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London Calling: Honor mostra a sorpresa due nuovi telefoni e noi siamo in diretta sul posto // Aggiornamento: 05.12.2017
di Dominik Bärlocher
La sussidiaria di Huawei si è data molto da fare e ha lanciato l'Honor 7x, un telefono cellulare che dovrebbe offrire molte prestazioni a un prezzo sorprendentemente accessibile. Ci si può fidare? L’ho testato per te.
È l'inizio di dicembre. Il maltempo e lo stress che precede le vacanze di Natale e Capodanno sono una seria minaccia per la mia tranquillità e salute mentale. Il nostro Senior Editor Dominik Bärlocher e il Video Producer Manuel Wenk sono appena tornati da Londra. Naturalmente, si trovavano nella metropoli di Harry Potter per affari: Honor ha presentato due nuovi smartphone e loro due hanno avuto la possibilità di assistere al lancio.
Quello che non sapevo era che non sarebbero a mani vuote: infatti, hanno nascosto in valigia un passeggero rettangolare, di dimensioni ridotte, intelligente e portatile.
Scopro subito di cosa si tratta. Dominik cammina con la schiena dritta e il petto in fuori verso di me e, tutto, orgoglioso, brandisce l'oggetto: un Honor 7x senza confezione, senza accessori. Solo lo smartphone, nudo e crudo. Ovviamente, il resto è andato perduto durante il durissimo viaggio tra Londra e Zurigo. Almeno lo smartphone è qui, sano e salvo. «Tieni, Luca» mi dice subito, con il suo solito fare a cui non puoi dire di no. «Testalo».
Puntiglioso e metodico come sono, per prima cosa mi informo su Honor. Dopo tutto, ho bisogno di sapere cosa mi aspetta durante le prossime settimane. Non ho intenzione di raccontarti vita, morte e miracoli dell’azienda in questa recensione; mi limiterò a graffiare un po' la superficie.
A quanto pare, Honor è una filiale del produttore di smartphone cinese Huawei, o forse la società sorella. La cosa non è del tutto chiara. Le risposte variano a seconda della persona a cui viene posta la domanda. Ma sembra essersi affermata come sussidiaria, anche se non capisco cosa significhi l'adesivo «powered by Huawei» sul mio nuovo Honor 7x.
Alcune ricerche mi consentono di riconoscere rapidamente una strategia: Huawei rappresenta l’immagine dell'azienda cinese che commercializza prodotti di qualità a prezzi ragionevoli. Honor, invece, è «brave», cioè coraggioso, e ci parla esclusivamente attraverso canali online. Si rivolge principalmente a giovani con budget limitati. La sua offerta: un dispositivo ad altissime prestazioni ad un prezzo ultra-accessibile.
Tutto chiaro, vero? Il marchio ha stabilito una solida strategia e copre in modo intelligente il suo mercato.
Eppure... proprio quando pensiamo di aver capito l'approccio del gruppo Huawei, ecco che arriva l’Honor 7x. È praticamente identico al Huawei Mate 10 Lite. Al momento in cui scrivo questa recensione, li vendiamo anche allo stesso prezzo. Il gigante cinese è entrato sul mercato con due marchi che vendono fondamentalmente lo stesso telefono e allo stesso prezzo. Eh?
Prima di addentrarci in un’analisi approfondita della strategia commerciale cannibale di Huawei e Honor, diamo un'occhiata alle specifiche tecniche, che forse già conosci. Ecco una lista completa:
Secondo il nostro reparto gestione prodotti, lo smartphone viene consegnato con una Quick Start Guide, un caricabatteria USB eun cavo di ricarica USB. A meno che il telefono ti venga dato da Dominik. In quel caso, hai solo il telefono.
Rimuovo l’aggeggio dalla sua confezione immaginaria con cautela. D'accordo, non dovrei chiamarlo «aggeggio». E in effetti rimango stupito dalla sua eleganza. In mano è molto comodo e maneggevole. Non è una cosa scontata, come puoi leggere qui.
Ci gioco un po’, lo osservo bene da ogni angolazione, lo giro e lo rigiro... in sostanza, faccio tutto il possibile per farlo scivolare fuori dalle mani e farlo atterrare sul pavimento. Ma lui non cade. Honor prende diversi punti per la tenuta. E forse non è una buona idea testare il sistema di airbag (che dovrebbe assorbire gli urti) installato negli angoli di questo telefono, visto che, ricordiamolo, non mi appartiene.
Il design del cellulare, realizzato in un blocco di alluminio azzurro (il nome del colore ufficiale è «Blue Saphire») mi piace molto. Puoi anche prenderlo in nero («Midnight Black»), se preferisci. Do un’occhiata allo schermo da 5,93 pollici, che sembra occupare l'intera superficie frontale. Mi chiedo: «I bordi sono quasi inesistenti, ma dov'è il sensore per le impronte digitali?» Lo scopro pochi istanti dopo: è sul retro del telefono, dove si trova anche il sistema a doppia telecamera, i cui obiettivi per i miei gusti sporgono un po' troppo. A parte questo piccolo difetto di stile, il design mi piace molto nel suo insieme. Il telefono è sottile, può essere utilizzato facilmente con una mano e il suo peso di 165 grammi è assolutamente l’ideale.
«Allora?», mi chiede Dominik quando mi sorprende a rigirare nelle mani l'Honor 7x, un fidget spinner e una fotocamera compatta, «Un giorno mi restituirai il mio telefono?»
«Quale telefono?», rispondo, mentre mi nascondo dietro una pianta in vaso.
«È un bel dispositivo, questo Honor 7x», dirai a questo punto; «ma cosa può fare?»
Molte cose. Non tante quante può farne un telefono di fascia alta, ma con questo prezzo non ce lo aspettiamo neanche. Giusto?
È arrivato il momento di accendere il telefono. Faccio clic sul pulsante laterale, facilmente rilevabile, e attendo che lo schermo prenda vita. Scopro un pannello full HD con una risoluzione di 2160×1080 pixel e una densità di pixel di 400 dpi, che offre un livello di nitidezza già piuttosto buono.
I colori sono naturali, tipici di un display IPS, anche se a mio avviso potrebbero essere leggermente più intensi. Il sensore di luminosità automatico non mi convince al 100%. Reagisce rapidamente alle condizioni di luce esterna, ma penso che lo schermo sia ancora un po’ troppo scuro. Ho per caso un’idea per ovviare al problema? Ma certo: se necessario, è possibile modificare la temperatura del colore nelle impostazioni, così riducendo l’intensità e dando l’impressione che le immagini siano più chiare. Se anche per te lo schermo è troppo scuro, è sufficiente spegnere il sensore e regolare la luminosità impostandola sul livello «Fammi bruciare gli occhi». Quindi non è un problema. L’Honor 7x dimostra che i pannelli di buona qualità non si trovano necessariamente solo negli apparecchi di fascia alta.
Il sensore di impronte digitali sul retro dello smartphone è uno dei più precisi che abbia mai visto. Anche il tempo di reazione non teme il confronto con quello dei telefoni più costosi: lo schermo si illumina appena ci passo un dito sopra! Mi piace.
Passo da un menu all’altro, avvio le applicazioni, scorro verso il basso dello schermo: tutto reagisce molto velocemente e quasi senza ritardi. Il dispositivo rallenta solo quando sono aperte troppe applicazioni, il che è normale per un telefono in questa fascia di prezzo. La maggior parte degli utenti target non si accorgerà nemmeno di questo ritardo.
Il sistema operativo è la vera testimonianza del coraggio dell’Honor. parliamo di un’interfaccia EMUI 5.1, basata su Android 7 e sviluppata da Huawei. Mentre il rilascio di Android 8 Oreo è previsto per il secondo trimestre del 2018, sembra che Honor non abbia aggiornato il suo telefono all'ultima versione, EMUI 8.1. Peccato. EMUI 5.1 visivamente è ancora molto simile a Google Stock Android (la versione pura di Android) rispetto a quelle precedenti. E va bene così. Come con Android, puoi adattare l'interfaccia utente alle tue esigenze
Devo dire che per la sua categoria di prezzo, lo spazio di archiviazione dell’Honor 7x (64 GB, di cui 49 GB utilizzabili), mi colpisce molto. Moltissimi scatti foto, raccolte di file musicali e persino grandi quantità di video non sono un problema con questo smartphone. Infatti, grazie al doppio slot SIM ibrido di cui è dotato, la memoria può essere ampliata di 256 GB con una scheda micro SD. È tantissimo! Piccolo problema: lo slot ibrido può ospitare solo un'altra scheda SIM o una scheda di memoria. Ciò significa che non è possibile utilizzare contemporaneamente due schede SIM se il secondo slot è occupato da una scheda di memoria aggiuntiva.
E ora parliamo della batteria. In condizioni di normale utilizzo – se ci giochi un po’, leggi il «20 minuti» o scrivi messaggi su WhatsApp al mattino sul treno e poi fai cose simili a mezzogiorno e alla sera – la batteria dura fino a due giorni. Con il sensore di luminosità attivato, anche più a lungo.
Per essere chiari: questa è una prestazione eccezionale per una batteria con una capacità di 3340 mAh.
Be’, io non sono malato di selfie. E non lo è nemmeno David Lee, il nostro Senior Editor, team leader e fotografo professionista. Per dirla senza mezzi termini, sono precisamente il tipo di utente medio per cui questo telefono è fatto su misura. Perfetto.
La fotocamera anteriore è dotata di un obiettivo da 8 MP; sul retro, invece, è presente il sistema Dual Camera, formato da una fotocamera da 16 MP e una da 2 MP. Grazie alla seconda fotocamera è possibile scattare foto con profondità di campo (effetto Bokeh).
«Ehi, Luca, hai un nuovo giocattolo, no?» chiede Dominik. Lui sa quanto sia orgoglioso del mio regalo di Natale. «Perché non fai qualche foto?»
Detto fatto. BB-8 farà da modello. Voglio valutare la qualità del Bokeh. Il risultato? Ni, mettiamola così. Come puoi vedere dalle immagini sottostanti, l'applicazione della fotocamera sembra aver avuto qualche difficoltà nel definire i contorni dell'oggetto. Il piccolo robot in primo piano dovrebbe essere chiaramente distaccato dallo sfondo sfocato per creare un effetto di profondità, ma non è così. Ho visto fare cose migliori. Di gran lunga migliori.
Tra l'altro, ho scattato la foto in modalità ritratto senza toccare le impostazioni predefinite.
A proposito, questo non è un [caso isolato](https://static.digitecgalaxus.ch/Files/1/0/8/9/5/6/6/7/unscharfe%20Forkformat. jpg). Anche [Horny](https://static.digitecgalaxus.ch/Files/1/0/8/9/5/6/6/0/hornyunscharf. jpg), la mascotte del nostro team video, non è stato molto fortunato con i selfie. Non sto dicendo che tutte le foto scattate in modalità ritratto siano state un fallimento, ma visto che di solito ottengo buoni risultati attivando l'effetto Bokeh su altri smartphone, escludo di essere incapace o incompetente. Sono sicuro che, regolando un po’ le impostazioni, otterrai foto migliori. Tuttavia, come dicevo, su altri smartphone non sarebbe stato necessario farlo.
A parte l'effetto Bokeh deludente, la qualità delle foto è convincente, soprattutto nella luce diurna. Certo, alcune fotocamere sono decisamente migliori, ma c’è anche di peggio. I video possono essere realizzati con una risoluzione massima di 1080p. Con telefoni di fascia alta è possibile registrare in 4K, ma, onestamente, chi è che realizza video in 4K con il cellulare? Peccato che non ci sia uno stabilizzatrore d'immagine, che è ben visibile nell'unboxing di Dominik dell'Honor 7x – filmato con un Honor 7x.
Lo smartphone è dotato della famosa modalità professionale Huawei, che consente di regolare varie impostazioni, dall’apertura dell’obiettivo fino alla lunghezza focale. Ciò significa che anche fotografi esperti possono divertirsi e fare esperimenti con il telefono a proprio piacimento.
È arrivato il momento di dare un’occhiata al lato oscuro della medaglia. Prima di iniziare, voglio ripetere che si tratta di uno smartphone di fascia media. «Non avere troppe aspettative, non pretendere troppo e non scaraventarlo contro il muro al primo problema», mi dice una vocina nella testa. Tuttavia, questi tre elementi mi hanno fatto innervosire durante il mio test.
Forse sono un po' troppo viziato. La funzione di ricarica rapida è relativamente nuova. Ma con la porta micro USB, che probabilmente non troveremo su smartphone nel 2018, un ciclo di carica completa richiede almeno tre ore. E se utilizzo il dispositivo durante la carica, diventano quattro o cinque. Per me, decisamente troppo. Come ha melodrammaticamente affermato un collega qui in ufficio, «una vita senza funzione di carica rapida è una vita che non vale la pena di essere vissuta».
Gli smartphone sono dispositivi multimediali. O almeno io li utilizzo così. Ascoltare musica, guardare video in streaming e conversare in vivavoce sono proprio le basi. La potenza degli altoparlanti dell’Honor 7x, che di per sé non è male, non compensa la scarsa qualità del suono, specialmente nelle alte frequenze.
Forse avrei potuto ignorare i due punti negativi di cui sopra, visto che non si può essere troppo esigenti nei confronti di un dispositivo di fascia media, ma l'orribile qualità delle chiamate per me è un vero e proprio problema. Effettuare chiamate con la funzione altoparlante attiva è già un'esperienza da non ripetere (vedi sopra), ma se anche in una telefonata normale con il dispositivo incollato all’orecchio devo ripetere metà delle frasi al mio interlocutore perché «Eh? Cosa?», proprio non ci siamo.
Nel corso delle ultime settimane, l’Honor 7x mi ha conquistato. Sul serio. Chiaramente, non si tratta di un prodotto di punta che sbaraglierà la concorrenza, ma c’è da dire che questo non è nemmeno il suo scopo. Le sue prestazioni sono decenti, è dotato di tutte quelle caratteristiche e funzionalità che non possono assolutamente mancare ed è disponibile a un prezzo ragionevole. Niente di più e niente di meno.
Naturalmente ha alcuni punti deboli e svantaggi, ma, d’altronde, sarei sorpreso se così non fosse. Sono proprio queste debolezze che mi lasciano un po’ di amaro in bocca. Sembra che Honor abbia le migliori intenzioni, ma poi si perde nei dettagli. La scarsa qualità delle chiamate, l'effetto Bokeh deludente (che non considero un fenomeno isolato perché ho testato il dispositivo per più di quattro settimane), le scarse prestazioni degli altoparlanti e l'assenza della funzione di ricarica rapida gli fanno perdere parecchi punti.
Non dico che sia del tutto impossibile effettuare chiamate. Quel che è certo è che, a mio parere, i telefoni con specifiche simili a questo prezzo si contano sulle dita di una mano. Consiglierei l'Honor 7x ad altri? Sì. Anche ai miei amici? Certo. Non raccomando mai dispositivi che non consiglierei anche ai miei amici. E a me stesso? Qui esito. Non sono certo uno di quegli utenti che vuole sfruttare il suo dispositivo fino all’ultimo pixel, ma mi piace andare a caccia di trofei e disporre del meglio della tecnologia.
«Ecco, Dominik, tieni il tuo smartphone», dico, lasciandolo cadere «inavvertitamente» per terra. Dominik mi lancia un’occhiataccia. Se gli sguardi potessero uccidere... Ma almeno sappiamo che il sistema di airbag funziona.
La mia zona di comfort consiste in avventure nella natura e sport che mi spingono al limite. Per compensare mi godo anche momenti tranquilli leggendo un libro su intrighi pericolosi e oscuri assassinii di re. Sono un appassionato di colonne sonore dei film e ciò si sposa perfettamente con la mia passione per il cinema. Una cosa che voglio dire da sempre: «Io sono Groot».