferisce, ad esempio, alla possibilità di installare una serratura di sicurezza più resistente, oppure una luce esterna con un rilevatore di movimento, anziché una videocamera. Inoltre, la presenza di un un sistema di monitoraggio deve essere trasparente: va segnalata con un cartello che indichi chi sta filmando, cosa viene filmato e perché viene filmato.

E quest’ultimo punto è particolarmente importante. Coloro che vengono ripresi in video, ad esempio il postino o la ditta di trasloco, che non possono sfuggire facilmente alla videosorveglianza, hanno sempre il diritto di chiedere informazioni su ciò che è stato filmato e per quale scopo. Senza il consenso delle persone filmate, nessun materiale può essere pubblicato.

E la privacy dei ladri? Martin Steiger dice:

«Anche i ladri hanno diritto alla protezione dei loro dati. Tuttavia, se avessi subito un furto con scasso, non sarebbe questa la mia prima preoccupazione.

Secondo Steiger, il rischio che un tribunale non consenta le registrazioni come prova in un procedimento penale è molto maggiore delle probabilità che un ladro possa riuscire a citare in giudizio una vittima per violazioni della protezione dei dati. Per farlo, dovrebbe ammettere il crimine.

Sicurezza dei dati: qual è il rischio?

I video in diretta, le registrazioni e le immagini memorizzate sono protette dalla crittografia dei dati SSL. È abbastanza? Ho chiesto a un vero esperto: Stefan Friedli, consulente principale per la la sicurezza presso la SCIP Ag, azienda specializzata nel campo della sicurezza informatica e dell'informazione.

Ciò che intende dire è che, in generale, l'installazione di un sistema di monitoraggio come SpotCam è sufficientemente sicura. Tuttavia, non esiste una soluzione sicura al 100%. È un po’ come la porta di un appartamento: chiuderla diminuisce le probabilità che si verifichi un furto, ma non le azzera. Per fare un esempio, Stefan Friedli cita Nest, filiale di Google, che tra le altre cose produce telecamere di sicurezza.

«Nonostante Nest abbia un esercito di ingegneri brillanti a sua disposizione, la sicurezza non è una questione così semplice».

Friedli mi rimanda a un rapporto di Jason Doyle che è stato rilasciato al pubblico e che spiega in dettaglio come sia possibile attaccare le telecamere di rete di Nest. È sorprendentemente facile:

il potenziale ladro potrebbe coprire il segnale WiFi della rete a cui è collegata la telecamera utilizzando una seconda rete con lo stesso SSID – il nome della rete, come ad esempio «Casa di Luca» – e un segnale WiFi ancora più potente. Non è un’impresa particolarmente difficile. Una volta, l’ho dovuto fare io stesso per testare un TV (articolo in tedesco):

  • Guida

    Come fare WLAN: come ho costruito la mia prima rete

    di Luca Fontana

Nella maggior parte dei casi, le telecamere di sicurezza non sono abbastanza intelligenti da notare che è coinvolta una seconda rete. Rilevano il segnale più forte e pensano: «Ottimo, una nuova rete per Casa di Luca con segnale più potente. Mi collego, così posso inviare i miei dati al cloud ancora più velocemente».

Costruire una rete non richiede una connessione a Internet e questo è esattamente ciò di cui approfittano i ladri. Secondo il rapporto di Jason Doyle, invece di essere inviate al cloud via Internet, le registrazioni finiscono nella rete dell'aggressore – che non ha una connessione Internet e, quindi, non vanno a finire da nessuna parte. Un buco nero di dati, per così dire. Il ladro non può vedere le registrazioni, ma nemmeno qualcun altro. Questo significa che può entrare in casa completamente indisturbato.

Certo, questo significa che il ladro deve sapere in anticipo che una casa è dotata di videocamere di sicurezza, dove si trovano e qual è l’SSID della rete. Ma scoprirlo – specialmente se un SSID di rete ha il nome di una persona – è abbastanza facile. Quindi: non dare mai il tuo nome alla rete di casa.

Non ho testato se questo metodo funzioni o meno anche con le SpotCam, volevo solo farti un esempio che dimostri come nessun sistema è sicuro al 100%. Il rischio di essere hackerati è comunque minimo.

Conclusione: OK alla videosorveglianza, ma solo quando è veramente necessaria.

Nel complesso, sono rimasto soddisfatto della SpotCam HD Pro. La qualità dei video è buona, anche se non così buona come promesso dal produttore, e l'applicazione invia notifiche in caso di rilevamento di movimenti e rumori. Se vuoi più funzioni, devi pagarle.

Eppure, i due argomenti cruciali quando si tratta di acquistare una telecamera di sorveglianza non sono legati al dispositivo in sé: la protezione e la sicurezza dei dati. Una videocamera WiFi non è un dispositivo da acquistare così, giusto per divertirsi a videosorvegliare la propria casa. Se lo compri, devi essere consapevole delle conseguenze. La privacy è un bene prezioso che va protetto. Chiediti se hai davvero bisogno di questo tipo di sorveglianza o se, invece, esistano alternative più appropriate. Inoltre, lo scopo delle registrazioni è sufficientemente importante da giustificare il rischio che la tua videocamera di rete possa essere hackerata?

Certo, è piuttosto improbabile, ma non impossibile. Personalmente, installerei una videocamera solo in luoghi che in passato hanno subito ripetuti incidenti e dove altre misure di sicurezza si sono dimostrate inefficaci. Se arrivi alla conclusione che l’installazione di una videocamera di sicurezza sia necessaria e appropriata, assicurati di seguire l'informativa sulla privacy applicabile in materia di videosorveglianza.

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La mia zona di comfort consiste in avventure nella natura e sport che mi spingono al limite. Per compensare mi godo anche momenti tranquilli leggendo un libro su intrighi pericolosi e oscuri assassinii di re. Sono un appassionato di colonne sonore dei film e ciò si sposa perfettamente con la mia passione per il cinema. Una cosa che voglio dire da sempre: «Io sono Groot». 

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