Test del prodotto

AOC monitor gaming Agon AG352UCG6: semplicemente impressionante

Philipp Rüegg
16.7.2018
Traduzione: Leandra Amato

120 Hz, ultra wide, 35 pollici, QHD, display MVA e G-Sync. La lista delle specifiche sembra un menù di sei portate in un ristorante con tre stelle Michelin. Vediamo se il nuovo monitor gaming di AOC mantiene quello che promette.

Quando si acquista un monitor, di solito occorre fare dei compromessi: vuoi 4K? Allora dimentica l'alta frequenza di aggiornamento. Vuoi un'alta frequenza di aggiornamento? Spiacenti, niente G-Sync per te. Negli ultimi anni la situazione è lentamente cambiata. I prezzi si abbassano e i monitor stanno diventando dei multitalenti. Il nuovo Agon AG352UCG6 ultra wide di AOC ne è solo un esempio. Come proprietario di un monitor ultra wide, ero particolarmente entusiasta del test.

Aspetto e funzioni

Il montaggio è relativamente rapido e può essere effettuato senza problemi. Solo quando si estrae dalla scatola gigantesca occorrono quattro mani: 35 pollici sono poco maneggevoli. La base è avvitata al display ma il cacciavite a croce non è incluso. Alla base c'è una maniglia per il trasporto del monitor, che pesa 12 kg.

Il design dell’Agon è semplice e senza fronzoli. Non c'è molto da meravigliarsi. Il bordo non è particolarmente stretto e non presenta cuscinetti superflui. A quelli infastiditi dalle molte luci sul mio ultimo dispositivo di prova, devo dire che anche Agon non è immune alla tendenza LED, tuttavia non nella stessa misura. Nella parte inferiore del display e sul retro si trovano alcune strisce LED che si illuminano in rosso, blu o verde. La funzione è disattivata per impostazione predefinita e può essere controllata tramite il menu OSD.

La lavorazione è impeccabile, tranne che per il bordo superiore, dove la plastica si sfilaccia facilmente.
La lavorazione è impeccabile, tranne che per il bordo superiore, dove la plastica si sfilaccia facilmente.

Il monitor ha una potenza assorbita di 70 W e dispone di un alimentatore proprio. Inoltre, è regolabile in ogni direzione, ma non si lascia girare come un orologio. L'orientamento verticale non ha molto senso su un monitor ultra largo e curvo.

L’aspetto è chiaro, la navigazione orribile.
L’aspetto è chiaro, la navigazione orribile.

Il menu OSD può sembrare chiaro, ma non lo è. Lo si controlla con un piccolo joystick quadrato sotto il monitor. Per qualche ragione sconosciuta, gli sviluppatori hanno trovato necessario scambiare la destra con la sinistra. Devi abituarti quindi al fatto che occorre spostare il joystick a destra per passare dal menu principale a quello secondario che si trova a sinistra. Se invece muovi il joystick nel menu principale a sinistra, chiudi l’intero menu OSD. Non farti venire la geniale idea di spostare il joystick verso l’alto per confermare: in questo modo spegni il monitor.

Gli altoparlanti integrati sono ottimi per guardare un video su YouTube. Tuttavia, non sono adatti per giocare o per guardare un film.

Il joystick per controllare il menu OSD.
Il joystick per controllare il menu OSD.

Il monitor dispone delle seguenti connessioni:

  • 1x USB 3.0 Upstream port
  • 2x USB 3.0 Downstream port
  • 1x HDMI 1.4
  • 1x DisplayPort 1.2
  • 1x jack 3.5mm

Qualità immagine

A differenza di altri monitor gaming, l’Agon AG352UCG6 dispone di un pannello MVA (Multi-domain Vertical Alignment). Questo tipo di schermo viene utilizzato soprattutto in ambito professionale. Per i gamer era inizialmente fuori discussione a causa della sua velocità di reazione limitata.

I pannelli MVA impressionano per l'alto contrasto (da 1000:1 a 5000:1), l'ampio campo visivo, la fedeltà cromatica e la stabilità del colore.

Mentre l'AG352UCG6 deve fare qualche sacrificio per raggiungere la velocità di reazione di cui i giocatori hanno bisogno, il display è ancora convincente. AOC indica un valore di 4 ms, durante il test con vari giochi veloci come «Counter-Strike: GO» vi è un leggero effetto ghosting, ma nell'uso normale non l'avrei mai notato.

La patch dei colori «Nex Machine» si esprime al meglio.
La patch dei colori «Nex Machine» si esprime al meglio.

Il display MVA produce ottimi valori di nero, il contrasto è forte e i colori sono molto vivaci. Soprattutto in giochi come il pixel shooter «Nex Machina», il pannello mostra la sua piena forza. Per me non è stato necessario regolare le impostazioni delle immagini.

Gli angoli di visibilità sono indicati con 178°. Non devi allontanarti dal centro per vedere i cambiamenti di colore, ma tutto ciò non è fastidioso nell'uso normale quando siedi davanti al monitor.

Nel monitor test di Eizo non ho rilevato errori di pixel, l’illuminazione dell’immagine è molto omogenea, gli intervalli di colore molto buoni e gli andamenti regolari.

Eizo offre un software per testare i monitor.
Eizo offre un software per testare i monitor.

Per ottenere la promessa di 120 Hz, prima occorre andare sul menu OSD e poi si può aumentare la frequenza di lavoro del monitor a 120 Hz sotto Extras/Overclock. Un breve riavvio del monitor ed è possibile selezionare l'aumento della frequenza nel pannello di controllo di Windows. Per 120 Hz è necessario utilizzare la DisplayPort, poiché HDMI 1.4 supporta frequenze di aggiornamento fino a 50 Hz.

Se vuoi far riposare i tuoi occhi, imposta la modalità Low blue. È possibile ridurre la luce blu di vari gradi, in modo da renderla confortevole per chi passa tanto tempo davanti al monitor. In un primo momento, la differenza di colore sembrerà inquietante, ma ti abituerai molto rapidamente.

Un'altra caratteristica pubblicizzata da AOC è Shadow Control. Probabilmente funziona con lo stesso principio del Gain in video o foto. Diversamente dal semplice aumento della luminosità del gioco, Shadow Control illumina principalmente le aree scure. L’ho provato in «Vampyr», ambientato di notte, e «Star Wars Battlefront 2». È più adatto ai titoli multiplayer, per scovare gli avversari che si nascondono in posti poco illuminati. L’opzione funziona come pubblicizzato, ma a seconda del livello scelto, può rendere l'immagine sfocata. Io sono piuttosto purista in queste cose e faccio a meno di tali espedienti.

Senza Shadow Control
Senza Shadow Control
Con impostazioni elevate.
Con impostazioni elevate.

A casa ho un ultra wide di Acer da 34 pollici e 100 Hz. Il modello AOC è, per così dire, il fratello maggiore. Il pollice in più non si nota molto, e neanche i 20 Hz. Se non hai un dispositivo di questo tipo, sarai sicuramente soddisfatto dell'Agon. Ho già parlato di quanto siano impressionanti i monitor ultra larghi. Si può discutere sulla curvatura, ma sull'esperienza di gioco siamo tutti d’accordo. Insieme alla risoluzione QHD, 120 Hz e G-Sync, che previene lo strappo dello schermo, i giochi sono ancora più divertenti.

Conclusione: mantiene quello che promette

 È disponibile anche un supporto pieghevole per cuffie.
È disponibile anche un supporto pieghevole per cuffie.

AOC ha prodotto un monitor praticamente perfetto: l'Agon AG352UCG6. Il display MVA si distingue in modo particolarmente positivo. Convince per la sua fedeltà cromatica e per i bassissimi valori di nero. Il giocatore medio non noterà che la velocità di reazione soffre un po'. È necessario guardare più da vicino per notare il minimo ghosting e i gamer approfittano di molte funzioni (UWQHD, 120 Hz, G-Sync). Solo il menu OSD è davvero inquietante, ma per fortuna raramente occorre gestirlo. Se lo sviluppo continua così, non dovrò aspettare a lungo per il mio prossimo monitor 5K, ultra wide e 165 Hz. Farei meglio a chiamare la banca per un’ipoteca, così da potermi permettere la necessaria configurazione Tripple-SLI con tre 1080Ti 😉.

AOC Agon Ag352ucg6 (3440 x 1440 pixel, 35")
Monitor
Etichetta energetica C

AOC Agon Ag352ucg6

3440 x 1440 pixel, 35"

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Vado matto per il gaming e i gadget vari, perciò da digitec e Galaxus mi sento come nel paese della cuccagna – solo che, purtroppo, non mi viene regalato nulla. E se non sono indaffarato a svitare e riavvitare il mio PC à la Tim Taylor, per stimolarlo un po' e fargli tirare fuori gli artigli, allora mi trovi in sella del mio velocipede supermolleggiato in cerca di sentieri e adrenalina pura. La mia sete culturale la soddisfo con della cervogia fresca e con le profonde conversazioni che nascono durante le partite più frustranti dell'FC Winterthur. 


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