Test del prodotto

MacBook Pro alla prova: esagerato

Samuel Buchmann
16.2.2023
Traduzione: Martina Russo

Il nuovo MacBook Pro con M2 Pro e M2 Max è fantastico. Acquistare le varianti costose o l’upgrade del predecessore conviene però solo in casi eccezionali. Per te come cliente è un’ottima cosa, ma nel lungo periodo questo potrebbe essere un problema per Apple.

Vengo subito al punto: con i MacBook Pro M2 e M2 Max, Apple lancia il laptop più stabile sul mercato. Nessun dispositivo della galassia Windows si avvicina nemmeno lontanamente a questa combinazione di perfetta fattura, eccellente display, alte prestazioni ed eccezionale durata della batteria. Come al solito quando si tratta di Apple dovrai dare fondo ai tuoi risparmi, ma ne vale la pena.

Design e porte: un anno sabbatico

# Il display è luminoso e nitido

Tastiera, touchpad, altoparlante: niente da obiettare

Le tastiere Apple danno una bella sensazione. Mi piace scriverci perché i tasti offrono poca resistenza e hanno una corsa ridotta. Non so se potrebbe piacere anche a te: con le tastiere è sempre una questione di gusti. In ogni caso, da quando si è passati dagli interruttori con meccanismo a farfalla a quelli a forbice, non si ci sono più state storie dell’orrore di tasti rotti o riparazioni costose.

Per me il touchpad del MacBook Pro è inarrivabile, soprattutto nella versione grande del portatile. Apple non produce un formato unico per i 14 e 16 pollici, ma sfrutta appieno lo spazio aggiuntivo. Quando mi capita di toccare il touchpad con il palmo della mano mentre scrivo, il mouse non si muove mai inavvertitamente. È incredibile quanto il feedback aptico generato artificialmente quando si fa clic sembri reale.

Prestazioni: ancora più veloce, ma a che pro?

Che cosa comportano le altre novità a livello pratico? Ho confrontato quattro dispositivi: 14 pollici con M1 Pro, 14 pollici con M2 Pro, 16 pollici con M1 Max e 16 pollici con M2 Max.

CPU e GPU: un quinto in più

Le CPU della nuova generazione di Apple Silicon sono in media il 20% più veloci nei benchmark multi-core sintetici rispetto a quelle della generazione precedente. I singoli nuclei intorno al 12%. Nei miei tre benchmark le prestazioni grafiche sono aumentate complessivamente del 26%. Questi i dati principali, per i risultati dettagliati dei test puoi cliccare sull’immagine seguente e vedere i vari grafici:

Produttività: valore aggiunto discutibile nella quotidianità

Temperature e raffreddamento: il 14 pollici è al limite

Durante il funzionamento normale tutti i dispositivi testati sono silenziosi e non si surriscaldano. Se però li metto sotto carico, però, si nota subito la migliore prestazione del portatile più grande, che ha un sistema di raffreddamento più potente. Inoltre, la nuova generazione produce più calore della precedente.

Durata della batteria: qualche punto di eccellenza in più

Conclusione: progressi, ma riscontrabili solo nei benchmark

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Le mie impronte digitali cambiano talmente spesso che il mio MacBook non le riconosce più. Il motivo? Se non sono seduto davanti a uno schermo o in piedi dietro a una telecamera, probabilmente mi trovo appeso a una parete di roccia mantenendomi con i polpastrelli. 


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